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      Corbelli "A Tarsia confermato il sindaco dell'accoglienza"

       

       

      Corbelli "A Tarsia confermato il sindaco dell'accoglienza"

      28 mag 19 “Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, simbolo dell’accoglienza, che sta realizzando nel suo piccolo, ospitale comune la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti, elogiato dal Vaticano ed apprezzato in tutto il mondo, che ha stravinto le elezioni ed è stato riconfermato primo cittadino a furor di popolo con oltre il 92% dei consensi, è un messaggio forte e simbolico per l’Italia e il mondo”. E’ quanto afferma, esprimendo grande soddisfazione per questo straordinario e significativo risultato, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della monumentale opera, per la cui realizzazione lotta ininterrottamente da oltre 5 anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013. ”Tarsia ha resistito nonostante l’avanzata leghista alle Europee, anche in questo piccolo centro. Ha vinto la Civiltà. E’ stato riconfermato, con un autentico plebiscito, il sindaco Ameruso, simbolo dell’accoglienza, premiato per la realizzazione della grande opera, motivo di orgoglio, nel mondo, per tutta la comunità di questo piccolo paese calabrese, afferma Corbelli. Salvini e la sua Lega, che hanno conquistato altri paesi simbolo dell’integrazione, come Riace e Lampedusa, a Tarsia, pur diventando primo partito alle Europee (con oltre il 33%), non sono riusciti a impedire la straordinaria vittoria di Ameruso. Qui ha infatti trionfato il sindaco che, continuando la tradizione di solidarietà della sua gente, come dimostra l’esperienza dell’ex Campo di Concentramento fascista più grande d’Italia, quello di Ferramonti, luogo di prigionia ma anche di grande umanità, dove nessuno degli oltre tremila internati subì mai alcuna violenza, sta realizzando questo grande Memoriale per dare dignità alle vittime dei tragici naufragi. Una grande opera, che ha commosso anche la famiglia del bambino siriano Alan Kurdi, a cui sarà intitolata, sorgerà in un posto bello e fortemente simbolico, su una collina della pace, su un’area di oltre 28mila mq, immersa tra gli ulivi secolari(che resteranno intatti), di fronte al Lago e proprio vicino l’ex Campo di Internamento. I lavori, finanziati, grazie al Presidente Mario Oliverio, dalla Regione Calabria, sono iniziati alla vigilia di Natale e saranno ultimati già entro questo anno”

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