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      Novello "Regione ferma al palo, si pensi a sfiducia ad Oliverio"

       

       

      Novello "Regione ferma al palo, si pensi a sfiducia ad Oliverio"

      24 giu 19 “I dati Istat e, soprattutto, i dati della vita reale, ci presentano una Calabria che, in Europa, é sempre più ultima, sempre più lontana dalla sufficienza e dai livelli minimi, che una regione dovrebbe garantire ai propri cittadini. Siamo all’anno zero e, questo stallo, questa manifesta incapacità di chi governa la nostra Regione, pesa come un macigno sui calabresi e sul loro futuro”. Lo sostiene Luigi Novello, esponente di primo piano dei Popolari per l’Italia. Parole, quelle del noto professionista, che è anche amministratore nel comune di San Lucido, che rappresentano un monito ben preciso. Un monito, che è un sentimento comune fra la gente ed uno come Novello, che, quotidianamente, é a contatto con il tessuto sociale calabrese, lo sa bene. “Alla freddezza ed alla tragicità dei numeri, dobbiamo purtroppo aggiungere la grave crisi, che imperversa all’interno del Consiglio regionale. Sono ormai numerose, infatti, le sedute che vengono sospese per mancanza di numero legale. I lavori della massima assise calabrese stanno subendo, da più di due anni, delle preoccupanti interruzioni, che si traducono in rallentamenti della macchina amministrativa. Una situazione imbarazzante, che evidenzia una crisi politica cronica della maggioranza di centrosinistra, che, a quanto pare, non sembra più avere i numeri per garantire un governo nel pieno delle sue funzioni e capace di gestire un percorso amministrativo, che dovrebbe dare risposte ai troppi, ai tanti problemi della nostra terra, anche se, arrivati a pochi mesi dalla conclusione naturale della legislatura, pare francamente impossibile realizzare ciò che non si è riusciti a fare in più di quattro anni. Il tempo é scaduto e, se il governatore Oliverio ed i consiglieri regionali rimasti al suo fianco e che con lui hanno condiviso questa negativa esperienza di governo (che ci ha delusi ed amareggiati), non hanno alcuna intenzione di staccare la spina, prolungando l’agonia, che fa malissimo ai calabresi, credo sia giusto ed intellettualmente onesto, iniziare a pensare ad una mozione di sfiducia, da discutere, da argomentare e da votare, alla luce del sole, in Consiglio regionale e di fronte a tutti i nostri concittadini. Penso che un’iniziativa del genere, debba partire dai consiglieri regionali del centrodestra, che, in questi anni, con alto senso di responsabilità e di fronte a tematiche di vitale importanza per la nostra regione, hanno spesso garantito, con la propria presenza in aula e mentre Oliverio litigava con i suoi consiglieri e con il suo partito, il numero legale ed il prosieguo dei lavori dello stesso Consiglio regionale. Un gesto sicuramente nobile, che, rendendoci oggi conto dell’impossibilità, del centrosinistra, di continuare a governare, dovrebbe lasciar spazio ad una maggiore assunzione di responsabilità. Si metta nero su bianco, dunque, una mozione di sfiducia e la si porti in Consiglio regionale. In questo modo, si potrà provare a ridare subito la parola ai calabresi, che saranno in grado di scegliere un nuovo Governo regionale, magari capace di dare quelle risposte, che ancora tutti ci attendiamo. Sarà anche un modo democratico e limpido, per capire chi realmente ha preso le distanze da Mario Oliverio e dalla sua Giunta regionale, evitandoci così quella triste prassi dei salti della quaglia e del doppiogiochismo, da sinistra a destra e viceversa, che umiliano l’intelligenza dei calabresi ed offendono la dignità della vera politica, intesa come servizio”.

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