NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Consiglio regionale approva storicizzazione risorse precariato

       

       

      Consiglio regionale approva storicizzazione risorse precariato

      24 giu 19 Sono iniziati nel pomeriggio a Reggio i lavori del Consiglio regionale. Apertura dedicata all'approvazione del rendiconto finanziario 2018 e della relazione sulla gestione. A seguire, così come concordato al termine della seduta di lunedì scorso, la trattazione di alcuni ordini del giorno, a cominciare da quello del consigliere Giuseppe Pedà (Cdl) sullo stato di attuazione della Zes Calabria e iniziative programmate. La discussione prevede poi alcuni ordini del giorno il primo dei quali a firma dei consiglieri regionali Gianluca Gallo (Cdl), Fausto Orsomarso (Misto), Giuseppe Pedà (Cdl) sulla situazione dei lavoratori ex percettori di indennità di mobilità in deroga. Segue un altro documento dei consiglieri Giuseppe Pedà e Gianluca Gallo (Cdl) sulla Attività di sorveglianza idraulica nel territorio calabrese e ancora consigliere Franco Sergio (Moderati per la Calabria) in merito all'alluvione che ha colpito Corigliano Calabro nei giorni 26 e 27 novembre 2018, del consigliere Sinibaldo Esposito (Ncd) sulla Chiusura scuole di specializzazione dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Ci sarà anche una mozione di iniziativa dei consiglieri Domenico Tallini (Fi), Giovanni Arruzzolo (Ncd), Giuseppe Neri (Moderati per la Calabria), Gianluca Gallo (Cdl), Sinibaldo Esposito (Ncd), Claudio Parente (Fi), Vincenzo Pasqua (Moderati per la Calabria) e Antonio Scalzo (Moderati per la Calabria) sull'inserimento della Diga sul fiume Melito nel Decreto sblocca cantieri. Ultimo punto all'ordine dei lavori la trattazione di interrogazioni, ex art. 121 e 122, e di interpellanze, ex articolo 120, del Regolamento interno del Consiglio regionale.

      Approvata legge su anticipazione liquidità

      Il Consiglio regionale, dopo l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2018 e della relazione sulla gestione dell'Ente, ha licenziato, con l'inserimento di nuovi punti all'ordine del giorno, alcune modifiche di leggi regionali. Su richiesta del capogruppo Pd Seby Romeo è stato inserito all'ordine dei lavori ed approvata la proposta di legge che autorizza le regioni, le province autonome, i comuni, le città metropolitane e le province a richiedere anche a cassa depositi e prestiti anticipazioni di liquidità da destinare al rimborso dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre. Un tema su quale il consigliere Pd Carlo Guccione ha fatto notare un problema di ordine politico per l'assenza dall'elenco di alcune Aziende sanitarie ed ospedaliere delle province di Reggio Calabria e di Cosenza, a conferma "dell'inadempienza da parte dei rispettivi Direttori generali". Problema sollevato anche dai consiglieri Fausto Orsomarso (Misto) e Giuseppe Neri (Moderati per la Calabria), che hanno, rispettivamente parlato di "operazione politicamente pericolosa, perché si rinvia solo il problema" e di "provvedimento importante che rivela un dato drammatico delle responsabilità dirette di chi ha gestito le aziende inadempienti". Mentre Domenico Bevacqua ha chiesto se si è proceduto per tempo a sensibilizzare i dirigenti inadempienti, "a dimostrazione - ha affermato - che in Calabria non si riesce nemmeno a sfruttare le occasioni che ci vengono offerte".

      Approvta storicizzazione risorse precariato

      Un lungo dibattito ha caratterizzato in Consiglio regionale l'esame della proposta di legge riguardante la storicizzazione delle risorse del precariato storico. Il provvedimento è stato approvato all'unanimità con l'autorizzazione al coordinamento formale. Ma nella discussione sono emerse delle incongruenze in ordine alla copertura finanziaria prevista e alla intera categoria dei precari calabresi. È stato il consigliere Sinibaldo Esposito a lamentare l'assenza nel provvedimento dei lavoratori di Enti partecipati interamente dalla Regione, così come indicati nella legge regionale n.12 del 2014. Sugli stessi, è infatti in corso da parte del dipartimento Lavoro della Giunta regionale la loro certificazione. Esposito ha parlato di trattamento diverso tra precari di serie A e di serie B. "Oggi - ha sostenuto - 765 precari dovranno ringraziare la minoranza se si perverrà all'approvazione del provvedimento. Anche i lavoratori della legge 12 avrebbero dovuto essere inclusi. Non è ammissibile che si prenda a giustificazione dell'eliminazione dei precari citati l'assenza di apposita certificazione". Prima Domenico Tallini (Fi) e successivamente Giuseppe Giudiceandrea (Democratici progressisti) hanno proposto un documento, avente validità di legge, che impegnasse l'Aula a portare nel primo Consiglio utile una proposta risolutiva. Giudiceandrea, che ha evidenziato l'errata previsione finanziaria di bilancio per la copertura dell'intero bacino del precariato che avrebbe dovuto comprendere ulteriori 2 milioni di euro per i lavoratori della legge 12, ha proposto il rinvio della legge o un ordine del giorno comprendente l'emendamento Esposito. Gianluca Gallo (Cdl) pur definendo la norma meritevole di approvazione, ha ribadito l'evidente differenza di condizioni tra precari, "penalizzati - ha detto - da una serie di ritardi e lentezze del Dipartimento" e chiesto di "dare mandato all'assessorato al Bilancio provvedere al più presto reperimento dei fondi mancanti". Arturo Bova (Democratici Progressisti) e Giuseppe Neri (Moderati per la Calabria) hanno espresso dubbi circa la previsione nel testo delle interpretazioni autentiche pregresse, "perché in tal caso - hanno sottolineato - mancherebbe di legittimità costituzionale". "C'è solo un problema di conti - ha aggiunto il segretario-questore dei Moderati per la Calabria -. Avete fatto male i conti. Non mi pare che nessuno rimanga fuori. Se sono esclusi i lavoratori della legge 12 è evidente il rischio di incostituzionalità. Non vedo un problema di bacino di utenza". Chiudendo il dibattito il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha evidenziato il senso di responsabilità personale e politica che deve caratterizzare ciascun consigliere nell'espletamento del suo mandato. "Non c'è bisogno, di volta in volta, richiamare il numero legale - ha affermato - perché chi il numero legale non lo garantisce si assume una responsabilità personale nei confronti della Calabria. Se poi c'è una dichiarazione politica circa la volontà di far venir meno un numero legale, naturalmente ognuno politicamente è legittimato a farlo, ma con altrettanta chiarezza si assume la responsabilità di quello che fa. Mi riferisco all'intera assemblea e non ad una parte del consiglio regionale". Oliverio, ha quindi ripercorso l'azione condotta fin dall'inizio della legislatura a favore del precariato. "Sin dall'inizio della mia esperienza di governo - ha detto - ho assunto come bussola l'obiettivo di lavorare per il superamento del precariato. A partire dall'inserimento, fin dal 2015, di una quota di 39 mln di euro che si assommava ai 50 mln previsti nel bilancio dello Stato. Somma che il Governo giallo-verde ha messo in discussione". Oliverio ha ricordato che nel Bollettino ufficiale della Regione sono stati pubblicati gli elenchi dei lavoratori aventi diritto. "Su quelli della legge 12 - ha proseguito - si stanno facendo le necessarie verifiche, perché si eviti di incorrere in errori. Se sarà necessaria una legge o un semplice atto amministrativo, lo faremo. Oggi stiamo solo certificando la storicizzazione di quel capitolo, non stiamo dicendo chi ha diritto e chi no. Da parte della Giunta regionale non c'è una furbizia per bypassare un problema che è stato evidenziato. Da parte nostra c'è un pieno impegno in coerenza con il lavoro che stiamo portando avanti concretamente, con stati di avanzamento, per fare uscire migliaia di persone da una condizione di incertezza e di precariato. Naturalmente se anche il governo facesse la sua parte nell'aiutare, sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista delle risorse, le regioni a costruire percorsi concreti, sarebbe tutto più facile". La seduta si è conclusa con l'approvazione dell'ordine del giorno a firma Giuseppe Pedà (Cdl) 'Sullo stato di attuazione della ZES Calabria e iniziative programmate' e di una interrogazione del consigliere Antonio Scalzo (Moderati per la Calabria) in ordine al "Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, volto alla copertura di due posti di dirigente amministrativo da assegnare all'area economica e un posto di dirigente amministrativo da assegnare all'area amministrativa". Sulla stessa ha risposto Oliverio.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito