Bevacqua "Il secessionismo è in atto in Italia, nessuno ne parla"

Bevacqua "Il secessionismo è in atto in Italia, nessuno ne parla"

27 gen 19 "Perché nessuno ne parla? Chi sta impedendo alla stampa e alle tv di affrontare la questione del cosiddetto regionalismo differenziato? Perché sono così pochi quelli che hanno il coraggio di spiegare esattamente il rischio verso cui stanno andando incontro l'unità nazionale e la solidarietà fra le varie aree del Paese?". A chiederlo, in una nota, il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua. "Si discute per giorni - prosegue - sulla nutella di Salvini o su Lino Banfi spedito all'Unicef da Di Maio, e a nessuno viene in mente di ricordare che il Governo, attraverso trattative di cui il Parlamento è all'oscuro, sta per avallare la condanna dei cittadini meridionali a vivere con diritti sociali dimezzati? Perché, per come si sta prospettando, il regionalismo differenziato è questo: chi già più ha, più avrà; chi meno ha, avrà ancora meno. Agganciare le risorse per le competenze trasferite al gettito tributario dei territori vuol dire, in una sola parola, addio a ogni fondo perequativo e ad ogni possibilità di solidarietà effettiva. Il percorso è in dirittura d'arrivo per Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, le firme delle intese con il Governo sono annunciate per il prossimo 15 febbraio e il dibattito resta nullo e assente. La balla dell'autonomia che porterà più benefici per tutti, si è rivelata per quella che è: una balla. Dove sta la preliminare definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) per tutti gli italiani? Che fine ha fatto la perequazione di sanità, istruzione e mobilità prevista dalla Costituzione e dalla legge delega approvata nel 2009? Ci si appresta a cancellare ogni possibilità residuale per il Meridione e si sta ancora a rincorrere le paturnie e/o fregole quotidiane di questo o quell'esponente politico". "I cittadini meridionali - conclude Bevacqua - sono pronti a costruire il futuro, ma hanno il diritto di partire da un presente equo e con le stesse possibilità degli altri. E, stavolta, si incazzano sul serio".