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      PaP Calabria "M5S ambigui e scaricabarile su trivelle"

       

       

      PaP Calabria "M5S ambigui e scaricabarile su trivelle"

      09 gen 19 "Ormai il Movimento 5 Stelle, e il Governo che presiede con la Lega, sono diventati il teatro dell'ambiguità e dello scaricabarile, soprattutto quando i provvedimenti riguardano il fronte ambientale, energetico e delle infrastrutture: ogni decisione presa viene smentita nella sua portata politica e imputata ai governi precedenti, come se gli attori ora al governo si fossero dimenticati delle promesse e delle infinite possibilità di bloccare tutto urlate in campagna elettorale". Lo sostiene, in una nota, Potere al Popolo della Calabria. "Dopo il decreto 'Salva Genova', contenente la norma sui fanghi tossici ed il condono per Ischia, dopo i vari dietrofront attuati su Ilva, Tap, Tav, Terzo valico, Terzo Megalotto della SS 106 - aggiunge Potere al Popolo - ora è il turno delle trivelle, della ricerca e coltivazione di idrocarburi in terra e mare: il 2018 si è concluso con tre permessi di ricerca accordati alla multinazionale Global Med, che potrà cominciare a verificare, tramite la devastante tecnica dell'air gun, la presenza di petrolio nel nostro Mar Ionio, di fronte le coste calabre, lucane e pugliesi, davanti Leuca in Puglia e Isola Capo Rizzuto in Calabria. Bisogna ricordare che fra Punta Alice e Isola Capo Rizzuto, oltre a tre piattaforme che già estraggono gas, ci sono ben 84 teste di pozzo, vicino le quali è vietata sia la pesca che il transito. Questi tre permessi allora, oltre ad aggravare la situazione da un punto di vista ambientale, si prefigurano come un'ulteriore offesa a tutto il settore pesca (specie quella piccola e media) già martoriato da diverse direttive europee. Per fermare i permessi di ricerca che sono stati rilasciati bisogna adesso che le Regioni e gli enti locali facciano ricorso al Tar: il governatore della Calabria, Mario Oliverio, ha detto che si adopererà prontamente in tal senso, infischiandosene, sembra, della rotta finora tenuta dal suo partito d'appartenenza. Ci chiediamo, comunque, se vorrà dimostrare questa sensibilità ecologica anche su altre questioni che minacciano la Calabria, come i progetti di allargamento e di costruzione di nuove discariche, il Terzo Megalotto della SS 106, la centrale Enel della Valle del Mercure e le bonifiche di siti industriali e di territori in cui sono disseminati di rifiuti tossici. La questione ecologica, energetica e di un nuovo modo di pensare le infrastrutture e le modalità della mobilità è per noi primaria e non accetteremo mai come buona o soddisfacente una posizione istituzionale che si dimostri parzialmente ambientalista, una posizione valida sia per risalire la china del consenso elettorale, che per avallare progetti di devastazione paesaggistica, ambientale, culturale e economico-sociale della popolazione calabrese a vantaggio di privati e di clientele politiche".

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