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      Dopo arresti si riunisce Consiglio regionale poi rinviato

       

       

      Dopo arresti si riunisce Consiglio regionale poi rinviato

      01 ago 19 Si riunisce oggi il Consiglio regionale della Calabria. Difficile prevedere l'evoluzione che avrà la seduta all'indomani del terremoto giudiziario scaturito dall'Operazione "Libro nero" condotta della Dda di Reggio Calabria, che ha portato all'arresto del consigliere del Gruppo Misto ed esponente di Fratelli d'Italia, Alessandro Nicolò, e alla misura degli arresti domiciliare del capogruppo Pd Seby Romeo. Dieci i punti all'ordine dei lavori, tra provvedimenti amministrativi e proposte di legge. Apertura dedicata all'approvazione del Bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale per l'esercizio 2018, al Bilancio di previsione 2019-2021 dell'Arsac, l'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese ed a quello dell'Ente per i Parchi Marini Regionali per il triennio 2019-2021. Si proseguirà con l'esame di alcune proposte di legge: "Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale", ed un secondo di iniziativa della Giunta regionale. Istituzione dei Comitati Consultivi di tutela dei cittadini (CCTC) sulla qualità dei servizi e delle prestazioni del Servizio Sanitario Regionale, e la proposta recante "Disposizioni in materia di riordino territoriale delle Circoscrizioni comunali", le "Norme in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo", "Modifiche allo Statuto della Regione Calabria", e una proposta di legge recante "Integrazione dello Statuto della Regione Calabria".

      Riunione capigruppo: questione morale centrale

      "L'assemblea legislativa regionale intende rilanciare con la forza, attraverso ogni utile iniziativa, la centralità della questione morale e della lotta alla 'ndrangheta, che devono costantemente essere il punto di riferimento di qualsiasi percorso politico-istituzionale venga intrapreso in Calabria". A dirlo è stato il presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto aprendo la seduta che si svolte il giorno dopo l'arresto dei consiglieri Alessandro Nicolò e Sebi Romeo (ai domiciliari), entrambi sospesi dai rispettivi partiti, Fdi e Pd. Irto ha informato l'aula che prima dell'inizio dei lavori si è svolta una lunga seduta della Conferenza dei Capigruppo. "Una riunione - ha detto Irto - allargata all'ufficio di presidenza, al presidente della commissione consiliare contro la 'ndrangheta e al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. Nel corso della conferenza si è preso atto di quanto accaduto nella giornata di ieri con riferimento all'indagine della Dda di Reggio Calabria che ha riguardato anche due consiglieri regionali. Trovo doveroso informare delle valutazioni espresse all'esito della conferenza dei capigruppo. Il Consiglio regionale della Calabria esprime piena fiducia nella Magistratura e nelle Forze dell'Ordine, che operano quotidianamente con coraggio e facendo fronte all'esiguità delle risorse disponibili per l'affermazione del principio di legalità e per il contrasto alle organizzazioni mafiose che condizionano le libertà democratiche ed economiche dei cittadini. La lotta alla 'ndrangheta alle cui vittime è solennemente intitolata l'Aula nella quale ci riuniamo, deve proseguire ed affermarsi attraverso un impegno che tutte le istituzioni, a cominciare dal Parlamento democraticamente eletto dei calabresi, hanno il dovere di portare avanti con determinazione e senza sconti". "Auguriamo ai consiglieri regionali coinvolti nell'indagine - ha aggiunto Irto - di chiarire la loro posizione e dimostrare l'estraneità degli addebiti che vengono loro mossi. Il consiglio regionale ripudia con forza la 'ndrangheta e ogni altra forma di criminalità comune e organizzata che mina la convivenza civile della nostra regione, impedisce il libero esercizio dei diritti, inquina il tessuto produttivo e locale".

      Ciconte lascia il PD

      Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, in apertura di seduta, ha informato l'aula della comunicazione ricevuta da parte del consigliere Vincenzo Ciconte, di lasciare il gruppo consiliare del Partito Democratico. Ciconte, nella comunicazione a Irto, per motivare la sua decisione, ha parlato di mancanza di collegialità all'interno del gruppo consiliare Pd, e dunque, di "una gestione privatistica di un patrimonio politico che già nella tornata elettorale di marzo aveva ottenuto i risultati che tutti conosciamo".

      Il rinvio

      Veloce conclusione dei lavori del Consiglio regionale a palazzo Campanella. Dopo l'approvazione dei primi cinque punti all'ordine dei lavori, Domenico Tallini (Fi) ha chiesto il rinvio sui restanti punti all'ordine dei lavori. "Responsabilmente, anche se in una giornata particolare per la Calabria ed il Consiglio regionale - ha spiegato Tallini che ha precisato di parlare anche a nome di molti consiglieri della minoranza e della maggioranza - abbiamo voluto rispondere con l'attività e l'impegno a favore dei problemi della Calabria". Ma ha chiesto "anche per gli eventi che sono avvenuti" il rinvio dei punti ancora da discutere chiedendo al Presidente Irto di inserirli nella prossima seduta di Consiglio. L'Aula aveva proceduto all'approvazione del "Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2018", la proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa della Giunta regionale, riguardante il "Bilancio di previsione 2019-2021 dell'ARSAC l'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese, il Bilancio di previsione dell'Ente per i Parchi Marini Regionali per il triennio 2019-2021. L'Aula aveva quindi approvato due proposte di legge, riguardanti, la prima, il "Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria" e la seconda, di iniziativa della Giunta regionale, un "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118". All'intervento di Tallini si sono accodati alcuni consiglieri. Gianluca Gallo (Cdl) ha chiesto delucidazioni sull'iter riguardante i lavoratori ex Sial estromessi dalla proposta di legge sulla storicizzazione del precariato storico. Argomento sul quale Fausto Orsomarso ha chiesto delucidazioni all'Assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe, presente in Aula. La stessa ha comunicato che dopo l'incontro con i Presidente dei Gruppi consiliari, è stato chiesto agli uffici di prendere visione degli elenchi e di chiedere all'avvocatura un parere sulla norma. Rispetto alle esclusioni la Robbe ha spiegato che alcuni potenziali aventi diritto che non hanno presentato la domanda potranno farlo in quanto sarà prevista una nuova manifestazione di interesse. "L'elenco A rimane inalterato - ha aggiunto - l'elenco B verrà rivisto". Di fallimento della politica e della burocrazia, pur manifestando apprezzamento nei confronti dell'assessore Robbe, ha parlato Sinibaldo Esposito (Ncd). Carlo Guccione (Pd) ha anch'egli chiesto maggiori notizie sulla vicenda. "Vorremo capire - ha detto - cosa sta accadendo, capire qual è la situazione reale, attraverso gli uffici". Da qui la richiesta di una convocazione urgente, prima della chiusura estiva del Consiglio di una seduta ad hoc della III Commissione, "alla presenza dell'assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe, per fare il punto e giungere alla definizione di un documento o di un progetto di legge che consenta la soluzione del problema". Richiesta sulla quale hanno concordato Antonio Scalzo (Moderati per la Calabria), "Passaggio che sia risolutivo della vicenda" e Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti). Piena disponibilità ha offerto il Presidente della III Commissione Giuseppe Aieta (Pd). "Ritengo sia utile un approfondimento, una maggiore analisi e conoscenza sulla materia - ha detto Aieta richiamandosi al senso di responsabilità di ciascuno nell'assicurare la presenza alla riunione della Commissione "che insieme concorderemo - ha sottolineato - nonostante la pausa di sospensione estiva dei lavori di Consiglio". Con l'approvazione della richiesta di rinvio di Domenico Tallini, il Presidente del Consiglio ha dichiarato tolta la seduta.

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