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      Consiglio regionale: approvato bilancio Arcea e norme su edilizia pubblica

       

       

      Consiglio regionale: approvato bilancio Arcea e norme su edilizia pubblica

      28 set 18 Con l'approvazione dell'Aggiornamento del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale della Calabria, si sono conclusi a Reggio i lavori dell'assemblea. Nel corso dei lavori sono state approvate, con l'autorizzazione al coordinamento formale, due proposte di legge di riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio. Sull'argomento Franco Sergio (Moderati per la Calabria) ha chiesto se fossero state messe in atto misure "per evitare il fenomeno e se siano stati perseguiti i responsabili della creazione dei debiti". Sergio ha anche sostenuto che "é inconcepibile che proposte di legge socialmente rilevanti non trovino copertura e che venga avallato un simile comportamento di valenza sociale". Con il voto contrario di Franco Sergio (Moderati per la Calabria) e dell'intera minoranza consiliare, il Consiglio ha poi approvato il Bilancio di previsione 2018/2010 dell'Arcea (Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura). A sostegno della sua contrarietà al provvedimento Sergio ha espresso le sue "perplessità a causa - ha spiegato - del mancato rispetto della spending review. L'Arcea dovrebbe, alla stregua di quanto è avvenuto ed avviene nei confronti di altri ambiti, pervenire al contenimento della spesa". Giovanni Nucera, capogruppo de La Sinistra, ha chiesto da parte sua chiarimenti circa l'applicazione della legge che prevede la riduzione delle spettanze delle figure apicali. Il relatore Giuseppe Aieta (Pd) ha informato delle disposizioni date dal Dipartimento Bilancio a da quello dell'Agricoltura per la previsione di un apposito capitolo che evidenzi il recupero delle maggiori spettanze erogate al presidente di Arcea. E' stato poi approvato il Bilancio di previsione 2018/2020 dell'Arsac, l'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese); l'Aggiornamento del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria ed il Bilancio Consolidato 2017. Su richiesta di inserimento da parte del Presidente Nicola Irto, l'Assemblea ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo recante "Aggiornamento del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale della Calabria". La seduta si è chiusa con l'approvazione, e l'autorizzazione al coordinamento formale, della proposta di legge recante "Modifiche della legge regionale 31 dicembre 2015, n.37 "Procedure per la denuncia degli interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica". Approvazione che è stata accompagnata da una serie di apprezzamenti per i correttivi introdotti, importanti per la ripartenza dell'economia regionale.

      Appovate norme su edilizia pubblica.

      Il Consiglio regionale ha approvato, con l'autorizzazione al coordinamento formale, le norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Licenziata anche la proposta di provvedimento amministrativo per la presa d'atto del Piano di assetto naturalistico (PAN) Statuto delle riserve naturali regionali di Lago di Tarsi e Foce del Crati. Sul punto Domenico Tallini (Fi), Gianluca Gallo (Cdl) e Fausto Orsomarso (Misto) sottolineando la grande importanza di questo patrimonio, da tutelare e salvaguardare, hanno chiesto una maggiore attenzione della Giunta regionale nella difesa di questi siti, "altrimenti il rischio è di approvare leggi manifesto". Tesi confutata da Giuseppe Giudiceandrea che ha ricordato i 280 milioni di euro spesi dalla Giunta regionale per la messa a norma degli impianti di depurazione che erano stati abbandonati a se stessi e i tanti milioni di euro, 16 nel 1017, 14 nel 1016 per pagare le utenze elettriche di molti impianti e le agenzie che li avevano in gestione: "Tutto si può dire a questa Regione, tranne che sia stata disattenta rispetto alla depurazione". Nel corso della seduta, su richiesta dell'assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, è stato approvato l'inserimento all'ordine dei lavori della proposta di legge di modifica alla legge regionale 37 del 2015 recante "Procedure per la denuncia degli interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica".
      "La proposta di legge sulla regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, approvata dal Consiglio regionale, rappresenta una risposta sociale verso particolari categorie di nuclei familiari che versano in condizione di grave disagio socio - economico e occupano, alla data del 31 dicembre 2015, un alloggio popolare senza titolo". E' quanto sostiene, in una nota, il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia. "Nella qualità di proponente e primo firmatario della suddetta legge - prosegue Battaglia - non posso che esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto. Le famiglie, in possesso dei requisiti, potranno presentare agli enti proprietari o gestori, apposita istanza di permanenza temporanea relativamente agli alloggi occupati senza titolo ed, in caso di accoglimento, potranno usufruire dell'assegnazione provvisoria per la durata di cinque anni più due di eventuale proroga.Voglio ringraziare i colleghi cofirmatari, il presidente Domenico Bevacqua, l'assessore Roberto Musmanno, l'Aterp regionale, le associazioni Libera, Agape, Ancadic, Ania e la Caritas che hanno dato la loro disponibilità al dialogo e al confronto e hanno fornito un contributo prezioso e determinante per arrivare a un testo di legge condiviso e condivisibile".

      Slitta discussione su parità di genere.

      Si conferma un tema delicato quello dell'introduzione della doppia preferenza di genere. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la richiesta del capogruppo Pd Seby Romeo, come concordato in Conferenza dei Capigruppo, di differire l'esame della proposta di legge presentata da Flora Sculco (Calabria in Rete) per la "Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali". Tuttavia, nel momento del voto, il presidente del Consiglio Nicola Irto ha assicurato che la proposta sarà inserita nella prima seduta utile della Conferenza dei Presidenti per l'immediata calendarizzazione. Romeo ha motivato la richiesta con l'assenza del presidente della Giunta Mario Oliverio, che aveva manifestato la volontà di partecipare personalmente al dibattito di esame e di approvazione della legge, "ma anche - ha aggiunto - per consentire all'Ufficio legislativo, appositamente interpellato, di permettere gli adeguamenti sistemici del testo con la normativa nazionale emanata nel 2016". Motivazioni che non sono piaciute a Carlo Guccione (Pd) e ad Arturo Bova. Il primo ha ricordato che si sapeva dell'assenza di Oliverio alla seduta. "E allora perché - ha chiesto - non si è evitato di inserire il provvedimento all'ordine dei lavori? Forse - ha aggiunto Guccione, annunciando il suo voto contrario al rinvio - occorre sgomberare il campo dai problemi politici. È una motivazione che sa di beffa, anche perché non risulta nessun rilievo al testo da parte dell'Ufficio legislativo". Arturo Bova, pur definendo "nobile" la motivazione di permettere al presidente Oliverio di partecipare alla discussione sulla proposta di legge Sculco, ha chiesto l'approvazione di un rinvio "a data certa" ed ha respinto la motivazione degli aggiustamenti "che riguarderebbero - ha detto - soltanto la correzione degli arrotondamenti all'unità superiore o all'unità più vicina delle percentuali di rapporto tra i due generi, e comunque previsti dagli emendamenti depositati". Fausto Orsomarso (Misto) ha ricordato che la motivazione ufficiale assunta in Conferenza dei capigruppo era quella degli adeguamenti tecnici e non quella dell'assenza del presidente Oliverio. Il rinvio a data certa è stato chiesto anche da Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), che ha annunciato la richiesta di voto palese e per appello nominale sulla legge. Nel ringraziare Arturo Bova e Carlo Guccione, Flora Sculco ha confermato la manifestata volontà del presidente Mario Oliverio di voler essere presente alla discussione del provvedimento. "Mi sembra una richiesta - ha rimarcato la Sculco - più che legittima. Non avremmo potuto negare una simile possibilità a nessun altro consigliere regionale, anche se fosse stato dell'opposizione; almeno io, non l'avrei fatto". Flora Sculco ha confermato il coinvolgimento dell'Ufficio legislativo, "per l'adeguamento della legge ai rilievi della Corte Costituzionale e non in riferimento alla legge nazionale del 2016". "Chi pensa di strumentalizzare la giornata di oggi - ha concluso Flora Sculco - non potrà compromettere un risultato che ormai è alla portata di mano, che questa Regione potrà conquistare e sono certa conquisterà nella prossima seduta del Consiglio regionale".

      In odg:

      Due gli argomenti principali dell'odierna seduta del Consiglio regionale da poco iniziata a palazzo Campanella. La proposta di legge recante "Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica" e quella per la "Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali". La prima proposta mira a integrare il termine utile di occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica entro il quale alcune tipologie di nuclei familiari possono presentare agli Enti proprietari e/o gestori domanda di regolarizzazione dei rapporti locativi. La seconda intende garantire nel sistema elettivo regionale calabrese il principio di equilibrio di entrambi i generi, ormai consolidato nella giurisprudenza europea e costituzionale e presente nella maggior parte degli Statuti regionali e degli enti locali, nei Consigli e nelle Giunte delle autonomie territoriali, nonché delle Regioni. Completano l'ordine dei lavori altri 5 punti. Il provvedimento amministrativo riguardante la presa d'atto del "Piano Assetto Naturalistico (PAN) per le riserve naturali regionali del lago di Tarsia e della Foce del Crati". Due proposte di legge recanti "Riconoscimento dei debiti fuori bilancio" e tre provvedimenti amministrativi riguardanti, rispettivamente, il Bilancio di Previsione 2018/2020 dell'Arcea (Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura), dell'Arsac (Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese) e l'Aggiornamento del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria e approvazione del Bilancio consolidato 2017.

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