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      Melicchio "Acri abbandonata dai politicanti del PD"

       

       

      Melicchio "Acri abbandonata dai politicanti del PD"

      11 ott 18 "Acri, il popoloso comune della presila cosentina, deve uscire dall'isolamento in cui decenni di malapolitica lo hanno relegato". Lo afferma in una nota il deputato M5S Alessandro Melicchio. "E' noto - prosegue - il grave dissesto delle casse comunali, infatti, ma oltre al disastro amministrativo delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città, anche la Regione e la Provincia hanno abbandonato Acri. Nonostante siano stati stanziati decine di milioni di euro per la realizzazione di un lotto della Sibari-Sila e per la variante della statale 660 per bypassare una frana, i cittadini aspettano ancora il completamento di queste opere essenziali per far sì che la cittadina sia collegata in maniera sicura e veloce con la piana di Sibari e l'autostrada del Mediterraneo". Il Deputato parla del troncone della Sibari - Sila, la strada di grande comunicazione che dovrebbe collegare la Piana di Sibari con l'Altopiano Silano. "Eppure l'accordo programma quadro - spiega - è del luglio 2002. La spesa complessiva prevista era di più di 212 milioni. A sei anni da quella che doveva essere la data di ultimazione dei lavori del primo lotto, poco più di 7 chilometri, da San Demetrio Corone ad Acri, iniziato nel 2009 e costato 48 milioni di euro, c'è solo un cantiere abbandonato tra ruggine e ponti mai terminati, neanche messo in sicurezza. Si sono realizzati solo due chilometri di strada" L'altra grande incompiuta segnalata al parlamentare 5 stelle dagli attivisti locali è la variante statale 660. "La vicenda della galleria Salice, che dovrebbe servire ad aggirare la frana di Serra di Buda e rendere meno tortuosa l'entrata in città - afferma - è emblematica. Progettata dalla Provincia e finanziata dalla Regione, fu appaltata nel 2007 con conclusione dei lavori prevista per il 2011 ma ancora non è stata aperta al traffico nonostante siano stati stanziati circa due milioni e mezzo di euro per il completamento dell'illuminazione e delle opere accessorie, con un bando pubblico già assegnato. E chissà dove sono finiti gli altri 30 milioni di euro annunciati dal Presidente Oliverio per la realizzazione del secondo lotto, che dal viadotto avrebbe dovuto arrivare fino al ponte Mucone". "Abbiamo segnalato il tutto al Ministro dei Trasporti Toninelli - afferma Melicchio - ma il Governo del cambiamento può solo dare gli indirizzi politici e individuare le risorse per la realizzazione delle infrastrutture che permettano all'entroterra calabrese di svilupparsi insieme al resto del paese. Devono essere poi gli enti locali a collaborare di concerto con i ministeri competenti, facendo la loro parte, ma né Oliverio, né Iacucci né i politicanti che li hanno preceduti lo hanno mai fatto, se non durante le campagne elettorali con le loro solite false promesse. E' ora di cambiare tutto, cominciando proprio da Acri".

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