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      A San Mango d'Aquino consegnata struttura a Comunità Incontro

       

       

      A San Mango d'Aquino consegnata struttura a Comunità Incontro

      21 mag 18 Il presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato stamane a San Mango d'Aquino all'incontro, tenuto nella Casa della Cultura, seguito alla consegna da parte dell'amministrazione comunale dello storico Palazzo Mendicino alla Comunità Incontro onlus fondata da don Pierino Gelmini per il recupero dalle dipendenze. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Regione. "L'edificio - prosegue il comunicato - sarà sede locale della Fondazione Incontro onlus, con diversi uffici, dove potranno avvenire i primi colloqui della Comunità Incontro con chi avrà necessità di avviarli. All'evento, con il sindaco Leopoldo Chieffallo, hanno partecipato numerosi amministratori, autorità, tra le quali il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Per la Comunità sono stati presenti alcuni membri del cda, l'avvocato Giuseppe Lorefice, il capostruttura Giampaolo Nicolazzi, il presidente onorario della Fondazione Incontro, Eros Brega". "Credo che in un'iniziativa come questa vada sostenuta - ha affermato Oliverio - perché risponde ad un bisogno di realizzazione di servizi nella nostra terra, andando anzi oltre la Calabria. Va sostenuta per corrispondere ad un bisogno di cura, attenzione, verso una problematica che coinvolge migliaia di persone, famiglie, affetti, purtroppo in espansione. E' una iniziativa importante anche sul versante della inversione di un trend negativo in Calabria che è quello della emigrazione per la cura e la salute. Per un giovane avere la possibilità di un punto di riferimento qui, significa avere l'opportunità di mantenere le relazioni con il contesto familiare, con il contesto delle relazioni amicali, con il contesto all'interno del quale ha vissuto e vive. Non è un fattore altro rispetto all'obiettivo di recupero, ma ritengo importante, oltre il dato economico, seppure rilevante. Penso sia stato un danno per la Calabria aver consentito tra il 2011 ed il 2012 che si chiudesse l'esperienza avviata, perché credo che esistano servizi che non possono esserci o non esserci valutando solo in termini di contabilità, rispetto ai problemi. Credo che oggi si riparta per costruire un percorso che dovrà essere cadenzato, definendo un cronoprogramma". "Occorrerà vedere - ha aggiunto il Governatore - come recuperare questa struttura, riadattarla alle esigenze che pone il progetto; si verificherà ciò che questo comporta in termini di investimento. La Regione per quello che può c'è perché abbiamo bisogno di costruire la rete dei servizi. Non è la nostra la Regione dei saldi ragionieristici, ma di quelli dei bisogni e tra questi c'è quello dei giovani catturati nella rete del mostro della droga e delle dipendenze. C'è il nostro impegno ma anche la nostra soddisfazione: da oggi si riparte per costruire un percorso nuovo". "Al termine dell'incontro - riporta ancora il comunicato - il presidente Oliverio ha effettuato un sopralluogo presso la Rsa di San Mango d'Aquino, struttura attualmente in abbandono e che potrebbe essere recuperata proprio a servizi di recupero dalle dipendenze. In questa prospettiva sarà costituito un apposito coordinamento interistituzionale tra Regione, Asp, Comune, dipartimenti competenti al fine di definire le procedure e le risorse necessarie. Hanno ancora partecipato all'iniziativa il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, i consiglieri Antonio Scalzo che presiederà il comitato d'onore della sede regionale della Fondazione Incontro onlus, e Franco Sergio; il delegato del presidente Oliverio per le politiche sanitarie, Franco Pacenza; il commissario alla sanità Massimo Scura".

      La Comunità Incontro torna in Calabria. La Fondazione che gestisce la prestigiosa realtà, attiva a livello internazionale nella lotta alle tossicodipendenze, da oggi ha una propria sede a San Mango d'Aquino, nel prestigioso Palazzo Mendicino, messo a disposizione dalla locale amministrazione. Ma oltre alla nuova struttura, la Fondazione ha anche un nuovo presidente del Comitato d'onore calabrese: il consigliere regionale Antonio Scalzo, la cui nomina è stata ufficialmente annunciata nel corso della manifestazione. Alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, da sempre in prima linea contro il narcotraffico e conosciuto per il suo impegno contro la droga. Successivamente, nel Palazzo della Cultura di San Mango, si è tenuta la conferenza di presentazione aperta dal sindaco Leopoldo Chieffallo. Quest'ultimo ha sottolineato "l'importanza di una giornata nella quale San Mango e la Calabria si aprono per accogliere la Fondazione Incontro con l'ambizione di diventare un punto di riferimento per l'intero Mezzogiorno". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente nazionale della Fondazione, Eros Brega, il quale ha ringraziato le istituzioni locali e auspicato che, nel nome di don Pierino Gelmini, possa ripartire al più presto l'impegno la lotta alle tossicodipendenze in Calabria, dopo la conclusione dell'esperienza di Zervò. Il rappresentante legale della Fondazione, Giuseppe Lorefice, ha ricordato "l'impegno di don Pierino contro la droga, che conduce inesorabilmente alla morte, e la sua fiducia incrollabile nell'uomo e nel valore della vita". Il capostruttura del Molino Silla di Amelia, Giampaolo Nicolasi, ha richiamato "i problemi burocratici che portarono alla chiusura di Zervò, ma anche la straordinaria accoglienza che il popolo calabrese ha sempre assicurato alla Comunità Incontro, probabilmente la più calorosa che ci sia mai stata riservata in tutto il mondo". Nel suo indirizzo di saluto, il commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della Regione Calabria, Massimo Scura, ha rievocato alcuni episodi legati alla sua vicinanza al mondo della Comunità di don Gelmini, del quale ha ricordato alcune frasi ricorrenti, tra cui: "Fa più rumore un ramo che cade che una foresta che cresce, a riprova di quanto distruggere sia più semplice che costruire. Da parte mia, assicuro un attento controllo affinché il procedimento amministrativo legato all'avvio operativo della Comunità proceda correttamente e celermente". Visibilmente soddisfatto il presidente del Comitato d'onore calabrese della Fondazione, Antonio Scalzo, che ha affermato: "Colgo da parte di tutti i protagonisti di questo splendido momento, dal cda della Fondazione al Comune di San Mango d'Aquino fino alla Regione, una concreta volontà di realizzare qualcosa di grande e di positivo. Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno, dimostrando che la Calabria non è necessariamente ultima, ma che può assumere un ruolo guida nella lotta alle tossicodipendenze, all'abuso di alcol, alla ludopatia. Siamo all'inizio di un percorso che, ne sono convinto, ci porterà lontano". Scalzo ha aggiunto che, nel suo cronoprogramma, "dovranno essere attivati nel più breve tempo possibile gli uffici e il front office di prima accoglienza. Chiederemo alla Regione la disponibilità per l'arredo delle sedi. Nel tempo, il nostro obiettivo è arginare l'emigrazione sanitaria del disagio sociale". Il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha parlato di "un nuovo inizio che porta con sé la speranza di un futuro migliore per tante ragazze e tanti ragazzi, ma anche la consapevolezza che non tutto è perduto. La chiusura di Zervò è stata una sconfitta. Per questo è importante che oggi la Fondazione e le istituzioni siano qui oggi, ma sarà importante soprattutto esserci quando la sede sarà operativa. E' un impegno che dobbiamo assumere tutti insieme". Nelle sue conclusioni, il presidente della giunta regionale Mario Oliverio ha definito quello di oggi "l'approdo di un lungo lavoro che è già stato compiuto lontano dai riflettori. Un'iniziativa come questa va sostenuta perché risponde a un bisogno di servizi nella nostra terra e oltre i confini della Calabria. La presenza della Comunità Incontro è un fatto di straordinaria importanza che va al di là di ogni dibattito in materia di legislazione sulle droghe. Per la Calabria, aver consentito la chiusura di Zervò tra il 2011 e il 2012 è stato un danno. Ci sono servizi sanitari che non possono essere tagliati per una mera logica di contabilità".

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