Ministro Minniti a Reggio Calabria

27 gen 18 "La 'Ndrangheta vota e fa votare, ma è importante che la politica dica no a quei voti, dica noi non li vogliamo perché quando le mafie votano e fanno votare inseriscono in uno dei gangli fondamentali della democrazia, qual è il voto, una componente di violenza che opprime la libera espressione". Lo ha detto il Ministro dell'Interno Marco Minniti a Reggio Calabria. "Porre la sconfitta delle mafie al centro delle questioni più importanti del Paese, come fece Giovanni Falcone . ha aggiunto - oggi è diventato un obiettivo percorribile grazie al suo sacrificio ed a quello di tantissimi altri magistrati e componenti delle forze dell'ordine. Noi ne stiamo facendo un credibile obiettivo programmatico".

"Sappiamo come questo pericolo sia stato e sia incombente, ma abbiamo tenuto in piedi il principio delle garanzie senza rinunciare ai pilastri della democrazia". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro dell'Interno Marco Minniti. "Perché chi invoca minori libertà in cambio di più sicurezza - ha aggiunto Minniti - predica già di rinunciare alla libertà e si comporta come i 'cattivi maestri'. Perché sospendere le libertà è come dare ragione ai terroristi e l'Italia deve essere orgogliosa per avere tenuto alta la sfida. Contro mafia e terrorismo abbiamo attivato risposte con modalità senza precedenti. E di questo ne siamo fieri".

Migranti: "La politica deve compenetrare e governare due diritti fondamentali: quello di chi è accolto, cui l'Italia non rinuncerà mai, e quello di chi accoglie. Ecco perché dobbiamo lavorare intanto per cancellare la parola emergenza". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti. "Infatti le grandi questioni demografiche - ha aggiunto Minniti - non sono temporalmente definite o definibili e non c'è nessuno con la bacchetta magica capace di risolvere tali questioni di portata mondiale. Detto questo però dobbiamo stroncare i traffici degli esseri umani, colpire esemplarmente, in accordo con le autorità dei Paesi africani, i trafficanti di esseri umani costruendo una risposta di dimensioni internazionali come stiamo già facendo. Perché chi scappa dalle guerre e dai drammi della fame non può finire nelle mani degli scafisti, ma avere il sostegno degli Stati"