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      Elezioni politiche; dichiarazioni, commenti e appuntamenti

       

       

      Elezioni politiche; dichiarazioni, commenti e appuntamenti

      25 feb 18 "Vogliono boicottare la campagna elettorale del M5S, ma noi denunciamo e andiamo avanti". Lo afferma in una nota la deputata M5S Federica Dieni annunciando che domani sarà negli uffici della Procura della Repubblica di Reggio Calabria per presentare formale denuncia dopo i fatti avvenuti ieri in piazza Camagna. "Avevamo regolarmente prenotato la piazza per il nostro comizio - spiega la candidata alla Camera - ma quando siamo arrivati sul posto ci siamo ritrovati di fronte il banchetto elettorale di un'altra forza politica, che aveva ricevuto a sua volta un'autorizzazione proprio dal Comune. L'errore è troppo grossolano per non pensare a un piano ben studiato per danneggiare il comizio del M5S. Solo il buonsenso dei presenti ha impedito che scoppiassero disordini tra due forze politiche avversarie ma entrambe autorizzate a manifestare nello stesso luogo e nelle stesse ore. Non è la prima volta che, in periodo di campagna elettorale, a Reggio accadono episodi di questo tipo contro il M5S, solo che stavolta interesserò personalmente la Procura affinché accerti le responsabilità rispetto a quanto successo". "In ogni caso - conclude la deputata 5 stelle - il tentativo di boicottaggio non ha funzionato: la piazza era piena di cittadini e attivisti che hanno partecipato con entusiasmo e condiviso per intero il nostro programma di governo. Il 4 marzo il Movimento 5 Stelle vincerà le elezioni nazionali e vincerà qui, a Reggio. E lo farà malgrado gli squallidi tentativi di chi non vuole rassegnarsi all'idea di un cambiamento già avvenuto".

      "Non riusciremo mai a capire perché il M5S aveva considerato l'avvocato D'Ippolito un candidato di serie B, tanto da inserirlo nella lista dei 'supplenti'. Eppure il suo curriculum era esemplare, se si esclude una piccola omissione, quella di avere lavorato per dieci anni per il Monte dei Paschi di Siena, la banca che Beppe Grillo definì nel 2013 "peggio di Tangentopoli e Parmalat messe assieme". A sostenerlo è Domenico Tallini, candidato di FI al collegio uninominale di Catanzaro per la Camera riferendosi al "rivale" dei 5 Stelle nello stesso collegio:Giuseppe D'Ippolito. "L'avvocato D'Ippolito - prosegue Tallini in una nota - è un luminoso esempio di professionista bipartisan. Ha avuto incarichi con decreto (lo si desume dal suo curriculum ufficiale) da Berlusconi e dal ministro Prestigiacomo di Forza Italia e da D'Alema e per finire dal 'verde' Pecoraro Scanio. Incarichi, si badi bene, non concorsi pubblici vinti. Fa bene l'avvocato D'Ippolito a firmare i suoi comunicati come 'docente universitario', facendo magari intendere di essere attualmente nei ruoli delle Università italiane. A ben vedere, la sua carriera universitaria si ferma ad alcuni corsi svolti, evidentemente 'a contratto', dal 2003 al 2005 nelle università di Cosenza e Salerno dove, crediamo, non risulti tra i docenti 'ordinari'. Qualche burlone potrebbe dire: manca solo un incarico per conto dell'Onu. Miscredenti: c'è anche quello, basta leggere con attenzione il curriculum dell'avvocato. Fortunatamente si sono ricreduti nel M5S ed hanno richiamato dalla panchina questo professionista stimato sia da Berlusconi che da D'Alema". "Non ci meraviglierebbe che - conclude Tallini - il buon Di Maio indicasse D'Ippolito come vicepremier e ministro della Giustizia o dell'Ambiente. Assolutamente nulla di paragonabile alla storia normale di una persona che è partita dal basso e che non ha mai tradito la sua gente, che ha ottenuto sì enormi soddisfazioni, ma che ha anche pagato prezzi altissimi e subìto attacchi indicibili, che ha conquistato i suoi consensi, sempre crescenti, mettendoci la faccia".

      "Fratelli d'Italia sta conducendo una forte battaglia affinché le spiagge vengano escluse dalla direttiva Bolkestein, in modo che gli stabilimenti balneari già esistenti non debbano essere mandati all'evidenza pubblica". E' quanto afferma il consigliere regionale Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d'Italia. "Il nostro obiettivo - prosegue - è quello di garantire la continuità di impresa per tutti gli operatori balneari che in Calabria hanno resistito con caparbietà e passione per il proprio lavoro non solo alla crisi economica, ma anche alle difficoltà legate alla depurazione e allo stato dei collegamenti che rendono sempre più difficile e costoso per i turisti raggiungere la nostra regione. Nel Parlamento FdI continuerà a difendere dagli appetiti delle multinazionali del turismo questo settore storico della nostra economia, fondato soprattutto sulle piccole imprese di carattere familiare, in vista dell'entrata in vigore della direttiva europea in Italia prevista nel 2020". Wanda Ferro è poi tornata sulla situazione della viabilità nel vibonese. "Deve essere febbraio - afferma - il mese del raccolto per gli amministratori di centrosinistra, che in pochi giorni vedono pioversi addosso finanziamenti attesi invano per anni. Arrivano i soldi per la depurazione, per il dissesto idrogeologico, per gli ospedali e per le strade. Miracoli di una politica capace di piegare anche il ciclo delle stagioni ai bisogni elettorali. Ci provano i sindaci del centrosinistra o il presidente della Provincia di Vibo Andrea Niglia a far credere che quella che sembra a tutti una tempistica ad orologeria è la fisiologica evoluzione degli iter amministrativi. Il risultato di questo tentativo è imbarazzante, in particolare quando si esprime soddisfazione per lo sblocco di poco più di un milione di interventi per interventi sulla viabilità provinciale vibonese. Si tratta di una somma così esigua che non potrà che bastare a stendere qualche sottile lingua di asfalto su strade che non conoscono manutenzione da anni e ricordano quelle di Beirut ai tempi della guerra del Libano. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un bluff elettorale".

      "La nostra generazione è stanca, chi vive qui è offeso nella sua dignità di uomo. La Calabria deve diventare un luogo in cui si viene a lavorare, perché è qui che deve esserci l'industria del turismo ed è questo che vorremo fare una volta al Governo". Lo ha detto Marco Siclari, candidato di Forza Italia al collegio uninominale del Senato, a Villa San Giovanni che lo ha accolto così come una madre fa con il proprio figlio. In apertura di comizio, l'ex presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, candidato del centrodestra per il collegio uninominale della Camera, è scritto in una nota, rimarca l'importanza di agire soprattutto nel settore della Sanità: "Dopo gli anni del governo di centrosinistra, notiamo il fallimento del Pd. Solo noi possiamo essere l'alternativa. Non so come si possa pensare in un territorio come il nostro, un voto di protesta per il M5S". "Abbiamo due problemi enormi - ha detto Siclari - diventate ormai emergenze. La prima è la sanità, la seconda la disoccupazione. Nel primo caso è calpestato l'articolo 32 della Costituzione ed è l'unico diritto su cui lo Stato non può fare economia. Non possiamo avere una sanità da terzo mondo. I soldi che si spendono per la migrazione sanitaria devono rimanere qui. Dobbiamo intervenire immediatamente con una programmazione sanitaria regionale elaborata sul bisogno salute. Oggi questo non c'è ed è gravissimo. Tutto ciò costa oltre un miliardo l'anno allo Stato e le famiglie spendono 460 milioni per curarsi fuori dalla Calabria. Non possiamo dimenticare i nostri ragazzi costretti a studiare fuori. E i genitori devono intervenire economicamente spendendo in media almeno 1000 euro mensili. Quanto alla disoccupazione credetemi: in tutto il mondo ci invidiano per quello che abbiamo mentre noi non sappiamo creare valore. Pensate che, solo nella provincia di Reggio Calabria, abbiamo 26 siti architettonici riconosciuti dal Ministero per i beni culturali. E alcuni non li conosciamo neppure noi. Basta parlare soltanto dei Bronzi di Riace. Tocca a noi intervenire con una progettualità e con logica per dare valore alle ricchezze naturali, paesaggistiche, ai nostri prodotti tipici e alle nostre tradizioni per portare il turismo da 20 giorni l'anno a 10 mesi. La prima cosa che farò appena vinceremo sarà quello di istituire un tavolo tecnico - politico - istituzionale dove siederanno ogni 15 giorni tutti i sindaci della parte ionica di Reggio e del parco aspromontano e un secondo tavolo con i sindaci della parte tirrenica e dello stesso parco. Organizzeremo incontri con i tour operator e chiederemo al Governo di permettere questo sviluppo tramite il potenziamento delle infrastrutture".

      "Desiderata" è il manifesto politico che la sezione catanzarese dell'Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) ha presentato a Catanzaro e che sarà inviato al Parlamento che verrà. "In occasione delle elezioni - ha affermato la presidente Marisa Fagà - è importante esercitare il proprio diritto-dovere di voto per un'effettiva partecipazione alle scelte democratiche del Paese. La nostra associazione è da sempre impegnata nel 'combattere l'indifferenza e l'assenteismo nell'elettorato', come recita l'art. 2 del nostro Statuto Nazionale". Il manifesto, è scritto in una nota, "si fonda su una visione di società aperta ma educante, libera ma rispettosa, pluralista, multietnica, uguale, attiva nel sociale e vigile dal punto di vista etico". "Come Ande - aggiunge Fagà - intendiamo anche attivare dei corsi di formazione politica e di educazione alla democrazia per giovani".

      "Catanzaro ha un'opzione di cambiamento per le elezioni politiche del 4 marzo ed è rappresentata dal Pd, che ha fatto un investimento sulla Città e sull'intera area centrale della Calabria, attraverso candidature tutte espressione del territorio e dai più diversi profili e che vedono in Antonio Viscomi e Aquila Villella le punte più avanzate di una chiara e specchiata discontinuità rispetto al centrodestra e al movimento 5 Stelle". Con questo messaggio, è scritto in una nota, si è svolta al Museo Storico Militare nel Parco della Biodiversità, la manifestazione alla quale hanno preso parte centinaia di persone, per ascoltare il progetto e la visione che il Pd intende realizzare. Hanno poi preso il presidente della Provincia Enzo Bruno, i candidati Pd a Camera e Senato: Giulia Veltri, Aquila Villella e Sebastiano Barbanti. Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Viscomi, capolista della circoscrizione "Calabria 2" della Camera e candidato all'uninominale Camera di Catanzaro. "Sento forte - ha sostenuto - la responsabilità verso questa area della Calabria per la quale il Pd mi ha candidato, per questo tra i primissimi passaggi che ho voluto fare all'indomani della candidatura, c'è stato un ragionamento diretto e collettivo con i consiglieri comunali di opposizione del Capoluogo di Regione. A loro ho chiesto di lavorare insieme adesso e dopo il 4 marzo per consolidare un progetto chiaro e vincente per Catanzaro". A fianco a Viscomi hanno preso la parola i consiglieri Lorenzo Costa, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo e Nicola Fiorita, che hanno espresso apprezzamento per la candidatura assicurando un impegno congiunto per la ricostruzione di una alternativa di governo a Catanzaro. Tra i presenti anche il vicepresidente del Consiglio Vincenzo Ciconte e segretari e dirigenti del Pd del territorio e molti cittadini catanzaresi. "Catanzaro - ha detto Viscomi - è al centro di flussi finanziari importanti messi a disposizione in questi tre anni dalla Regione: 30 milioni di Agenda urbana, 20 milioni per il porto, 180 per il nuovo ospedale e poi gli investimenti per la metropolitana di superficie, per la mobilità viaria, per i collegamenti con l'aeroporto di Lamezia, per la mitigazione del rischio idrogeologico, la depurazione, per la messa in sicurezza delle scuole, per la Cattedrale, per molte attività culturali, per la riqualificazione dell'ex ospedale militare come Cittadella giudiziaria, per la videosorveglianza in un progetto condiviso con Prefettura, Ministero dell'Interno, Procura e Comune. Tutte iniziative concrete di cui l'amministrazione comunale è ben consapevole e per i quali è chiaro che l'attenzione della Regione per la Città è stata alta e continua ad esserlo. Investimenti, però, che devono trovare un senso in un progetto di città, un progetto però che vent'anni di centrodestra non sono riusciti a esprimere e a realizzare. Il Pd oggi si propone come punto di riferimento e ora questa sfida di discontinuità deve essere raccolta con il voto del 4 marzo. Che non sarà un punto di arrivo ma una nuova e più fiduciosa ripartenza. A noi tocca il compito di promuovere un sistema virtuoso di competenze ed esperienze per scrivere con autorevolezza il nostro domani e quello della società in cui viviamo".

      "Esprimo ferma condanna per il vile atto intimidatorio commesso ai danni dell'azienda agricola di Marsio Blaiotta, presidente del Consorzio di Bonifica dei 'Bacini dello Jonio' di Trebisacce e dirigente Coldiretti. Il taglio di centinaia di piante da frutto e la distruzione dell'impianto di irrigazione rappresentano un duro colpo al cuore un'azienda seria, guidata da un imprenditore onesto e capace, impegnato attivamente su più fronti". È quanto dichiara il candidato del Partito Democratico al Senato, Antonio Scalzo. "Proprio per i ruoli pubblici rivestiti da Blaiotta, l'intimidazione nei confronti della sua azienda agricola assume connotati di particolare gravità - prosegue il rappresentante del PD - . Auspico perciò che le forze dell'ordine e la magistratura facciano al più presto luce sull'inquietante episodio. Ho sentito Marsio Blaiotta telefonicamente e gli ho manifestato vicinanza e piena solidarietà, invitandolo ad andare avanti con coraggio sulla strada dell'impegno per il bene comune e della legalità".

      "Il 4 marzo si gioca il destino del nostro Paese. Noi presentiamo la nostra proposta, l'unica vera proposta, partendo da un'azione di governo che ha dato una spinta importante all'Italia. Dobbiamo mettere in campo i nostri valori e andare casa per casa, uniti". Così il segretario del Pd Calabria, candidato capolista al Senato, Ernesto Magorno intervenendo a una manifestazione elettorale a Mormanno.

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