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      Elezioni politiche: dichiarazioni, commenti e appuntamenti

       

       

      Elezioni politiche: dichiarazioni, commenti e appuntamenti

      21 feb 18 Venerdì 23 febbraio alle ore 17.30, presso la sede Coni in Piazza Matteotti (Cosenza), la candidata al Senato per il MoVimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato illustrerà "Un Programma per una scuola a 5 Stelle". Interverrà, oltre la Granato, il presidente dell'associazione nazionale Docenti Francesco Greco. L'incontro sarà moderato dal docente Paolo Luciani.

      Via libera del Ministero dei Beni culturali al rilancio delle emergenze artistiche. Subito esigibile il fondo dedicato alla riqualificazione dei siti di interesse storico e dei monumenti. Tanti i luoghi della memoria calabrese che saranno interessati da questa importante misura. Tra questi anche il Parco archeologico di Sibari, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Santa Maria Assunta di Acri, con investimenti per circa 3 milioni di euro. Ma la prossima sfida, che mi impegno ad affrontare in Parlamento durante la prossima legislatura, sarà quella di ottenere, proprio attraverso il MiBACT, un fondo straordinario per la valorizzazione e promozione di un piano monumentale ionico-silano che metta in rete, in un unico grande percorso storico-artistico-ambientale, le straordinarie bellezze di questo territorio: dal Codex, al Castello ducale, passando per l’abbazia Florense e gli Scavi di Sibari. È quanto annuncia l’On. Ferdinando Aiello, parlamentare del Partito Democratico e candidato del Centro Sinistra alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Corigliano-Rossano alle Politiche del prossimo 4 marzo 2018. L’attivazione del fondo ministeriale per l’adeguamento antisismico delle più importanti emergenze storiche e monumentali – aggiunge Aiello – è un altro importante risultato raggiunto dal Governo centrale. Questi interventi, necessari per tutelare i luoghi della memoria del nostro popolo, saranno numerosi ed interesseranno gran parte del patrimonio museale e monumentale calabrese. Questo grazie anche all’impegno della Regione e del consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il cui impegno istituzionale è stato determinante nella concretizzazione di questo piano di salvaguardia per gli edifici storici. Il nostro impegno, però – prosegue l’esponente del Partito Democratico – deve proseguire, guardando avanti e sostenendo la promozione ed il rilancio di tutte quelle realtà artistiche custodite nei nostri territori che possono e devono diventare una fonte di sussistenza dell’economia locale. La Calabria del Nord Est, quella che si estende da San Giovanni in Fiore fino a Rocca Imperiale, passando per la grande Città Corigliano-Rossano, è ricca di monumenti e musei che hanno bisogno di essere messi in rete. È il mercato globale del turismo che ce lo chiede. Il quale, oltre a pretendere un facile accesso ai siti di interesse – e su questo il Centro Sinistra sta già lavorando per la realizzazione della nuova Statale 106, per il potenziamento della rete ferroviaria ionica e presto anche per il nuovo aeroporto della Sibaritide –, dà precedenza ad un percorso di rete programmato che ponga i visitatori nelle condizioni di poter aver accesso ai luoghi di interesse, seguendo percorsi prestabiliti, con un biglietto unico e attraverso l’accompagnamento di un’unica guida turistica. Si pensi ai vantaggi che una rete tustico-culturale potrebbe trarre dal mercato crocieristico, che nella Sibaritide sta prendendo sempre più piede, oppure dai circuiti dei grandi tour operator riuscendo a restituire maggiori vantaggi anche agli imprenditori turistici locali. Anche di questa proposta – annuncia in chiusura Aiello –, che deve poter contare sul sostegno economico del Governo, il Partito Democratico si farà promotore nei prossimi mesi in seno al Parlamento.

      "Ho rispetto per Prodi ma non condivido quello che dice". Lo ha detto Roberto Speranza di Leu, oggi a Crotone. "Avrei voluto sentire - ha aggiunto - cosa diceva quando si toglievano i diritti ai lavoratori, quando si faceva la riforma della scuola contro insegnanti e studenti, si mettevano otto fiducie sulla legge elettorale che non consente ai cittadini di scegliere. Oggi se voti Pd in alcuni posti eleggi la Lorenzin, a Bologna eleggi Casini. Il vero centrosinistra sicuri che non sia Errani? Noi ci alleiamo con i giovani precari, con il mondo del lavoro, con chi non riesce a curarsi come dovrebbe: dieci milioni di italiani. Noi andremo in Parlamento con le nostre idee e ci confronteremo con tutti. E' evidente che la destra ha idee opposte alle nostre ma anche i cinquestelle e Pd sono diversi da noi, altrimenti non saremmo usciti dal Pd".
      "Berlusconi mi pare che lavori a fare un governo con Renzi, ogni voto dato al Pd e a Emma Bonino è un voto dato al governo Renzi Berlusconi". Lo ha detto Roberto Speranza di Leu, parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale svoltosi a Crotone. "L'unico voto che può scardinarlo - ha proseguito Speranza - è il voto a Leu. Berlusconi torna ancora con le sue illusioni, le sue promesse. Stesse idee, la flat tax che ha come unica conseguenza che i miliardari paghino meno tasse, idea totalmente opposta alla nostra"
      "Proviamo con Leu e Pietro Grasso a rialzare un sistema di valori che il Pd ha smarrito e che né i Cinquestelle né la destra possono rappresentare". Lo ha detto Roberto Speranza di Leu. "I valori dell'eguaglianza, del lavoro, dell'equità sociale, della scuola e della sanità pubblica: queste - ha aggiunto Speranza - sono le nostre bandiere. Su queste bandiere credo che avremo un grande consenso. Leu si mette dalla parte del lavoro, di chi il lavoro non riesce a trovarlo, di chi lo perde, di chi purtroppo lo vive ancora come il tema principale della propria vita. In Italia 4 ragazzi su 10 sono senza lavoro, sette under 35 su dieci vivono ancora in casa con la famiglia. Bisogna aumentare il lavoro, per farlo c'è bisogno di nuovi investimenti. Quando il lavoro arriva deve essere un lavoro dignitoso. Basta con i lavoretti, impieghi di poche ore, la precarietà".
      "Le aggressioni di questi giorni e i fatti di Macerata sono fatti gravi". Lo ha detto Roberto Speranza di Leu, parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale svoltosi a Catanzaro. "Credo - ha aggiunto - che quando si abbassa un finestrino e si spara su una persona solo per il colore della pelle siamo oltre ogni limite. La violenza va sempre condannata. È il momento che tutta la comunità nazionale rialzi le bandiere dei valori fondanti della Costituzione che sono la democrazia, la non violenza e anche l'antifascismo".
      "In Italia si sta mettendo in discussione la civiltà del lavoro calpestandolo e svilendolo. Questa è la mia sensazione". Lo ha detto Roberto Speranza di Leu, nel corso di un incontro elettorale a Catanzaro. "Contratti a dieci giorni. Nelle statistiche, su cento nuovi contratti - ha aggiunto - novanta sono precari e a rischio e viene considerato anche chi lavora un'ora alla settimana. In più il mercato senza regole si sta mangiando le persone. Questo è inaccettabile".
      "Salvini fa il verso alla Le Pen e giustifica le peggiori destre d'Europa. Stiamo scherzando? Bisogna scendere in piazza per alzare i toni, come faremo noi sabato, per difendere i valori antifascisti". Così Roberto Speranza, stasera a Catanzaro. "Prendiamo il Movimento 5 Stelle - ha aggiunto - avete sentito una sola parola di condanna sui fatti di razzismo? No, perché in Italia c'è un problema immigrazione serio dove è facile perdere voti dove nessuno parla, nemmeno il Pd".
      "Con le liste del Pd vai a Bologna ed eleggi Casini, poi cambi e puoi eleggere la Lorenzin. Questo è normale, perché se togli diritti ai lavoratori, fai una riforma come la 'Buona scuola', in Parlamento non ti serve Gianni Cuperlo, ma la Lorenzin e queste 'porte girevoli' sono un disegno politico chiaro che farà nascere il governo Berlusconi-Renzi. L'eclatante e imbarazzante caso Mancini in Calabria ne è un esempio". A dirlo è stato Roberto Speranza, stasera a Catanzaro.
      "Nel nostro Paese dieci milioni di persone non si curano come dovrebbero per motivi economici. Il 49% dei medici italiani ha 55 anni e presto andrà in pensione, con il risultato di un vuoto e di un rischio grave per la cittadinanza. Quindi o lo Stato investe in questa materia oppure non ci sarà più un servizio universale, cioè la sanità non sarà più un diritto per tutti". A dirlo Roberto Speranza, stasera a Catanzaro. "Un sistema a rischio - ha aggiunto - mentre cresce la sanità privata. La Calabria merita di più. C'è bisogno di uno scatto. I numeri e la qualità della sanità regionale non sono all'altezza di un grande Paese come l'Italia. C'è bisogno di cambiare in modo significativo".

      "Il rilancio del Paese e della Calabria deve passare anche dall'ambiente, dal paesaggio, dalla valorizzazione dell'agricoltura e dalla qualità delle sue produzioni. L'attività venatoria non può ritenersi estranea a questo processo, anzi una caccia responsabile e sostenibile, regolata da norme nazionali ed internazionali, favorisce un'attenta governance del territorio e contribuisce alla tutela della biodiversità e della qualità della vita della popolazione. Per tali ragioni ho ritenuto opportuno sottoscrivere le linee di indirizzo della 'Cabina di regia unitaria del mondo venatorio' che ho inserito tra i punti programmatici del mio prossimo mandato elettorale". Lo afferma Giuseppe Galati, candidato al Senato con Noi con l'Italia nel collegio plurinominale della Calabria. "Il mondo venatorio, come peraltro evidenziato dal documento sottoscritto - prosegue - ha, infatti, un ruolo attivo nella creazione, nella conservazione e nel ripristino di un ambiente naturale, vivo ed equilibrato e svolge un ruolo determinante per il mantenimento di una filiera alimentare che rispecchi le nostre tradizioni e la nostra cultura. Le eccellenze artigianali, industriali e zootecniche del comparto venatorio fanno, inoltre, del made in Italy un riferimento mondiale. Una politica responsabile non può che tenere nella dovuta considerazione queste esigenze che puntano alla valorizzazione del territorio, dell'ambiente e della nostra economia".

      "Quando ho firmato la legge sui piccoli comuni, meglio nota come legge 'salva borghi' pensavo proprio alla Calabria, in cui la maggioranza dei comuni (318 su 408) è al di sotto dei 5000 abitanti". Lo ha affermato la capolista del Pd alla Camera Enza Bruno Bossio a margine di una manifestazione elettorale a Serrastretta, nel catanzarese. "Possiamo dire, infatti - ha aggiunto - che questa norma rappresenta uno dei risultati più significativi della passata legislatura proprio perché punta al riconoscimento e alla valorizzazione di uno straordinario patrimonio culturale che, altrimenti, rischiava di andare perduto per effetto dello spopolamento e della marginalizzazione territoriale. La legge si pone l'obiettivo di contribuire allo sviluppo dei sistemi territoriali locali attraverso interventi strutturali sull'ambiente, sui centri storici, sui beni culturali, sulle strade, sulle scuole, ecc. e per il sostegno all'insediamento di nuove attività produttive anche grazie all'implementazione della Banda Ultra Larga e allo sviluppo dell'e-commerce. Ovviamente tutte queste cose non potranno essere realizzate con il primo stanziamento di 100 milioni che è stato destinato ma, intanto, è stato aperta una strada. Obiettivo del governo di centrosinistra nella prossima legislatura sarà proprio l'aumento delle risorse finanziarie disponibili. In Calabria, con il presidente Mario Oliverio sul fronte delle aree interne, però, stiamo facendo di più. Oltre agli interventi in gran parte già operativi per il recupero del dissesto idro-geologico, si sta operando in una logica di sistemi territoriali: penso, ad esempio ai 3,7 mln di fondi POR e PSR destinati alle aree Grecanica e Reventino-Savuto. È in cantiere, inoltre, una proposta di valorizzazione dei borghi che sarà perfezionata nei prossimi mesi e che nel quadro delle norme nazionali servirà da cornice per gli interventi già programmati nei diversi settori. In questo quadro vanno letti i rilevanti interventi nel settore del trasporto pubblico locale, come il progetto di riqualificazione della tratta ferroviaria Cosenza - Catanzaro e i 74 mln per connettere la rete ferroviaria calabrese a quella nazionale attraverso la realizzazione di un sistema ad alta tecnologia. Senza trascurare il finanziamento della ferrovia turistica silana, già inserita nella legge quadro nazionale sulle ferrovie turistiche, con 2,1 mln. Insomma, le aree interne, connesse con un sistema di trasporti efficiente ed ecosostenibile, costellate da borghi valorizzati e ripopolati grazie alla presenza di nuove e innovative attività economiche e produttive, da problema e criticità possono diventare una opportunità di sviluppo per una regione che, per la sua stessa posizione geografica, può divenire la California d'Europa".

      "Potere al Popolo, la nuova lista popolare lanciata a metà novembre, sarà giovedì 22 e venerdì 23 nelle stazioni calabresi con Nicoletta Dosio, storica attivista NOTAV della Val di Susa". E' quanto si legge in una nota della stessa lista. "Nella giornata di giovedì - prosegue la nota - partiremo dalla stazione di Lamezia Terme Centrale, per passare poi dalle stazioni di Catanzaro e Soveria; venerdì 23 partiremo invece dalla stazione di Marzi passando per Cosenza e Paola. Nel pomeriggio saremo invece a Sibari, su quella linea ionica così abbandonata da tutti. Nicoletta Dosio toccherà così con mano il dramma che tutti i calabresi sono costretti a subire quotidianamente e potrà vedere l'ambiguità di un Paese che spreca denaro pubblico per la TAV mentre il resto del Paese non ha una linea ferroviaria degna. I cosentini lo sanno bene, costretti da quasi tre mesi ad usare un autobus sostitutivo per potersi collegare con il resto del Paese. Lo sanno ancora meglio i cittadini della fascia ionica, trattati da cittadini di Serie B ormai da anni. Chiuderemo la due giorni con un'assemblea a Trebisacce nei pressi della stazione. Vogliamo ribadire la nostra contrarietà alle grandi opere, alla TAV, al Ponte sullo Stretto ritornato alla ribalta in questa campagna elettorale. Alla Calabria ed al Paese tutto serve la messa in sicurezza di un territorio che frana alla prima goccia d'acqua ed un serio investimento pubblico sui trasporti.

      "Proteggere, semplificare, rilanciare. Potrebbe essere in queste tre azioni la super sintesi di un documento che chiede, anzi pretende di essere attentamente letto, vagliato, infine sottoscritto. Si tratta del manifesto (voluto dal presidente Maurizio Casasco) che la Confapi nazionale ha elaborato e diffuso e che riassume le proposte della Confederazione delle piccole e medie imprese ai leader politici che si candidano a guidare l'Italia dal 5 marzo in poi". E' quanto si legge in una nota dell'associazione. "Recepiamo e rilanciamo le proposte della Confapi nazionale. Così come il nostro presidente Casasco ha sottoposto il manifesto all'attenzione dei candidati premier - afferma Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria - così Confapi Calabria chiede ai candidati calabresi di leggere ed esaminare il documento redatto dai rappresentanti di circa 83 mila imprese. Se lo riterranno valido, come noi crediamo, potranno sottoscriverlo e impegnarsi a sostenerlo con la propria condotta di parlamentari. Altrimenti potrebbero spiegare ai calabresi cosa propongono in alternativa per sostenere la piccola e media impresa. In ogni caso avremo fatto qualcosa di buono, avremo messo al centro dell'agenda un tema vitale per l'economia di questa regione, di questo Paese. I piccoli e medi imprenditori calabresi sono soggetti dinamici, coraggiosi, concreti. Vogliamo capire se fra i candidati c'è qualcuno che possa rappresentarci, qualcuno che sente come prioritari i problemi delle Pmi, che sappia che dietro questo acronimo ci sono quasi un milione di lavoratori e la parte più energica e viva del tessuto industriale italiano. In Russia, Corea del Sud, India, esistono ministeri dedicati alla piccola e media impresa. Una soluzione che può sembrare di facciata e poca sostanza, ma che in realtà genera automaticamente un incremento esponenziale di attenzione, oltre a fornire la possibilità di varare politiche ad hoc per lo sviluppo e la crescita del nostro settore. Ma l'aspetto finanziario non è meno importante di quello politico. I tempi medi di pagamento tra privati in Italia arrivano a 180 giorni. Sono numeri assurdi. C'è bisogno di un sistema di sanzioni per chi non rispetta i tempi previsti di pagamento con la possibilità di alimentare con tali introiti un Fondo, al Ministero dello Sviluppo Economico, destinato allo sviluppo delle Pmi. Infine, il manifesto si occupa anche del problema vecchio eppure attualissimo dell'accesso al credito. Una delle malattie più gravi che affligge le nostre aziende è la scarsa capitalizzazione, che si traduce in scarsi o nulli investimenti per l'innovazione. E senza innovazione non c'è crescita, non c'è sviluppo, non c'è futuro. Per questo Confapi propone di creare un mercato del credito alternativo al canale bancario per aiutare le Pmi a finanziare il proprio futuro. E poi certamente istituire una banca pubblica, con lo scopo precipuo di consentire investimenti alle Pmi che ne facciano richiesta, una nuova Cassa depositi e prestiti, però molto più grande e amministrata con spirito rigorosamente manageriale."

      "L'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia faccia chiarezza sull'affidamento dell'incarico di direttore di distretto sanitario, e valuti se revocarlo e rinnovare la procedura rispettando in pieno i contenuti del relativo avviso pubblico e dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione". Lo afferma Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d'Italia, che prosegue: "Sull'affidamento dell'incarico, infatti, è stata prima inviata all'Azienda sanitaria una diffida a procedere, poi è stato depositato ricorso d'urgenza al tribunale del lavoro da parte degli altri professionisti che hanno partecipato alla procedura, i quali hanno anche inviato una corposa documentazione alla Procura della Repubblica e all'Autorità nazionale anticorruzione. Nel chiedere la revoca dell'affidamento dell'incarico, i professionisti hanno evidenziato una serie di anomalie nella procedura. Secondo quanto evidenziato dai professionisti esclusi, infatti, nell'affidare l'incarico l'Asp non avrebbe rispettato le previsioni dell'avviso pubblico, senza fornire adeguata motivazione, ma trincerandosi dietro la discrezionalità di nomina attribuita al direttore generale. In sostanza l'azienda sanitaria ha prima voluto dare una parvenza di trasparenza avviando una procedura concorsuale, poi nei fatti ha proceduto in maniera del tutto discrezionale, bypassando le regole che invece sono vincolanti per l'amministrazione. Il professionista scelto come direttore di distretto, hanno evidenziato i ricorrenti, non è in possesso di tutti i requisiti previsti dall'avviso pubblico. In particolare avrebbe solo sei anni di anzianità quale medico convenzionato di medicina generale (e non dieci come previsto), e sarebbe imputato in un procedimento penale per abuso d'ufficio. Inoltre la commissione concorsuale avrebbe violato l'avviso pubblico omettendo di sottoporre una terna di nomi al direttore generale, al quale è stata invece rimessa l'intera lista dei partecipanti. Da parte dei ricorrenti vengono inoltre sollevate una serie di contestazioni procedurali, come la definizione ex post dei criteri, peraltro generici, per la valutazione dei curricula e la scelta della commissione di mettere tutti i partecipanti sullo stesso piano, che sembrano evidenziare come la scelta del direttore di distretto sia stata affidata al mero arbitrio del direttore generale. L'interruzione dell'incarico si rende necessario anche per evitare, in attesa della definizione del ricorso, un eventuale pesante aggravio sulla spesa pubblica. E' opportuno inoltre che anche la Regione Calabria verifichi il pieno ed effettivo rispetto da parte dell'Asp delle linee di indirizzo regionali per il conferimento degli incarichi dirigenziali nelle aziende sanitarie della regione, che sono state modulate sulla base delle indicazioni dell'Autorità nazionale anticorruzione".

      "Nessuno bloccherà la denuncia delle collusioni e infiltrazioni mafiose portata avanti dal nostro candidato Giuseppe d'Ippolito e dall'intero Movimento 5stelle". Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, a seguito dell'intimidazione ai danni di D'Ippolito, candidato 5stelle alla Camera nel collegio uninominale di Catanzaro. "Il grave episodio - commentano i due parlamentari - conferma che il Movimento 5stelle fa paura, perché il banco può finalmente saltare. Stiamo lottando, e D'Ippolito lo sta facendo con fermo coraggio nel territorio di Lamezia e Catanzaro, contro il sistema delle connivenze. Il tema del rapporto tra 'ndrangheta e politica era scomparso dalla campagna elettorale, nonostante l'appello del procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho al controllo delle liste e delle frequentazioni da parte dei singoli partiti. Il punto vero è che, come noto, spesso in Calabria il voto non è affatto libero né democratico. È invece condizionato dalle promesse del potere, che sfrutta il bisogno diffuso, e dalle pressioni della criminalità organizzata, che vuole a palazzo suoi adepti o ambasciatori". "Soprattutto di queste pratiche - concludono Nesci e Parentela - bisogna parlare sino al 4 marzo, invitando i cittadini, di là dalle sigle di partito, a scegliere chi dà garanzie di moralità e fedeltà alle leggi e istituzioni, cioè chi non ha un passato ambiguo o, peggio, macchiato da vicinanze all'organizzazione criminale".

      "Quando un sistema si sente in pericolo, ti minaccia. Un nostro candidato in Calabria è stato oggetto di intimidazione nelle scorse ore. Noi non arretriamo di un centimetro. Senza paura verso il 4 marzo". Così Luigi Di Maio in un post su Fb esprime la vicinanza del M5s nei confronti di Giuseppe D'Ippolito, candidato in Calabria e nei cui confronti è stata intercettata una lettera minatoria.

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