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      Marziale "No a trasferimento dirigenti scolastici a metà anno"

       

       

      Marziale "No a trasferimento dirigenti scolastici a metà anno"

      12 feb 18 "Non si possono trasferire sei dirigenti scolastici nel bel mezzo dell'anno scolastico. Se ciò è perfettamente legale, è altresì destabilizzante per gli alunni, per i docenti, per il personale amministrativo, per i genitori e per i dirigenti stessi". E' quanto afferma, in una nota, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Antonio Marziale. "Lisa Eloise a capo dell'istituto comprensivo di Fagnano Castello, Maria Rosaria D'Alfonso al vertice del liceo scientifico di Trebisacce, Anna Maria De Luca dirigente preside dell'istituto comprensivo di Falerna, Maria Cristina Rippa dell'Istituto comprensivo di Longobucco, Lucia Scuteri in servizio nell'Istituto comprensivo di Badolato ed Elisabetta Zaccone, dirigente all'istituto superiore Enzo Ferrari di Chiaravalle Centrale - prosegue Marziale - sono tornate rispettivamente in Lombardia, le prime due, nel Lazio, in Emilia Romagna e in Basilicata le ultime due. Queste persone sono in evidente difficoltà di organizzazione, di gestione dello stipendio, di questioni familiari, che se programmati per l'anno in divenire possono essere pianificati, ma se imposte da sentenze a metà dell'anno diventano difficilmente affrontabili. La questione nasce da una lettura rigorosa da parte della sezione della Corte dei Conti di Catanzaro della norma che, per i dirigenti scolastici assunti a seguito del concorso del 2011, stabilisce una permanenza di almeno sei anni nella sede di prima assunzione. Un requisito che i sei dirigenti scolastici costretti ad un trasferimento rocambolesco non avevano. Allora c'è da chiedersi perché, senza questo requisito, l'amministrazione li abbia trasferiti. Certo è che non possono pagare un prezzo così alto, con il coinvolgimento di tutto il corpo scolastico". Il Garante, infine, si appella "al Miur affinché - sottolinea - i sei dirigenti concludano l'anno scolastico in corso nelle sedi dove stanno operando, ricordando, qualora fosse necessario che le norme sono fatte per i bisogni dell'uomo e non viceversa"

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