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      Coldiretti "Su vacche sacre nel reggino intervenga task Force Regione"

       

       

      Coldiretti "Su vacche sacre nel reggino intervenga task Force Regione"

      02 feb 18 "Proprio per la dimensione del fenomeno dei 'bovini vaganti' che riguarda la Piana di Gioia Tauro e altre zone della Calabria con più comuni, un forte intervento della Task force regionale di sanità veterinaria, che ha gli strumenti legislativi per intervenire". É quanto si afferma in un comunicato della Coldiretti Calabria. "Tale impostazione - sostiene l'associazione agricola che ha inviato una lettera ai componenti della Task force veterinaria, al presidente della Regione e al Prefetto di Reggio Calabria - è necessaria anche perché la Regione non è ufficialmente indenne da epizozie bovine. Infatti, i bovini potrebbero essere sicuramente affetti da epizozie e questo, è evidente, non tutela i consumatori e gli allevatori che rispettano le regole. Tra l'altro vi è il rischio di contaminazione con altri animali e quindi si potrebbero sviluppare 'focolai' che metterebbero in ginocchio l'economia agricola del territorio. Parimenti, a nostro avviso si potrebbe sviluppare un controllo maggiore sulla macellazione clandestina". "Nel combinato tra l'azione della Task force veterinaria e la forte iniziativa, voluta e coordinata dal Prefetto di Reggio Calabria - continua il testo della lettera - si possono ottenere risultati importanti e significativi che rafforzano la coscienza collettiva che è emersa con nitidezza. Alcuni di questi 'bovini vaganti' sono identificati con lo speciale marchio auricolare e, quindi, attraverso l'incrocio dei dati depositati presso la Banca dati nazionale, si può facilmente arrivare al proprietario; la proprietà deve poi trovare riscontro, come previsto dalla normativa, nel possesso, a vario titolo, di terreno agricolo. Per i bovini contrassegnati, vi è il forte sospetto che i proprietari in questi anni abbiano ricevuto anche i premi comunitari. In conseguenza di ciò, chiede, nel rispetto assoluto delle prerogative della Regione, l'opportunità di fare specifici accertamenti in questa direzione e una volta identificati, non solo bloccare le domande di pagamento diretto ai proprietari dei bovini ma anche eventualmente altre forme di finanziamento pubblico e il sequestro dei bovini".

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