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      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

       

       

      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

      01 feb 18

      "E' Massimo Ripepi il candidato di Fratelli d'Italia per il Senato in Calabria. Un risultato eccezionale - è detto in un comunicato del partito - frutto del grande riconoscimento che il gruppo dirigente reggino e lo stesso consigliere hanno acquisito agli occhi di Giorgia Meloni. Come promesso dalla stessa leader di Fratelli d'Italia all'assemblea nazionale dello scorso dicembre a Trieste, il partito ha puntato sulle personalità che hanno lavorato incondizionatamente alla tutela e valorizzazione dei territori di cui sono espressione, rispettandone ampiamente la volontà, senza scelte imposte 'dall'alto' e senza alcun azzeramento dei dirigenti storici. Una linea di partito che punta a dar credito e fiducia a coloro i quali si sono distinti per impegno e continuità a livello locale. Unico reggino in lista, il suo nome è tra i probabili eletti a questa tornata elettorale considerato anche il largo consenso riscosso dal partito Fratelli d'Italia in tutta la regione, come dimostrano i tanti ingressi di 'peso' degli scorsi mesi". "Di certo, l'eventuale elezione di Ripepi - prosegue il comunicato - rappresenterebbe, a differenza delle vicissitudini di altri partiti, un reale legame e contatto con il territorio, unita al prestigio di poter dar voce alle istanze degli elettori reggini e calabresi dagli alti scranni senatoriali, eventualità che probabilmente si verificherà visto che, di fatto, è il vero capolista al Senato: la capolista Isabella Rauti, infatti, candidata in Calabria anche per pareggiare le 'quote rosa', avrebbe già garantita la sua elezione nel collegio senatoriale uninominale di Mantova, lasciando quindi spazio al candidato reggino Ripepi che, a conti fatti, sembra non avere rivali tra i competitors del centrodestra nelle liste proporzionali".

      "Accogliamo con soddisfazione la candidatura del segretario regionale dei Giovani Democratici della Calabria, Mario Valente, alla Camera. Una notizia che ci riempie di orgoglio". Lo affermano in una nota i componenti del Coordinamento della Federazione provinciale dei Giovani democratici di Catanzaro Gianmarco Cimino, Antonio Gatto, Giangiorgio Mazzei, Salvatore Pittelli e Marco Rotella. "Consideriamo la sua candidatura - proseguono - un riconoscimento importante al lavoro svolto in questi anni dalla nostra organizzazione per la Calabria e soprattutto un'opportunità per affrontare la questione generazionale, che fa fatica a trovare spazio nel dibattito politico oltre che nella proposta di tutte le forze politiche in campo. Sentiamo la responsabilità di rappresentare un mondo troppo spesso dimenticato e proprio per questo la candidatura di Valente è il simbolo di una speranza della quale ci sentiamo partecipi. A tutti i ragazzi chiediamo di vivere questa esperienza con noi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo e di tutta la vostra forza".

      Esprimo un sincero e caloroso ringraziamento per la vicinanza e il sostegno dimostratomi dai cittadini e dagli amministratori che ho incontrato nel corso di diversi appuntamenti politici nei comuni rientranti nel collegio del Senato, costituto anche dai territori della piana di Gioia Tauro e della Locride". Lo dichiara Nico D'Ascola candidato al collegio uninominale Calabria - 8 Camera dei deputati - Reggio Calabria. "La mia successiva candidatura al collegio uninominale della Camera di Reggio Calabria - aggiunge - ha comportato una modifica della geografia dell'area di appartenenza dei votanti. Da ciò consegue un impegno elettorale in un novero più ristretto di comuni della provincia di Reggio Calabria. A prescindere da tutto ciò confermo la volontà di continuare a stare vicino all' intera provincia di Reggio Calabria per sostenerne e difenderne le ragioni. Resto infatti a disposizione di tutti gli interlocutori dei territori che in questo periodo si sono prodigati per un impegno comune spinti solo dalla passione politica e dalla volontà di dare un futuro diverso e migliore alla nostra terra".

      "Come candidato Radicale nella lista '+ Europa con Emma Bonino', quello che mi sento di chiedere al Partito Democratico, con cui siamo in coalizione, che è al Governo, è di completare per rendere effettiva la Riforma dell'Ordinamento Penitenziario per la quale Rita Bernardini, al nono giorno di sciopero della fame, e oltre 5.000 detenuti delle carceri di tutta Italia continuano a battersi con il metodo della Nonviolenza". Lo afferma Rocco Ruffa, ingegnere, componente il Comitato nazionale di "Radicali Italiani", militante del "Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale, Transpartito", tesoriere dell'Associazione "Abolire la miseria - 19 Maggio", e oggi candidato alla Camera dei deputati nel Collegio Plurinominale "Calabria 02". Nel comunicato si legge che Ruffa è pure lui in digiuno per tre giorni alla settimana ad oltranza per sostenere l'iniziativa di Rita Bernardini. "Nelle carceri, anche nella nostra regione - conclude - i diritti alla salute, al lavoro e all'istruzione per una pena umana e rieducativa, spesso vengono violati; è sempre più evidente che quello di Marcello Dell'Utri e solo un caso tra i tanti come lui racchiusi nelle nostre galere".

       

      "La mia candidatura è anzitutto un ritorno alle origini, alla terra di mio padre, la Calabria. E' una gioia e un grande impegno perché sono conscia delle problematiche che affliggono quella bellissima terra. C'è tanto da lavorare su temi importanti come occupazione, infrastrutture, potenziamento del turismo, lotta alla criminalità e Fratelli d'Italia ha proposte concrete per farlo. Mi adopererò con tutte le mie forze anche nel Lazio dove da tanti anni faccio politica , in Sicilia dove ho insegnato e in Lombardia dove ho lavorato e dove mi attende la sfida con Pd e 5 stelle per il senato nel Collegio Uninominale di Mantova. Il mio impegno per chi ama l'Italia e vuole andare oltre!". Così in una nota Isabella Rauti (Fdi).

      "Partecipare ad una competizione elettorale agguerrita per assicurare al Paese un nuovo Parlamento, che dovrà garantire con senso di responsabilità e spirito di servizio un percorso di crescita economica, sociale e culturale, con serenità, equità e giustizia, è per me un forte stimolo verso un impegno crescente a favore della futura Calabria e delle sua gente". È quanto dichiara Sonia Ferrari in merito alla candidatura al Senato. "Ringrazio la direzione del PD -scrive la Ferrari- per aver tenuto in alta considerazione la mia persona e la mia esperienza professionale e lavorativa come docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria da 25 anni, come Presidente del Parco Nazionale della Sila nel quinquennio 2009/2014 e poi come Commissario dell'area protetta. Nel territorio del Parco ho operato per quasi un decennio con risultati importanti, che hanno determinato la candidatura del parco a Patrimonio dell'Umanità Unesco e la nascita dell'area MAB, riserva della Biosfera riconosciuta dall’UNESCO. Mi auguro che la mia esperienza possa essere utile ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile della mia regione con il coinvolgimento responsabile soprattutto dei tanti giovani che vi risiedono e vivono".

      Annunciano la loro astensione dalle urne alcuni eletti e dirigenti locali di Forza Italia della fascia tirrenica reggina che intendono protestare così contro la decisione di non candidare nelle liste del partito alle elezioni del 4 marzo il capogruppo azzurro al Consiglio regionale Alessandro Nicolò. In un documento con una trentina di firme in calce si esprime "grande delusione e profonda amarezza per la non candidatura di Nicolò, maturata in modo poco ortodosso e con logiche partitocratiche non corrispondenti ai principi dell'etica della politica. Infatti al capogruppo di Forza Italia alla Regione è toccata la stessa sorte di altri autorevoli esponenti politici di numerose regioni. Nicolò, dopo aver firmato la candidatura con il placet del presidente Berlusconi, si è ritrovato nella notte ad essere sostituito assieme a tanti altri candidati già vagliati positivamente dal tavolo, per far posto ai classici paracadutati inseriti e beneficiati per rapporti personali o di segreterie con il dominus di turno". "Tutto è avvenuto - è detto ancora nel documento - all'insaputa del presidente Berlusconi, in modo rocambolesco e inspiegabile che ci lascia stupiti. Esprimiamo il nostro forte dissenso perché sono stati violati quei principi di lealtà, onestà, serietà, coerenza che caratterizzano la persona e l'agire dell'amico Nicolò e che lo hanno accompagnato in questi anni nei diversi ruoli rivestiti, interpretati con spirito di servizio, anche nei momenti in cui Fi era considerata una nave pronta ad inabissarsi, con tanti Schettino di turno che saltavano, mentre lo stesso Nicolò è rimasto al timone. Basta ricordare le ultime elezioni regionali, quando tutti scapparono dall'altra parte e Nicolò ebbe il coraggio di guidare la lista di Fi, risultando il primo degli eletti nel collegio Calabria Sud, dimostrando di non essere un uomo di potere, ma di credere nei principi e nei valori, quelli che oggi vengono ignorati. Niente di personale con chicchessia ma sul piano politico siamo indignati". Tra i firmatari del documento ci sono Antonio Vigliarolo, ex sindaco di San Pietro di Caridà, Domenico Napoli, assessore al Comune di Melicucco, Domenico Scriva, capogruppo al Consiglio comunale di Rosarno, Giusy Zungri, consigliere comunale Rosarno, Francesco Trentinella e Silvana Misale, consiglieri Comunali di Palmi.

      “Se, come spero e come sono sempre più convinto, per il crescente interesse, consenso ed entusiasmo per la mia candidatura e anche vedendo quelli che sono i miei tre avversari principali(e non solo quelli), su cui non voglio infierire, ma che rispetto, il 4 marzo conquisteremo il collegio camerale di Cosenza, dove sono candidato con Liberi e Uguali, sarà la vittoria e il riscatto di quel popolo che, con passione e sacrifici, difendo e rappresento da una vita e segnerà l’avvio di una vera rivoluzione, l’inizio della Primavera calabrese”. E’ quanto afferma, in una nota, aprendo ufficialmente la sua campagna elettorale, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e candidato, per Liberi e Uguali, alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Cosenza. “Quella di Cosenza è, in Calabria, la vera sfida elettorale delle Elezioni politiche del 4 marzo, già diventata un caso nazionale. E lo sarà ancora di più dopo la chiusura delle urne, perché sento che la vittoria è a portata di mano. Se così sarà una cosa è certa: quel Parlamento non vivrà giorni tranquilli. Se non ascoltano la voce della Calabria e non danno risposte ai problemi della nostra terra e della nostra gente ne vedremo delle belle, sarà una battaglia continua, una protesta e una occupazione non stop , dovranno ogni volta portarmi via con la forza dall’aula di Montecitorio. Non andrò certo a scaldare la sedia. Non ci sarà un solo problema della nostra gente di cui non mi farò carico e portavoce. Questo è il mio impegno, questa è la promessa che faccio non solo agli elettori-ci del mio collegio di Cosenza, Rende, Castrolibero, Montalto, Rose, Luzzi, Rogliano e degli altri comuni dell’hinterland, del Savuto e della Presila, ma di tutta la Calabria. Oltre che naturalmente per le mie irrinunciabili grandi battaglie civili e iniziative umanitarie internazionali andrò ogni giorno a combattere anche per la nostra Calabria, per porre al centro dell’attenzione nazionale i problemi della nostra terra. Mi iscriverò alla Camera al Gruppo di Liberi e Uguali e onorerò questo impegno morale sino all’ultimo giorno della legislatura, ma continuerò ad essere libero e indipendente come sempre sono stato. Non prenderò (e sicuramente in questo partito, autenticamente democratico, non ne riceverò) ordini da nessun capo o capetto, a differenza di quell’esercito di nominati e catapultati dai grandi partiti che riempirà le aule della Camera e del Senato. Risponderò e ascolterò solo i cittadini calabresi, i media e gli amici giornalisti che, in tutti questi anni, mi sono sempre stati vicini. Saranno loro a dirmi e indicarmi i problemi da portare all’attenzione delle Istituzioni. Agli elettori-ci, e in particolare ai giovani, rivolgo infine un ultimo appello, chiedendogli , in questo mese di campagna elettorale e prima di andare a votare, di informarsi, di conoscere la storia di ogni candidato(per vedere, tutta documentata, la mia storia ultratrentennale, tutte le mille battaglie civili e grandi conquiste ottenute, basta andare sul nostro sito www.diritticivili.it), di non esprimere un voto per mera appartenenza ad un partito o per una semplice suggestione di sondaggi farlocchi e di populisti mediatici che, nonostante la loro pochezza politica e culturale, il vuoto assoluto e, spesso anche, la manifesta ignoranza, occupano militarmente tutte le televisioni. Guardate prima la storia di ognuno di noi candidati e poi decidete liberamente chi merita il vostro voto e la vostra fiducia”.

      "Se Possibile è una componente di LeU, questo non è vero nella nostra regione. E non certo per nostra mancanza o perché non abbiamo creduto e lavorato al progetto di Liberi e Uguali ma perché, nostro malgrado, abbiamo dovuto prendere atto che i principi sanciti e le scelte assunte nell'assemblea regionale, che abbiamo tutti insieme tenuto a Lamezia il 9 gennaio, sono stati totalmente disattesi da chi ha inteso egemonizzare il percorso". E' quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale di Possibile Calabria. "E gli effetti - è detto nella nota - non si sono fatti attendere, se è vero che da subito il progetto LeU ha perso quanti avrebbero potuto contribuire con entusiasmo alla costruzione di un percorso politico alternativo non solo per il Paese ma che aveva tutte le potenzialità per diventare una base solida per una visione nuova e credibile della Calabria, aperta, plurale, libera e uguale. Ma non a se stessa. Avevamo chiesto ambizione, rottura con lacci e lacciuoli, competenza, innovazione e soprattutto coerenza tra il racconto elettorale e l'impegno concreto. Invece così non è andata e dalle cronache politiche di questi ultimi giorni è apparso fin troppo evidente". "L'assemblea regionale partecipata - riporta ancora la nota - che aveva deliberato una rosa di nomi di tutte e tre le componenti fondatrici di LeU e di esponenti della cosiddetta società civile, senza ordine di priorità come da regolamento nazionale, è stata in larga parte disattesa. Piuttosto, si è preferito egemonizzare il processo successivo escludendo completamente Possibile Calabria non solo dalle candidature ma anche da una qualsivoglia discussione e confronto su di esse. Probabilmente perché si era intuito bene che non avremmo mai accettato di far diventare LeU la dépendance del potere regionale che di fatto schiera tra i candidati persone notoriamente vicine al governatore Mario Oliverio, e di cui, in qualche caso, l'assemblea regionale non ha mai sentito pronunciare i nomi né indicandoli né assumendone la disponibilità". "Quell'assemblea appunto - conclude la nota - avrebbe dovuto essere sovrana e invece è stata mortificata dalla chiusura di un ceto politico dedito unicamente all'autoconservazione. Abbiamo ritenuto inaccettabile e non conforme al progetto politico questo modus operandi e pertanto deciso di non proseguire, anche quando gli organismi nazionali hanno provato a intervenire per garantire rappresentanza a tutte le componenti. Per noi non era e non sarà mai un problema di collocamento, ma di credibilità e di democrazia".

      "Bene le parole dei vescovi calabresi sul voto di scambio". Così, su Twitter, il deputato del Pd, Ernesto Magorno, segretario regionale del Pd Calabria e candidato al Senato.

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