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      Consiglio regionale approva il Collegato alla manovra e legge stabilità 2019

       

       

      Consiglio regionale approva il Collegato alla manovra e legge stabilità 2019

      19 dic 18 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l'autorizzazione al coordinamento formale, il Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (Collegato alla manovra finanziaria regionale per il 2019) e la legge di stabilità regionale 2019. In precedenza giudizi contrastanti erano nel dibattito in Consiglio regionale sulla legge di stabilità regionale e sul collegato alla finanziaria della Regione. Dalla opposizione, Fausto Orsomarso, (Misto) è partito da un giudizio politico sul presidente della Giunta regionale "la cui bocciatura - ha detto - è sulle cose che non ha fatto, e quelle che ha fatto male" aggiungendo che "è mancata una visione complessiva sugli investimenti, e la capacità di gestire, anche se indirettamente, la sanità". Di clima surreale ha parlato Gianluca Gallo (Cdl). "Mi aspettavo di più, soprattutto sul fronte degli investimenti - ha sostenuto - siamo stati tacciati dalla stampa di essere morbidi, ma l'assenza del presidente ha tolto mordente alla discussione di oggi. Ho tentato di carpire dalle relazioni, qualcosa di buono, ma la situazione è desolante per un Bilancio preelettorale che destina piccole somme ad associazioni, secondo un modo ormai superato di programmare. Le dimissioni al presidente Oliverio - ha aggiunto - non le chiediamo per le vicende giudiziarie, deve meditare sul fallimento politico e non deve essere fuorviato dal fatto che i sindaci abbiano firmato un documento per la sua candidatura". Sulle difficoltà derivanti da un bilancio per gran parte 'ingessato' si è soffermato Domenico Bevacqua (Pd). "La disponibilità di soltanto due milioni di euro - ha sostenuto - non consente manovre. Per la prima volta il bilancio non presenta disavanzo attraverso una politica attenta, incidendo nei confronti della comunità europea per evitare vincoli di gestione delle risorse e sulla sanità che deve ritornare allo Stato". Alessandro Nicolò (Misto) ha definito "clientelare" il documento di finanza regionale "che risponde - ha detto - ad una logica esclusivamente elettorale. E' un giudizio che non arriva oggi. Molte osservazioni sono state fatte sulla negligenza, imperizia e se volete, sull'incapacità di questa maggioranza. Oggi non possiamo che rafforzare quelle tesi". Nicolò ha, poi, denunciato il mancato esercizio delle funzioni sia dell'Osservatorio contro la violenza alle donne, che di quello per la tutela dei minori e la mancata copertura della legge, approvata all'unanimità, sulle eccedenze alimentari ancora priva di copertura finanziaria. "Bilancio preelettorale" anche per Sinibaldo Esposito (Ncd) "Molte voci - ha rilevato Esposito - prevedono coperture solo per il 2019. "Doveva essere il momento di sfruttare le leggi approvate da questo Consiglio, ma forse c'è in atto il tentativo di salvare il salvabile in prospettiva delle elezioni". Nel definire "una battaglia persa" la gestione della sanità e sulla vicenda del Commissario Massimo Scura, Esposito ha parlato di fallimento dell'attuale maggioranza "per non aver saputo intervenire per la parte di propria competenza in tema di sanità e per la lotta personale tra il presidente Oliverio ed il commissario Scura". Ha concluso ringraziando i presidenti della II e III commissione per non aver assecondato il tentativo della Giunta regionale di pervenire al riassetto delle aziende sanitarie. Michelangelo Mirabello (Pd) ha difeso l'impianto del documento di Bilancio "che riesce a contemperare il necessario rigore contabile ed il tentativo di dare risposte". In risposta al consigliere Esposito, Mirabello ha precisato che l'aver eliminato dal collegato alla finanziaria regionale la proposta di riordino degli ospedali spoke è dimostrazione di grande senso di responsabilità da parte del consigliere Aieta e della Terza Commissione. "Il dissenso - ha spiegato - era sul metodo. Già nella legislatura precedente, nella proposta di legge a firma Chiappetta - Parente, dal punto di vista dell'efficacia e dell'effetto finale, era stato previsto lo stesso percorso. Ci sarebbero state le condizioni per arrivare all'approvazione della proposta. Il rinvio, non il ritiro, servirà per l'approfondimento di questa proposta che dovrà arrivare in Aula e vedere la sua approvazione". Nel prosieguo del dibattito è intervenuto il consigliere Giuseppe Pedà. "Sulla proposta di modifica delle aziende sanitarie la minoranza si è adoperata per impedire che una riforma epocale vedesse la sua approvazione senza il coinvolgimento e la consultazione delle parti interessate - ha detto Giuseppe Pedà. "Non si è pervenuti alla costruzione dei nuovi ospedali - ha detto Pedà - e sono stati chiusi quelli esistenti ed alcuni centri interni risultano addirittura privi di guardia medica". Sul Bilancio ha rilevato l'assenza di risorse del trasporto pubblico locale per le categorie deboli e per la costruzione dei collegamenti viari che tolgano la piana di Gioia Tauro dall'isolamento. "E nulla c'è - ha detto ancora - per l'artigianato, l'impresa, la formazione degli imprenditori, per garantire il diritto alla salute, per il turismo in genere e per il turismo termale in particolare". Orlandino Greco (Oliverio Presidente) esprimendo soddisfazione per il lavoro fatto ha ricordato che i bilanci sono fatti di numeri. "Bisogna considerare il punto di partenza. Molte delle cose dette dalla minoranza - ha affermato - sono condivisibili, ma bisogna ragionare considerando le risorse disponibili. L'opposizione al bilancio va fatta sui numeri, e facendo le controdeduzioni partendo da quelli. Le scelte fatte sono più che importanti. Tutto può essere strumentalizzato, compreso il mancato finanziamento di alcune leggi per gli anni successivi al 2020". Claudio Parente (Forza Italia) si è detto in disaccordo su quanto affermato dal collega Greco e cioè che sia stato fatto tutto il possibile o che siano stati garantiti, o addirittura migliorati, i servizi. Rivolgendosi al consigliere Mirabello, Parente ha precisato che l'attuale proposta di riordino delle aziende sanitarie non è assolutamente paragonabile e sovrapponibile a quella a sua firma ed a firma di Chiappetta. "La proposta della Giunta non è condivisibile - ha sostenuto Parente - la minoranza ha dato la propria disponibilità a pervenire all'approvazione della norma che non può prescindere dall'unione degli ospedali Mater Domini e Pugliese Ciaccio di Catanzaro. L'aspetto sanitario interessa tutti i cittadini e qualsiasi iniziativa deve vedere il coinvolgimento di tutte le parti".

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