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      Oliverio indagato, reazioni e commenti

       

       

      Oliverio indagato, reazioni e commenti

      17 dic 18 "Ritengo che in una terra così importante come la Calabria una delle manovre economiche più importanti sia quella della legalità. Utilizzare male, illecitamente o illegittimamente soldi pubblici significa non farli arrivare ai cittadini in termini di servizi efficienti. Utilizzare la legalità significa dare servizi. Questo Governo porterà anche questa ventata di legalità". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli commentando gli esiti dell'inchiesta anticorruzione nell'ambito della quale è stato emesso un obbligo di dimora nei confronti del Governatore della Calabria, Mario Oliverio. "Ho saputo - ha aggiunto Toninelli parlando con i giornalisti a Catanzaro - appena giunto in aeroporto. Sono molto preoccupato e spero che il presidente della Regione Calabria possa evidentemente chiarire".

      Solidarietà di Lucano

      "Voglio esprimere la mia più forte solidarietà a Mario Oliverio. Non posso nemmeno immaginare che una persona con una forte sensibilità umana, vicina ai drammi e ai bisogni degli ultimi come lui possa minimamente avere a che fare con i poteri criminali che opprimono la nostra terra". Lo ha detto il sindaco sospeso di Riace, Domenico Lucano, in relazione all'inchiesta della Procura di Catanzaro che vede coinvolto anche il presidente della Regione Calabria. "E questo - prosegue Lucano - non solo per quello che è accaduto nel caso di Riace, ma anche per ciò che Oliverio ha fatto e detto ad esempio nell'ultima riunione in Prefettura, a Reggio Calabria, quando si è discusso delle condizioni inumane in cui sono costretti a vivere i braccianti di colore nella tendopoli di San Ferdinando. O per la sua attenzione e vicinanza, d'accordo con le Ong e il sindacato Usb, verso quanti sono obbligati a vivere in condizioni disumane costretti a subire la violenza del caporalato, lo schiavismo e la negazione dei diritti sindacali". "In questo senso - ha aggiunto Lucano - faccio un appello perché chi è indagato e non condannato non venga considerato colpevole a priori. E' una persona ed è necessario, consentitemi di dirlo per esperienza personale, che la giustizia faccia il suo corso. Sono proprio questi i momenti in cui c'è bisogno di usare una maggiore umanità"

      Deputati M5S: ora vada e via a elezioni

      "Oliverio deve dimettersi e nella nostra regione d'origine si deve andare al voto il prima possibile. Solo così potremo liberare i calabresi da decenni di malgoverno. Al di là degli eventuali sviluppi giudiziari della vicenda che vede coinvolto l'attuale governatore, in Calabria occorre uscire subito da questa fase politica". Così in una nota i deputati calabresi del MoVimento 5 Stelle.

      Legambiente: legalità deve fare da bussola

      "Desolante il quadro che emerge dall'inchiesta della Dda di Catanzaro per il 'diffuso degrado morale'. Nella nostra regione l'affermazione della legalità deve essere la bussola di ogni azione civica e politica, la legalità deve essere affermata giorno per giorno. Tutta la Calabria onesta deve essere 'coltivatore di legalità'". Lo sostengono, in una nota congiunta, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il presidente regionale, Francesco Falcone. "Non deve però emergere ed avanzare - proseguono Ciafani e Falcone - la disperazione e l'ineluttabilità dello stato delle cose. C'è la Calabria che abbiamo incontrato a Scala Coeli sul basso jonio cosentino di giovani, donne e anziani che dall'onesto e duro lavoro della terra traggono i suoi frutti producendo le eccellenze del territorio. Imprenditori agricoli che fanno un corretto uso dei fondi pubblici e realizzano non cattedrali nel deserto ma frantoi oleari veri e funzionanti che danno reddito, lavoro e speranza a tante famiglie. C'è la Calabria dei tanti parroci come don Pasquale Aceto che a Papanice, Crotone, con tanti cittadini e comitati difende il proprio territorio dalle discariche e dagli inquinamenti. C'è la Calabria che non si piega al dio denaro ed alla sua montagna di corruzione e corruttela. C'è anche, però, la Calabria del malaffare e di una politica che al di là dei colori e delle appartenenze ad ogni appuntamento di governo delude le speranze e le attese di cambiamento dei calabresi onesti". "Ma siamo garantisti - proseguono Ciafani e Falcone - e confidiamo che alla fine la verità vera emerga e che ogni coinvolto in questa brutta pagina di storia calabrese faccia emergere la propria onestà. Non possiamo sottacere che oltre al danno all'ambiente siano state anche drenate risorse pubbliche che invece di creare sviluppo e lavoro onesto sono andate ad alimentare sacche di illegalità e di false attestazioni con la connivenza di funzionari pubblici che del pubblico e della sua tutela hanno poco a che fare".

      Misiti: Oliverio deve dimettersi

      "Sono un garantista e non è mia abitudine esprimere giudizi senza conoscere prima bene i fatti, ma con un provvedimento di obbligo di dimora, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio dovrebbe dimettersi". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del M5s, Massimo Misiti.

      Baldino: Si dimetta

      "Oliverio deve dimettersi subito per rispetto delle istituzioni e di tutti i cittadini calabresi. La notizia della misura cautelare inflitta all'attuale governatore della Calabria, nell'ambito di un'inchiesta su due appalti pubblici, è molto grave. Se le accuse a Oliverio verranno in futuro confermate si aprirebbe l'ennesimo scenario di amministrazione pubblica legata al malaffare". Così in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle Vittoria Baldino. "Il popolo calabrese ha il diritto di essere amministrato da personalità che non hanno nulla a che fare con una gestione distorta della cosa pubblica", conclude Baldino.

      M5S: Tradito suo mandato

      "Il governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha tradito il suo mandato e pertanto deve dimettersi subito, a prescindere dagli sviluppi giudiziari dell'inchiesta che lo coinvolge assieme a dirigenti regionali e all'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, secondo i magistrati riferimento della cosca Muto". Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Giuseppe d'Ippolito, Francesco Sapia, Paolo Parentela, Bianca Laura Granato e Dalila Nesci. "Il Consiglio regionale - aggiungono - deve sfiduciare all'istante Oliverio, a seguito delle risultanze investigative circa il suo ruolo, ben inquadrato nell'ordinanza di custodia cautelare che ne ha disposto l'obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, nell'agevolare Barbieri con un finanziamento integrativo di 4,2milioni per la realizzazione dei nuovi impianti di risalita presso Lorica, perfino con uno squallido tornaconto politico". "Siamo consapevoli - sottolineano i parlamentari 5stelle - che i consiglieri regionali si tireranno indietro, visto il loro silenzio assordante, cui si aggiunge quello dei vari predicatori in cerca d'autore della Cittadella. Nello specifico, l'inchiesta della Dda di Catanzaro e della Guardia di Finanza tocca il cuore del sistema della Regione e fotografa l'agire politico di Oliverio e del suo compare Nicola Adamo, non indagato. L'inchiesta mette in evidenza, tra l'altro, una tremenda consuetudine negli uffici, cioè la vicinanza di amministrativi ai piani alti del palazzo al fine di mantenere incarichi e poltrone, nonché la loro complicità, per interessi personali, nei confronti di un'imprenditoria spregiudicata che fiuta l'odore dei soldi e riceve prebende grazie a connivenze e collusioni da manuale". "Di là dai risvolti penali della vicenda, Oliverio - concludono i 5stelle - è politicamente ingiustificabile e non può restare un solo giorno in più alla guida della Regione, nella quale sta crollando tutto alla faccia del buon andamento della pubblica amministrazione. Bisogna ritornare al più presto alle elezioni e fare piazza pulita dei vecchi potenti e di quella burocrazia predatoria che hanno prodotto il sottosviluppo della Calabria e la conseguente emigrazione dei calabresi".

      Giudiceandrea: dimostrerà estraneità fatti

      "Ho appreso questa mattina dell'obbligo di dimora nei confronti del Presidente della giunta regionale Mario Oliverio che qualcuno, scioccamente e in maniera strumentale, sta confondendo con gli arresti domiciliari. Per mia cultura sono garantista sempre, ancora di più in questo caso". Lo afferma, in una dichiarazione, il capogruppo dei Democratici e progressisti alla Regione, Giuseppe Giudiceandrea. "Massimo rispetto per l'operato della magistratura - prosegue Giudiceandrea - ma sono sicuro che Mario Oliverio dimostrerà al più presto la sua totale estraneità ai fatti".

      Gruppi Centrodestra: Oliverio lasci

      "Non abbiamo certo aspettato di chiedere le dimissioni di Oliverio sulla scorta degli eventi di oggi. In tutta la legislatura abbiamo più volte, e motivatamente, chiesto a Oliverio di farsi da parte per manifesta incapacità politica ed amministrativa". Lo ha detto il consigliere Domenico Tallini nel corso di una conferenza stampa convocata da tutti i gruppi del centrodestra alla Regione, originariamente programmata per contestare "la frettolosità della Giunta regionale del centrosinistra - ha sottolineato il consigliere regionale Claudio Parente - di varare una norma per accorpare gli ospedali spoke alla rete hub, tranne quelli di Crotone e Vibo che resterebbero, nel disegno della Giunta regionale, alle dipendenze delle Asp. Ci spieghino i motivi di tanta fretta in attesa che il nuovo Commissario si insedi - ha sostenuto ancora Parente - e lavorino con buonsenso per costruire un percorso ampiamente discusso e condiviso con chi opera nella sanità e al servizio dei pazienti". Per Baldo Esposito, "la Giunta regionale e il Pd contraddicono se stessi. Basti pensare infatti al grande lavoro di preparazione per riorganizzare la sanità nella città di Catanzaro, in cui, sia detto, non ci ha messo le mani Oliverio. E adesso, con una semplice norma vorrebbero rivoltare un'intera organizzazione gettando nel caos operatori e dirigenti amministrativi? Forse non vogliono riformare nulla, poiché è a tutti noto che sulle materie contenute nella proposta di legge della Giunta regionale la parola spetta al Commissario per il piano di rientro, così com'è stato con Scura, che ha seguito passo passo con noi la proposta su Catanzaro. Perché adesso rigettare quel metodo che a Catanzaro è stato positivo?" "Le perplessità su questo progetto di legge della Giunta Oliverio - ha detto Gianluca Gallo - non sono solo nostre, tant'è che l'Ufficio legislativo del Consiglio regionale ha già fatto emergere i limiti rispetto ai contenuti dell'atto, di metodo e di merito. E allora che riforma è se già si troverebbe sin dall'inizio sotto la scure della illegittimità? Si tratterebbe di un rimedio peggiore del male - ha sottolineato Gallo - con l'impoverimento degli ospedali spoke. Noi invece chiediamo che la materia sia trattata ed approfondita nella terza Commissione, quella sulla sanità, con i tempi fisiologici che richiede, affinché ogni dubbio sia epurato nell'interesse principale dei calabresi". Giuseppe Pedà, nel suo intervento, ha parlato di "un tentativo di porre in essere un blitz da parte della maggioranza, quando forte si avverte la necessità di un confronto serrato con il partenariato sociale e gli operatori. Qui il metodo - ha sottolineato Pedà - coincide con il merito e ribadiremo in maniera compatta la nostra contrarietà ad un provvedimento che è già inficiato da un giudizio non positivo persino dall'Ufficio legislativo del Consiglio regionale". Tallini, concludendo la conferenza stampa ha reso noto che il "centrodestra affiderà ad un comunicato stampa la propria valutazione sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Oliverio in queste ore, senza giustizialismo, contrariamente a quanto fatto sempre dalla sinistra dalla 'doppia morale'". Nel corso della conferenza stampa, in collegamento telefonico, il consigliere Fausto Orsomarso, impossibilitato di raggiungere Reggio Calabria, ha confermato "la piena adesione di Fratelli d'Italia all'iniziativa dei colleghi del centrodestra".

      Ferrara: sue dimissioni sono atto dovuto

      "Le dimissioni immediate di Mario Oliverio dalla presidenza della Regione Calabria sono un atto dovuto nei confronti dei calabresi". È quanto afferma l'eurodeputata del M5s, Laura Ferrara. "Non è la prima inchiesta - prosegue Ferrara - che coinvolge Oliverio, la cui guida al Governo della Calabria, purtroppo, si è distinta più per le indagini che coinvolgevano i membri della Giunta e lo stesso Presidente che non per un'azione politica volta allo sviluppo di questa terra. L'inchiesta sugli appalti pubblici che lo coinvolge riguarda anche l'impianto sciistico di Lorica sul quale avevo già allertato la Commissione europea e la cui realizzazione subì diversi rallentamenti anche e soprattutto per la scarsa trasparenza con cui si sono andati avanti i lavori". "Alla luce di questo e della sospensione dai pubblici uffici dell'Autorità di gestione del Por 2014/2020, Paola Rizzo - sostiene ancora l'europarlamentare del M5s - ho inteso interrogare nuovamente la Commissione europea. La ditta appaltatrice coinvolta nell'inchiesta denominata 'Lande desolate', è infatti la stessa già incaricata dei due progetti Pisu inerenti Piazza Bilotti, a Cosenza. Chiedo pertanto se le indagini compromettono il saldo dei due progetti. Inoltre a fine mese bisogna certificare il raggiungimento del target relativo al Por, è necessario, dunque, che la Commissione chiarisca se la sospensione della Rizzo possa compromettere tale importante obiettivo. Per quanto riguarda Oliverio, potrà chiarire la propria posizione da cittadino comune, la gravità del provvedimento cautelare emesso a suo carico, l'obbligo di dimora, non permette di continuare serenamente il suo mandato, le dimissioni sono un atto di responsabilità e rispetto nei confronti dei calabresi"

      Giunta Regione: Certi di sua correttezza

      Il vicepresidente della Regione Calabria Francesco Russo, ha convocato una riunione di Giunta a Catanzaro, nella sede della Cittadella, dopo l'inchiesta della Guardia di finanza di Cosenza, coordinata dalla Dda di Catanzaro, denominata "Lande desolate", che ha coinvolto il presidente Mario Oliverio. In apertura dei lavori Russo ha espresso "vicinanza e solidarietà al presidente Mario Oliverio". "Siamo certi - dichiarano gli assessori - della correttezza e trasparenza dei suoi comportamenti politici e amministrativi e pienamente convinti che l'integrità dell'azione amministrativa del presidente Oliverio sarà rapidamente accertata dalla magistratura". La Giunta ha individuato il dottor Tommaso Calabrò quale dirigente generale reggente del Dipartimento programmazione comunitaria e Autorità di gestione del Por-Fser-Fes 2014-2020 dopo l'arresto del dirigente dello stesso settore Luigi Zinno.

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