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      Cgil "In Calabria serve svolta in politiche del lavoro"

       

       

      Cgil "In Calabria serve svolta in politiche del lavoro"

      14 nov 17 - "La Cgil tutta ha sentito la necessità di indire una manifestazione pubblica dal titolo 'un cambio di passo per la Calabria'. È urgente, ormai non più rinviabile, per il futuro della nostra Regione, una consapevolezza di tutti gli attori sociali, delle istituzioni Calabresi, del Governo della Calabria che senza una decisa svolta delle politiche del lavoro, i lavoratori ed i cittadini della nostra terra perderanno le opportunità di un mondo e di una Paese che cambia, si rinnova e guarda al futuro con fiducia". É quanto si legge in una nota della segreteria regionale Filctem Cgil Calabria. "La mancanza di una politica industriale nel paese - prosegue il sindacato - ha influito negativamente sul lavoro in Calabria ed oggi, a parte i pochi insediamenti industriali intrapresi quando lo Stato era imprenditore nel sud e che insistono sul territorio con scarsa presenza di risorse umane, non ci sono politiche che raccontano una visione della Calabria nel lavoro. Ogni scelta di natura industriale è stata presa fuori dalla Calabria senza che ci fosse una voce autorevole che raccontasse le istanze dei Calabresi: la vocazione energetica della Regione, testimoniata dalle centrali termo ed idroelettriche dei grandi gruppi industriali nazionali, non sono al servizio del territorio, così come la continua imposizione sul territorio di impianti eolici e fotovoltaici ed impianti a biomasse non svolgono il ruolo sociale di creazione del lavoro e della prospettiva di una regione che può rivivere con le energie rinnovabili; si assottigliano gli insediamenti dei Grandi gruppi Enel ed Eni che ridiscutono continuamente la loro permanenza sul territorio regionale, nonostante la Calabria sia stata una terra generosa quando il Paese ha avuto bisogno nella rinascita post-bellica. E' necessario riscrivere un Piano Energetico Ambientale della Regione, per bilanciare le giuste istanze dei cittadini con le risorse consumate al territorio e che non vengono restituite; mettendo a servizio della regione l'energia prodotta, nella visione di un progetto industriale che fornisce energia per il futuro delle città intelligenti, a mobilità elettrica, a servizio dei grandi insediamenti archeologico-culturali di cui la Calabria è piena; dentro quel PEAR, ridefinire una proposta dei siti bonificati o da bonificare, in cui la restituzione di quella porzione di territorio sia al servizio di una nuova visione della società e delle sue vocazioni turistico-culturali; così come riteniamo non più rinviabile un approccio industriale verso il ciclo idrico dell'acqua in cui il sistema della depurazione vive una nuova stagione di civiltà per la difesa delle risorse naturali della Regione ed in una prospettiva di rilancio degli investimenti nel settore, come chiesto quotidianamente da tutte le Amministrazioni sui media, che da soli potrebbero fornire un rilancio della regione sul piano degli occupati diretti, nel settore dell'indotto e nel turismo, con positive ricadute per tutti i Calabresi". "Per questi motivi - conclude la Filctem Cgil Calabria - la manifestazione del 16 novembre costituisce l'occasione irripetibile e storicamente non più rinviabile per una giornata di proposta per la Calabria, in cui i lavoratori dell'energia dell'industria e della manifattura saranno protagonisti di una giornata per il riscatto delle speranze del Lavoro nella nostra terra".

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