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      Calenda firma accordi sviluppo programma Campania e Calabria

       

       

      Calenda firma accordi sviluppo programma Campania e Calabria

      26 lug 17 "Con Invitalia ci siamo dati l'obiettivo sfidante di arrivare a concludere almeno 60 contratti di sviluppo nel 2017", più del doppio dell'anno prima, sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dopo la firma con Invitalia e le Regioni degli accordi di programma per il cofinanziamento di nuovi contratti di sviluppo in Campania e Calabria. "Sono accordi molto importanti su uno strumento che, dopo la fine degli incentivi a bando ed il lancio di Industria 4.0, è l'unico rimasto di natura negoziale. Uno strumento che abbiamo deciso di potenziare e su cui puntiamo molto in particolare per il meridione. Il 70% degli investimenti con i contratti di sviluppo va al Sud: sono un fattore di riequilibrio, vanno a costruire nuova base industriale nel meridione", dice Calenda, sottolineando che "il filo rosso che lega tutte queste politiche" di intervento del Governo a sostegno delle imprese è "anche in questo caso quello di premiare chi investe". L'accordo per la Campania prevede un impegno finanziario di 325 milioni (175 dal Mise a valere sul fondo di sviluppo e coesione 2014-2020; 150 come quota di cofinanziamento della Regione): finanzierà 15 contratti di sviluppo e attiverà investimenti per circa 600 milioni. Per la Calabria l'impegno finanziario è 145 milioni (80 dal ministero, 65 dalla Regione): prevede il finanziamento di 7 contratti di sviluppo attivando investimenti complessivi superiori a 280 milioni di euro. "Questo accordo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale, che auspichiamo possa essere esteso anche ad altre regioni - commenta l'Ad di Invitalia, Domenico Arcuri -: Il Contratto di Sviluppo si conferma uno degli strumenti più efficaci messi in campo dal Governo per favorire traiettorie di crescita anche nelle aree del Mezzogiorno. Ed è la dimostrazione che quando gli incentivi sono semplici, efficaci e trasparenti possono rispondere adeguatamente alla domanda di sviluppo che arriva dai territori". "Attraverso un coordinamento dei diversi strumenti, agendo in modo mirato", per il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, gli strumenti messi in campo con l'accordo firmato oggi al ministero hanno "un valore aggiunto per recuperare il gap storico del Meridione, un ritardo storicamente accumulato". Il Calabria, con i contratti di sviluppo finanziati dall'accordo di programma", si punterà - ha spiegato - in particolare sui settori agroalimentare e turistico: aree in cui c'è stato un recupero e c'è un potenziale enorme". Per la Regione Campania era presente al ministero l'assessore alle attività produttive Amedeo Lepore: "Quelle di Calenda sono le stesse nostre linee di azione", commenta; "Con Invitalia stiamo realizzando una accelerazione di questi strumenti. "Questi accordi si muovono in linea con le nostre politiche industriali: puntiamo soprattutto a incentivare le 'quattro A' ed il turismo": i contratti di sviluppo finanziabili con gli accordi firmati oggi riguardano i settori automotive, autotrasporto e cantieristica, legno e carta, agroalimentare e agroindustria, Ict e turismo. Così in Campania sono stati fatti "importanti investimenti che fanno da traino alla ripresa dell'economia della regione": con i 325 milioni di cofinanziamento dell'accordo di oggi "contiamo di realizzare un altro miliardo di investimenti complessivi in Campania", arrivando a "2,5 miliardi complessivi", ha indicato Lepore, al ministero, dopo la firma degli accordi.

      Nell'intervenire alla conferenza stampa di presentazione degli Accordi di Programma stipulati tra MISE e Regioni Calabria e Campania, il sottosegretario allo Sviluppo economico. con delega alla Programmazione, sen. Antonio Gentile, si è soffermato, secondo quanto é detto in un comunicato, sul "rilievo istituzionale della iniziativa". "Il rilancio ed il potenziamento dei contratti di sviluppo - ha detto Gentile - si devono all'approvazione del Piano Operativo Imprese e Competitività, finanziato per 1.400 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione. Lo schema di questi accordi di programma è impostato sull'idea forza di una 'finanza unificata per lo sviluppo'. Mettere insieme risorse nazionali e regionali, individuando insieme i settori di punta sui quali concentrare gli investimenti rappresenta il modo migliore per accompagnare la tendenza alla ripresa che, per la prima volta dopo moltissimi anni, si mostra più accentuata al Sud che al Nord. Cooperare per competere: questa la formula vincente nelle relazioni istituzionali. Questi accordi puntano da un lato a valorizzare la domanda d'investimento esistente (quella giacente sul bando Invitalia) e dall'altro a finanziare nuove proposte, maturate dopo il lancio del programma Industria 4.0, successivo alla pubblicazione del bando. Il successo del programma di riconversione innovativa dei processi produttivi va assecondato e favorito, soprattutto in un Mezzogiorno che ridiventa finalmente attrattivo di domanda estera". "Siamo all'inizio di una nuova fase - ha detto ancora il sottosegretario - per la Campania e la Calabria. Due regioni diverse, per tasso di industrializzazione, valore aggiunto, occupati, qualità dei servizi. La Campania, a determinate condizioni, è pronta ad agganciare il Centro-Nord. La Calabria è leggermente un passo indietro e ha bisogno di una terapia d'urto. Fatta di infrastrutture materiali e immateriali, rilancio dei settori tradizionali, nuove imprese ad alto tasso di tecnologia. Ha bisogno di un disegno unitario e di progetti validi. Come quelli che possono venir fuori da questo Accordo di Programma. La Calabria produce intelligenze, laureati di valore che spesso fanno il successo di altre aree territoriali. E allora, dobbiamo provare a trattenere i nostri giovani, promuovendo investimenti che diano loro la possibilità di emergere. Per restare al Sud, per arricchire il Sud".

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