NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Riunito Consiglio regionale, approvate leggi di bilancio e vari pdl. Dibattito su sanità

       

       

      Riunito Consiglio regionale, approvate leggi di bilancio e vari pdl. Dibattito su sanità

      19 dic 17 Si è aperta tra le polemiche la seduta del Consiglio regionale dopo l'annuncio del presidente Nicola Irto, concordato in Conferenza dei capigruppo, di invertire l'ordine dei lavori dei primi cinque punti, il primo dei quali prevedeva l'informativa del presidente della Giunta sulla sanità in Calabria. Sul punto il consigliere Pd Carlo Guccione ha annunciato il voto contrario. "Ritengo centrale questa questione della sanità" ha detto Guccione definendo "politicamente ed istituzionalmente sbagliato" lo slittamento della relazione del Presidente, "rispetto a quello che è accaduto in queste settimane. Penso sia preliminare discutere di sanità, non solo perché è a rischio la la salute, ma anche perché - ha aggiunto - se i dati saranno confermati, i calabresi avranno l'Irpef e l'Irap più alte d'Italia ed il blocco del turn-over. Su questo non possiamo fare una telenovela. Una melina per impedire il dibattito sulla sanità che io respingo con fermezza". Di tutt'altro parere si è detto Gianluca Gallo. "Sono favorevole all'inversione - ha subito chiarito -. Questa richiesta è un escamotage. Ma mi chiedo come mai nel momento in cui si discute di sanità, dopo che da settimane rincorriamo questo argomento, il tema viene fatto affogare in Aula, e il presidente della Commissione sanità, il massimo rappresentante della maggioranza su questo tema (Michelangelo Mirabello, del Pd) presenta un emendamento al collegato alla finanziaria regionale per l'istituzione dell'Azienda sanitaria unica regionale. Credo che sia una questione pregiudiziale che va affrontata". L'aula ha quindi approvato a maggioranza l'inversione dell'ordine dei lavori, partendo dall'esame di alcuni rendiconti finanziari propedeutici alla discussione ed all'esame del Bilancio.

      Esaurito il lungo elenco di provvedimenti amministrativi inerenti rendiconti di partecipate ed Enti sub regionali, il Consiglio regionale ha avviato l'esame dei punti di Bilancio con l'esame del Defr, il Documento economico e finanziario regionale 2018-2020 propedeutico all'esame della proposta di legge recante "Norme di tipo ordinamentale e procedurale" (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2018). Nel delineare il quadro completo della manovra il vice presidente della Giunta con delega al Bilancio Antonio Viscomi, ha illustrato quelle che ha definito "le scelte strategiche di politica economica della Regione". Partendo dal concetto che un qualsiasi Bilancio è fatto di entrate ed uscite, Viscomi ha indicato in circa 6 miliardi di ero l'ammontare del Bilancio regionale. "Un Bilancio - ha avvertito - per la gran parte composto da entrate vincolate. Il 60,6%, per circa 3 mld e 641 mln destinati alla sanità, l'11% da fondi POR e PAC per 697 mln, FSC 336 mln, altri fondi vincolati per 420 mln di euro e fondi pluriennali vincolati 93 mln. Per quanto riguarda le entrate libere da vincoli, esse ammontano a circa 779 mln e 550 mila euro". Con le sole entrate derivanti dal pagamento del bollo auto che ammontano a circa 185 mln e quelle dell'Irap a circa 446 mln, Viscomi ha motivato il giudizio di "'bilancio ingessato'; è un dato che rende evidente che il problema reale è rappresentato dalle entrate ed in particolare da quelle che provengono soprattutto dai Comuni che non pagano le quote per il servizio idrico e dei rifiuti". Viscomi ha informato, a questo proposito, di un "patto di lealtà" firmato all'interno del Cal, il Consiglio per le autonomie locali. "Perché - ha spiegato - altrimenti rischiamo che questa quota libera di risorse si riduca sempre di più". Le altre voci per macroaggregati indicati da Viscomi hanno riguardato la ripartizione delle risorse autonome, che ammontano a circa 779 mln. "Quota che per il 25% è impegnata - ha detto - per il funzionamento di Giunta e Consiglio e risulta ridotta del 3% rispetto allo scorso anno". Il vice presidente della Giunta soffermandosi su questo dato ha illustrato l'evoluzione della spesa negli anni tra il 2009 ed il 2017, "che si è ridotta di circa 50 mln di euro". Viscomi ha quindi indicato la voce "che rappresenta - ha detto - la maggiore sofferenza della Regione. Una somma di 124 mln e 548 mila euro che siamo costretti ad accantonare pur avendola in portafoglio e destinata al fondo per i crediti di dubbia esigibilità, come quelli dei Comuni indicati prima. Altre voci, per il 15%, riguardano i mutui della Regione e degli Enti Locali, il trasferimento alle Province per 14 mln e 700 mila euro con un incremento del 34% rispetto allo scorso anno. 55 mln per il precariato, 91 mln per la sanità e le politiche sociali, 44 mln per lo sport ed il diritto allo studio, ed infine 17 mln, con un +11,7% per altre leggi regionali, con particolare riferimento - ha concluso Viscomi - all'agricolatura, cui abbiamo destinato 4mln e 963 mila euro e il turismo con 5 mln e 200 mila euro".

      Approvate leggi di Bilancio. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale recante "Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale. (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2018)". In sede di esame dell'articolato, tra i vari emendamenti presentati, quello del consigliere Michelangelo Mirabello, poi ritirato, che ha avanzato la proposta per l'istituzione di un'unica azienda sanitaria regionale. Pur apprezzando il contenuto dell'emendamento il presidente della Giunta Mario Oliverio ha chiesto a Mirabello di ritirare la proposta. "C'è la necessità di una riforma radicale del sistema sanitario della Regione - ha detto Oliverio - e questa deve avvenire attraverso il coinvolgimento di tutte le articolazioni territoriali della Calabria e degli operatori sanitari". Il Presidente della Giunta ha ricordato che è depositata una proposta di legge per l'istituzione di una azienda sanitaria territoriale unica e di cinque aziende sanitarie ospedaliere. "Chiedo a Mirabello di ritirare questo emendamento - ha affermato Oliverio - con l'impegno che questa proposta venga assunta come base per un largo confronto così da giungere, entro il mese di gennaio, alla definizione di una proposta di legge. I cardini di questo confronto devono essere ben delineati, e la proposta di Mirabello va in questo senso, in direzione di una riduzione dei centri decisionali, senza ledere l'articolazione dei servizi territoriali. Perché con l'azienda unica non si andranno a spogliare i territori, ma sarà necessario creare una struttura più snella e più vicina ai cittadini". Gianluca Gallo nel manifestare contrarietà all'emendamento Mirabello, che ha definito un "blitz", ha tuttavia riconosciuto la necessità di un incontro serrato sulla sanità. Seby Romeo (Pd) condividendo la proposta Mirabello ha respinto la logica del blitz, "e la richiesta del presidente Oliverio - ha affermato - ne è la testimonianza. Il percorso è chiaro e necessario, non è comprensibile la polemica preventiva". Emendamento definito "irresponsabile" da Fausto Orsomarso (Misto) mentre Enzo Ciconte, concordando sulla posizione di Oliverio, ha sostenuto che le aziende ospedaliere non possono rimanere con le Aziende territoriali. "La riforma - ha aggiunto - porterà ad una riduzione della spesa nel tentativo di migliorare i servizi". "Inutile entrare nel merito" ha affermato Alessandro Nicolò (Fi) ritenendo invece più necessario avviare una discussione con il coinvolgimento dei soggetti interessati. Definendo la riorganizzazione "un punto focale del dibattito", Carlo Guccione (Pd) ha ribadito la necessità di "assumere seriamente ogni azione che porti alla conclusione dell'iter. L'Aula deve assumere un impegno ed evitare che la discussione si porti sine die e che l'Aula dia l'impressione di dibattere lungamente, senza saper decidere". Nell'approvare l'iniziativa Mirabello, Antonio Scalzo (Pd) ha affermato che attraverso l'apporto che i consiglieri ed i soggetti interessati daranno alla proposta di riforma del sistema sanitario regionale, si potrà pervenire all'elaborazione di un testo di legge che sollevi i cittadini da tanti disagi". L'Aula ha quindi approvato a maggioranza con l'autorizzazione al coordinamento formale la proposta di legge "di stabilità regionale 2018" e la proposta di legge recante: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2018-2020".

      Oliverio: su sanità attendo valutazioni Governo. "Il Piano di rientro dal debito della sanità in Calabria ha avuto un andamento schizofrenico". Questo il giudizio del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio nella sua informativa sulla sanità in Consiglio regionale. "Un andamento - ha aggiunto - che non ha portato al miglioramento dei servizi, ma soprattutto al rientro del debito". Tre gli elementi di aggravamento messi in evidenza dal Presidente della Giunta nel suo intervento: il dato dell'emigrazione sanitaria, il mancato raggiungimento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, e l'aumento del debito. "Frutto - ha detto Oliverio - di scelte dell'ufficio del Commissario assolutamente discutibili e da verificare sul piano della legittimità. Sollevo un problema di carattere strutturale. L'inadeguatezza del Commissariamento rispetto alla gravità della situazione. Se così stanno le cose, e non voglio che sia considerato un problema di Oliverio, il Consiglio regionale credo debba assumere delle iniziative, libere da ogni strumentalizzazione. Non ho messo da parte le catene. Le vere catene permangono sulla Calabria e sui calabresi. Io lo sto facendo assumendomi le mie responsabilità. Né mi turba essere definito isolato, o messo all'angolo perché il mio solo obiettivo è mettere al centro della questione i bisogni reali della Regione e dei calabresi". Nel ricordare l'inizio del commissariamento, nel 2010, Oliverio ha definito "il tempo e mezzo" trascorso tra la precedente legislatura e quella attuale una "pagina ingloriosa della vita di questa Regione. E' venuto il momento di chiudere con questa stagione. Lo stesso ministro della Salute Lorenzin - ha ricordato Oliverio - quando è venuta in Calabria, ha ammesso la gravità della situazione. Non ha negato questa preoccupazione, anzi l'ha confermata". Oliverio ha ricordato che tra le Regioni italiane sottoposte al piano di rientro, "Lazio e Piemonte sono sulla via d'uscita e la Campania è in piano di rientro con la gestione affidata al presidente della Giunta Vincenzo De Luca. Il Lazio è partito con una situazione più grave e pesante rispetto alla Calabria. Nel 2010 aveva un debito di 10 mld di euro ed il rapporto pro-capite era largamente superiore rispetto a quello calabrese. Oggi quelle due regioni sono quasi uscite e le loro gestioni erano affidate a persone come Zingaretti e Chiamparino che con le loro decisioni hanno dato una notevole accelerazione al rientro dal debito. Ci sarà un problema, quindi, in Calabria? Problema che ho posto al ministro Lorenzin. C'è un dossiere che è stato presentato ai ministeri competenti, che sono quelli dell'Economia e della Salute ed al Presidente del Consiglio dei Ministri". "Non rinnego la mia iniziativa, forte. Sono in attesa - ha concluso Oliverio - che questa informativa venga valutata dal Governo. Mi auguro che non si sottovaluti la situazione della Calabria, dove i suoi cittadini hanno gli stessi diritti di quelli delle altre Regioni e che il dibattito in questa sede non sia inquinato da distinzioni politiche, ma orientato solo al bene comune".

      Dibattito su sanità: Dopo l'informativa del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, ha aperto il dibattito Wanda Ferro (Misto) che nel condividere il giudizio di scelta dolorosa del commissariamento della sanità in Calabria ha affermato che le colpe non sono imputabili soltanto al Commissario Scura. "Non si è tenuto conto, in realtà, neanche del mancato raggiungimento degli obiettivi da parte dei direttori sanitari - ha sostenuto la Ferro -. Si è inoltre assistito alla migrazione sanitaria, all'abbassamento dei Lea ed alla contestuale disattenzione da parte del Ministero della salute, e sarebbe stata opportuna, qui oggi, la presenza del commissario Scura". La Ferro ha concluso assicurando sostegno all'azione che il Governatore intenderà assumere "nella misura in cui, coerentemente, venga allontanato chi ha sbagliato e chi ha disatteso le aspettative dei calabresi". Carlo Guccione (Pd) nel condividere il giudizio di Oliverio sul commissariamento ha chiesto allo stesso se non sia il caso di considerare le dimissioni della maggioranza nel caso in cui il Governo scelga di proseguire con la nomina di un Commissario al di fuori del Presidente della Giunta, così come deciso per la Campania. "Il debito sanitario - ha detto - è la conseguenza di un sistema affaristico che ha caratterizzato l'azione del dipartimento salute in questi ultimi sette anni ed il Governo deve dare la possibilità al Governatore di misurarsi. Non è tollerabile ed è da considerare un affronto qualunque decisione che non risponda positivamente alla richiesta del Consiglio regionale della Calabria". Il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò ha ricordato l'azione della minoranza ad inizio di legislatura con la richiesta di uscita dal Commissariamento. "Serve a questo punto - ha affermato - una forte posizione politica nei confronti di chi avrebbe dovuto interegire col governo regionale. Il 'problema' è il 'problema' dei calabresi e la minoranza ha dato il proprio sostegno al governo regionale. Bisogna mettere fine alle nomine clientelari in sanità e dare spazio alla meritocrazia. Ci sono logiche partitocratiche e politiche che andrebbero stanate attraverso un'azione politica coraggiosa". Arturo Bova (Democratici Progressisti) ha avvertito a non ridurre il dibattito sulla sanità come uno scontro tra Oliverio e Scura. "Quest'ultimo - ha sostenuto - rappresenta il Governo e dunque bisognerebbe essere pronti ad accogliere la proposta di dimissioni della maggioranza avanzata da Carlo Guccione qualora non ci fosse una risposta favorevole al governo regionale. Il problema è politico e dovrà essere affrontato con convinzione e determinazione". Gianluca Gallo (Cdl) nell'elencare una serie di disservizi e di dati negativi in ambito sanitario, ha ricordato che il Commissariamento della Calabria è scaturito a causa del crescente debito determinato da tutte le gestioni antecedenti a quella Scopelliti. "Maggioranza di allora duramente attaccata nel corso della campagna elettorale delle regionali - ha detto - soprattutto sulla gestione della sanità. Difficile pensare ad un sostegno come offerto dalla collega Wanda Ferro, in assenza di un progetto. La sconfitta della maggioranza, in questo caso, non può essere considerata come una vittoria della minoranza. Il governo regionale deve, attraverso iniziative credibili, mettersi nella posizione ideale per avere in supporto della minoranza". Pur censurando le strumentalizzazioni di molti sulla situazione della sanità in Calabria, Orlandino Greco (Oliverio Presidente) ha espresso parole di apprezzamento per l'atteggiamento della minoranza basando ogni considerazione sui legittimi diritti dei calabresi. "Bisogna dimostrare - ha aggiunto - di avere una classe politica concreta ed attenta che non si divida su questioni sterili che non aiutano il dibattito. Il dato chiaro è che i calabresi vogliono essere amministrati dai calabresi, aldilà del colore politico dei governanti. Bisogna dimostrare che c'è una classe dirigente con la schiena dritta che dice no alla colonizzazione politica romana". "Mi sarei aspettato dal presidente Oliverio - ha detto Francesco Cannizzaro (Cdl) - l'indicazione dei percorsi per uscire da questo gap della sanità in Calabria. Invece ci troviamo ad assistere ad una relazione che ha per oggetto il 'chiodo fisso' di ieri e forse anche di domani: il commissariamento. Sarò una nota stonata rispetto ai colleghi della minoranza, ma non ho nessuna intenzione di sostenere il presidente affinché possa diventare commissario della sanità in Calabria". Fausto Orsomarso (Misto) nell'evidenziare la grande pazienza dei calabresi che hanno sopportato i lunghi anni del Commissariamento ha affermato che "su questo tema con coraggio bisogna isolare chi intende fare speculazione, che alla vigilia di ogni elezione diventano di carattere politico e gestionale, e lavorare sull'idea di una collaborazione per un piano della sanità da offrire al Governo per i prossimi tre anni". "Non c'è un braccio di ferro tra Oliverio e Scura - ha affermato il capogruppo Pd Seby Romeo - c'è, invece, una condizione inaccettabile nella quale versano i servizi pubblici non erogati, male erogati o poco erogati. E questa questione investe il dovere e la responsabilità di ogni consigliere regionale a prescindere dalla propria appartenenza politica o partitica che sia. E la scelta del Presidente Oliverio, che non ha concordato in prima persona, va in linea con questa impostazione. Ha scelto di stare dalla parte dei calabresi che lo hanno votato, ed anche dalla parte di quelli che non lo hanno votato. Sono certo che il Consiglio dei Ministri si determinerà così come ha fatto con la Campania se non dovesse farlo noi saremmo di fronte ad una grave lesione istituzionale fra una regione ed il Governo del Paese e saremmo di fronte al prevalere di interessi oscuri frutto di processi extrademocratici".

      Approvati diversi pdl, anche golf. Il Consiglio regionale, dopo il dibattito sulla sanità, riprendendo l'ordine dei lavori precedentemente invertito, ha approvato il testo unificato di due proposte di legge recante "Modifiche alla legge regionale 25 novembre 1996, n. 32 e norme in materia di alloggi di edilizia residenziale pubblica", la proposta di legge recante "Interventi per la realizzazione di soggiorni educativo-terapeutici nella Regione Calabria in favore di bambini, adolescenti e giovani con diabete mellito" e le "Norme di attuazione della legge 21 novembre 2000, n. 353 (Legge quadro in materia di incendi boschivi). L'assemblea di Palazzo Campanella ha quindi esaminato ed approvato a maggioranza, con l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, più volte arrivata all'esame dell'Aula ed altrettante volte rinviata per ulteriori approfondimenti, recante "Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici", sulla quale Wanda Ferro (Misto) ha proposto il reinserimento di un vincolo temporale sull'investimento con i fondi comunitari. Con l'autorizzazione al coordinamento formale sono state approvate le "Norme per la regolamentazione della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei ed ipogei freschi e conservati, e licenziato provvedimento amministrativo recante il "Programma di attività ed il relativo abbisogno finanziario per l'anno 2018 del Co.Re.Com". L'ultima votazione ha riguardato l'approvazione di una mozione del consigliere Gianluca Gallo (Cdl) che impegna il Presidente della Giunta ad intraprendere tutte le iniziative legali in merito alle offese rivolte ai medici calabresi dal Sindaco di Cascina, ed una mozione del consigliere Cdl per il riconoscimento dell'Associazione sportiva dilettantistica "Basket in carrozzina", di Reggio Calabria, unica in Calabria a svolgere questo tipo di attività attraverso un adeguato contributo finanziario per proseguire il percorso sportivo e solidale iniziato da tempo.

      Emendamento su canale Stombi. "Approvato dal Consiglio Regionale il mio emendamento di 120 mila euro alla Legge di Stabilità, destinato a completare l'intervento sul porto turistico dei Laghi di Sibari". Lo afferma il consigliere regionale Domenico Bevacqua. "Si tratta - prosegue - dell'opportuno seguito al finanziamento scaturito lo scorso anno da una mia proposta di legge, che ha consentito l'acquisto della benna dragante che terrà regolarmente libero e navigabile il canale degli Stombi. Mediante un progetto legislativo depositato nel giugno 2015, redatto con l'apporto di esperti della materia, dimostrai che la migliore possibilità consisteva nell'acquisto di una benna dragante che permettesse di agire con regolarità e abbattimento dei costi sull'insabbiamento periodico, rendendo costantemente disponibile un mezzo stabilmente in loco atto alla tempestiva operabilità. Con la consegna della benna, avvenuta il mese scorso e con l'emendamento approvato oggi, posso affermare che l'obiettivo prefissato è stato raggiunto. Rinnovo il mio apprezzamento al presidente della Commissione Bilancio, il collega Aieta, per il sostegno manifestato, e al direttore generale del dipartimento Bilancio, De Cello, per la sua preziosa e fattiva collaborazione".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito