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      Barbanti "Dubbi su fusione, Galati venga ad illustrarla"

       

       

      Barbanti "Dubbi su fusione, Galati venga ad illustrarla"

      03 dic 17 "La proposta del deputato Galati della fusione di 12 Comuni del lametino che faccia capo a Lamezia Terme arriva mentre ci troviamo in attesa di conoscere i contenuti del decreto di scioglimento del consiglio comunale, per la seconda volta a distanza di poco più di un decennio con amministrazioni di centrodestra. Davanti ad una proposta così 'grossa' sembra quasi che l'onorevole preferirebbe che la discussione e la pubblica opinione fossero distratti dal tema del territorio. La nuova realtà territoriale della nostra città è sotto gli occhi di tutti: Lamezia è da tempo una città allargata ai Comuni contigui dai quali non si distingue sul territorio e con i quali ha a comune storia, tradizioni, cultura". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd, Sebastiano Barbanti. "Si tratta - prosegue Barbanti - dei Comuni di Gizzeria, Falerna, Conflenti, Platania, Serrastretta, Feroleto, Pianopoli, Maida, Curinga, San Pietro a Maida che fanno corona alla nostra Città disponendosi attorno in un semicerchio aperto verso il golfo di Sant'Eufemia. Questa è la nuova Lamezia, città allargata di oltre 100 mila residenti che deve trovare il modo di render strutturali e continui i rapporti e che ha una evidente comune necessità di sviluppo attraverso politiche comuni. E' la nuova Lamezia in questi giorni richiamata anche dal Comitato istituito nella ricorrenza del cinquantesimo anno della istituzione che ricade proprio il 4 gennaio 2018. Se non si tratta di un ballon d'essai Galati faccia conoscere la proposta per intero, gli studi che l'hanno preceduta,gli obbiettivi ed i tempi previsti". Per il parlamentare "qualche dubbio emerge. Ad esempio la ipotizzata fusione dovrà avere un comune capofila proponente che non può non essere che Lamezia Terme che in atto è commissariata per diciotto mesi. I Commissari faranno la fusione? Galati faccia chiarezza a Lamezia ed ai Comuni del lametino in un pubblico intervento in cui potrà spiegare le motivazione dell'inclusione di alcuni e dell'esclusione di altri e come si intende far avanzare la proposta. In quella sede pubblica avrà modo di far conoscere quali sono stati i suoi interventi quando l'amministrazione regionale di centrodestra precedente, di cui lui è stato sostenitore ed esponente, ha completamente annullato gli impegni del Patto per lo Sviluppo dell'Area dei due Mari del 2009 che avrebbero realmente potuto cambiare la realtà della nostra città e dell'intera area centrale della Calabria. La nostra proposta ed i nostri obbiettivi sono chiari e discendono da un lungo impegno di singoli e dei partiti, che risalgono alla presentazione del protocollo per lo sviluppo congiunto del 1991. Oggi noi sosteniamo che v'è l'assoluta necessità di uno sviluppo coordinato e finalizzato di Lamezia ed, in prima istanza, dei Comuni limitrofi per rafforzare una nuova identità della Città e per avere il conseguente ruolo per le politiche decisionali che non possono continuare a penalizzare questo territorio"

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