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      Oss dell'Annunziata in assemblea: no ai licenziamenti

       

       

      Oss dell'Annunziata in assemblea: no ai licenziamenti

      09 set 19 "I lavoratori OSS esternalizzati dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza raggiunti nei giorni scorsi dall’avviso di licenziamento collettivo da parte della Cooperativa Coopservice S.Coop P.a. e della Multiservice Sud S.r.l. si sono riuniti in assemblea e hanno manifestato la loro delusione e rabbia sulla vertenza che si trascina da molti anni". Lo scrivono in una nota congiunta le sigle sindacali UILFPL, CGIL Funzione Pubblica UGL, Pino Colonna, Simona Colonna, Giuseppe Spagnuolo. "Questi lavoratori, - è scritto nella nota - in attività nelle società di servizi, dal 1994 presso L’Azienda Ospedaliera di Cosenza come ausiliari Ospedalieri di supporto alle attività sanitarie, nei vari reparti, hanno partecipato nel 2002, a regolare concorso pubblico con il 30 per cento dei posti riservati ai dipendenti delle strutture private compreso il personale che presta la propria opera con le società appaltatrici di servizi. La Regione Calabria con la deliberazione della Giunta regionale n. 21 del 15 aprile 2002 come modificata ed integrata dalla deliberazione della G.R. 446/2006, ha imposto alle aziende ospedaliere calabresi e territoriali di proseguire l’iter e ha, di fatto, riqualificato il personale dipendente di strutture pubbliche ed il personale che presta la propria opera con le società appaltatrici di servizi. Nel Marzo 2008 con un protocollo d’intesa con le OO.SS., la Giunta Loiero deliberò la stabilizzazione del personale sanitario e l’internalizzazione dei servizi ospedalieri. Il lungo commissariamento della Sanità Calabrese ed il blocco del turnover, ha di fatto bloccato il percorso di internalizzazione lasciandoli nel limbo degli appalti come Operatori Socio Sanitari nelle cooperative che si sono succedute negli anni. In questi mesi, i lavoratori avevano sperato e rinnovato l’entusiasmo per le premesse del Ministro Grillo di proseguire le internalizzazioni dei servizi ospedalieri che avrebbero apportato un notevole risparmio economico nelle casse delle ASP e delle Aziende Ospedaliere. A differenza di quanto la Legge Madia, per dimenticanza o per negligenza, non aveva sanato tali posizioni. La crisi di Governo ha fatto ripiombare la vertenza nel limbo della precarietà. Il licenziamento che propone la Cooperativa Emiliana per i lavoratori è stata una doccia fredda e nell’accesa riunione i rappresentanti del lavoratori della CGIL FP, UIL FPL e UGL hanno respinto all’unanimità la comunicazione di avvio delle procedure di licenziamento collettivo per riduzione del personale perché incomprensibile ed irricevibile, in quanto, i lavoratori legati a questo appalto hanno di fatto avuto una proroga dei servizi integrati fino al 31 Luglio 2020, e la mancata comunicazione da parte della committenza sull’ integrazione di una delibera dell’Ao di Cosenza (delibera n. 66 del 2016) che sviluppava la gara del 30% in più, proponendo un’aggiunta all’articolo 11 del capitolato d’appalto, inerente alle declaratorie dei servizi da prestare, che indica l’igiene e l’assistenza al paziente allettato non muta le modalità del capitolato assegnato, se non per il livello di qualifica del personale dei servizi integrati. Questa richiesta ha fatto si che la cooperativa, riconoscesse un livello superiore del CCNL Coop Sociali già precedentemente applicato al loro assorbimento nel 2014 dalla precedente società Dussmann. La Coopservice e la Multiservice Sud avevano già discusso e declassato il personale in oggetto ad un livello inferiore contrattuale, facendo rimettere ai lavoratori medesimi non solo gli scatti di anzianità, ma anche la 14sima mensilità del CCNL precedentemente applicato (CCNL UNEBA livello 4S). I lavoratori continueranno nei prossimi giorni a manifestare il dissenso per tale situazione con proteste sempre più forti e incisive, al fine di dirimere tale comportamento. I lavoratori chiedono al Commissario della Sanità Calabrese ed al nuovo Ministro una risoluzione definitiva della vertenza. Il Presidente Oliverio ha già ricevuto una delegazione di lavoratori e si è impegnato personalmente, a sottoporre all’attenzione del nuovo Ministro, Speranza, tale controversia e chiedere una proroga al Commissario Generale Cotticelli per definitivamente bloccare le procedure di licenziamento. Restano fiduciosi dell’interessamento del Presidente della Regione Calabria ma anche restano timorosi in quanto già in precedenza il Commissario Cotticelli ed il Direttore Generale del Dipartimento della Sanità Calabra, Belcastro, hanno stralciato dall’agenda l’accordo sottoscritto con le OO.SS. Regionali dove al primo punto vi era la stabilizzazione e l’internalizzazione del personale precario".

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