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      Stipendi a rischio, sit-in di protesta alla Provincia di Cosenza

       

       

      Stipendi a rischio, sit-in di protesta alla Provincia di Cosenza

      29 ott 19 "Stipendi a rischio per i prossimi mesi, nessuna erogazione del salario accessorio da più di un anno mentre è incerta l'offerta di servizi ai cittadini. È in estrema sintesi lo stato in cui versa la Provincia di Cosenza che, pur essendo in uno stato di regolarità finanziaria, non dispone della necessaria liquidità per affrontare le spese di gestione e funzionamento relativamente all'ultimo trimestre dell'anno". E' quanto denunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl territoriali, insieme alle Rsu, che per oggi hanno indetto un'assemblea sit-in di protesta all'esterno del palazzo della Provincia. I sindacati, in una nota, sottolineano "come i mancati trasferimenti erariali da parte del governo nazionale e regionale relativamente agli anni 2018 e 2019, rendono insostenibile la normale amministrazione, l'erogazione dei servizi e il pagamento degli stipendi, per un ente che ha competenze, anche dopo l'incompiuta riforma Delrio, di importanti e fondamentali funzioni, quali, ad esempio, la viabilità provinciale, con circa 2.700 km di strada; l'edilizia scolastica, con la manutenzione e la gestione di circa 120 edifici; l'ambiente, i rifiuti e la depurazione e altro ancora". Questa situazione di 'cassa', dovuto al mancato trasferimento delle risorse, "non consente più di effettuare, con la necessaria puntualità, i pagamenti in favore delle imprese che eseguono, per conto dell'ente, lavori, servizi e forniture, con ricadute negative anche per le lavoratrici ed i lavoratori interessati. Alla precarietà economica è da aggiungere quella del personale in servizio che, non percepisce da più di un anno ogni tipo di salario accessorio previsto da contratto". Una sofferenza che, per i sindacati, "si interseca con la carenza di personale, dovuta ai trasferimenti e per effetto dei pensionamenti, che insieme al blocco del turn over, registra ulteriori difficoltà nei settori strategici dell'ente: l'edilizia scolastica e la viabilità".

      "Sono sceso in piazza insieme a voi e ringrazio tutti per avere organizzato questo sit-in perché dimostra il vostro attaccamento all'Ente. So che rispetto ai diritti dei dipendenti abbiamo dei ritardi. Ma se vogliamo affrontare i problemi che abbiamo ognuno deve fare il proprio dovere". È quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci che stamattina ha incontrato dipendenti e sindacati. "Noi non chiediamo maggiori risorse al Governo - prosegue Iacucci - ma da Roma devono darci quello che ci spetta. Oggi non abbiamo problemi di competenza ma di liquidità: se i trasferimenti di denaro già previsti non avverranno entro tempi brevi, avrò il dovere di dire con chiarezza che in questo modo non saremo in grado di chiudere l'anno. Con il Decreto datato 8 marzo 2019 e pubblicato sulla G.U. n.71 del 25 marzo 2019, emanato dal Ministero dell'Interno di concerto con Ministero dell'Economia e delle Finanze, è stato ripartito tra le Città metropolitane e le Province delle Regioni a statuto ordinario il 'Fondo sperimentale di riequilibrio 2019' non ancora interamente liquidato all'Ente". "La Provincia di Cosenza, infatti, vanta un credito - ha sostenuto il presidente Iacucci - relativo al saldo del Fondo sperimentale di riequilibrio, per l'annualità 2018 pari a euro 8.135.634,54 e per l'annualità 2019 pari ad euro 6.169.407,17. Ho già inoltrato una lettera al viceministro dell'Economia Antonio Misiani e domani andrò a Roma per continuare a discutere della questione. Non è sempre semplice interloquire con i dirigenti dei vari Ministeri e avere a che fare con una burocrazia fredda, senza anima. Mi impegnerò fino in fondo e insieme ai sindacati per risolvere i problemi e per consentire alle Province di funzionare al meglio, visto che un altro provvedimento ha sostanzialmente ridotto al minimo la capacità finanziaria delle Province con un taglio da tre miliardi (in particolare questa Provincia per la partecipazione alla finanza pubblica fino ad oggi ha subito un taglio di euro 87.143.440,62)". "Per questo - ha detto ancora il presidente della Provincia di Cosenza - ho aderito all'iniziativa di oggi organizzata dai sindacati. Devo difendere la mia istituzione ma bisogna anche ammettere, con grande amarezza, che ancora oggi a due anni e mezzo dal mio insediamento, non ho avuto l'onore di essere ricevuto alla Regione e di incontrare il presidente per discutere dei problemi della Provincia di Cosenza. Tante infatti sono le questioni rimaste aperte e che devono essere affrontate con la Regione, dalla formazione professionale dei dipendenti ai Centri per l'impiego. Così come resta aperta la questione delle strutture sportive sulla quale non abbiamo più alcuna competenza".

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