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      Conferma dissesto Comune Cosenza, reazioni e commenti

       

       

      Conferma dissesto Comune Cosenza, reazioni e commenti

      16 ott 19 "Tengo a tranquillizzare i cittadini perché sul piano amministrativo e tributario non cambia nulla e non risentiranno in alcun modo di tale stato. Così come non cambia nulla sul piano della mia candidatura a governatore della Calabria. Ho dato la mia disponibilità a realizzare un progetto per questa regione e andremo avanti. Non sussistono ragioni di incandidabilità". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, commentando la deliberazione di dissesto del Comune da parte della Corte dei conti. "Eravamo ampiamente preparati a questa situazione - aggiunge Occhiuto - anche se, com'è ovvio, abbiamo posto in essere tutto quello che era nelle nostre possibilità per scongiurarla. In merito, si era già espressa la Corte dei Conti regionale. Paghiamo oggi le conseguenze causate dai debiti pregressi delle precedenti amministrazioni. Anzi, nel corso di questi anni, abbiamo in parte ripianato la mole debitoria, al di là di ogni previsione. Dispiace che questa sentenza arrivi proprio ora, considerando che avevamo chiesto un rinvio in virtù della proposta di legge nazionale presentata apposta per il riequilibrio finanziario dei Comuni. Avevamo infatti posto in atto alcune misure ad hoc, da completare entro la fine dell'anno. Rispetto alla nostra specifica richiesta di rinvio e al relativo rigetto, non posso fare a meno di rimanere perplesso".

      "Le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno confermato il dissesto finanziario del Comune di Cosenza. Il piano di rientro previsto dall'Amministrazione in carica non è stato ritenuto idoneo. La cattiva amministrazione del sindaco Occhiuto è stata così certificata dalla magistratura contabile e l'assenza di una presa di responsabilità, politica innanzitutto, da parte del sindaco è non solo inammissibile, quanto mortificante per i cosentini che ancora oggi devono sentirsi dire che nulla cambierà per loro. Le conseguenze, invece, ci saranno, eccome, per la città". Così, in una nota, i parlamentari cosentini del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico, Laura Ferrara e Massimo Misiti. "I tributi erano già al massimo - aggiungono - per i cittadini tartassati da questa fallimentare amministrazione, ma sarà tutta l'operatività del Comune in ambito economico, finanziario e sociale ad essere seriamente compromessa a causa del dissesto. Ci sarà una necessaria riduzione dei servizi e delle spese, i creditori non entreranno in possesso di tutte le somme, ma solo di una parte di esse, e il personale in sovrannumero sarà messo in mobilità, in quanto l'ente locale dissestato è obbligato a rideterminare la dotazione organica. Anche i contratti a tempo determinato dei dirigenti scelti da Occhiuto verranno sciolti di diritto. Adesso ci attende la doverosa deliberazione del Consiglio comunale dello stato di dissesto, la cui eventuale omissione è sanzionata con la previsione dell'insediamento di un Commissario ad acta. Dopodiché il Comune non potrà contrarre mutui, né impegnare spesa superiore a quella prevista dall'ultimo bilancio. Il problema toccherà in particolar modo i servizi sociali comunali, come i servizi domiciliari ad anziani e disabili o il servizio dei pulmini scolastici". "Ci auguriamo, almeno, a questo punto - concludono i parlamentari M5S - che Occhiuto valuti attentamente l'ipotesi di candidarsi alla prossima competizione elettorale regionale. Chi ha portato il Comune di Cosenza al dissesto, dimostrando di possedere una visione non compatibile con la buona amministrazione, non può certo candidarsi a guidare la Calabria, già piagata di suo da decenni di malgoverno".

      "Avevamo visto giusto. La finanza creativa di Occhiuto ha portato inesorabilmente il Comune di Cosenza al dissesto finanziario per centinaia di milioni di euro". Lo sostiene, in una nota, il consigliere comunale di Cosenza Carlo Guccione, leader della minoranza di centrosinistra. "Già nel corso del Consiglio comunale del 25 agosto 2016, in occasione dell'approvazione degli equilibri di bilancio e dell'assestamento finanziario - aggiunge - avevamo sostenuto il rischio del dissesto e chiesto un'operazione verità sullo stato delle casse comunali. Subito dopo inviammo una corposa documentazione alla Procura generale, alla sezione regionale di Controllo e alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro. La stessa nota fu inviata anche alla Ragioneria generale dello Stato (Servizi ispettivi di finanza pubblica) a Roma. L'amministrazione comunale non solo non è stata in grado di ripianare i debiti pregressi, ma lo stesso debito è aumentato nel corso del tempo fino a raggiungere gli oltre 350 milioni. A questi vanno aggiunti ulteriori 30 milioni che, secondo una analisi della Corte dei Conti, non sono stati 'contemplati' nel Bilancio per ammissione dello stesso Comune. La filosofia portata avanti in questi anni dal sindaco Occhiuto è stata quella di governare facendo debiti, tanto saranno i cosentini a pagarne le conseguenze. Oggi l'Amministrazione comunale, nel prendere atto del dissesto si affretta a sostenere che 'non ci saranno conseguenze per i cittadini'. Nessuno crede più agli amministratori comunali: è come dire ai cittadini che esiste Babbo Natale. Purtroppo, saranno proprio loro invece a subire tagli e carenze di servizi ed il blocco degli investimenti. Così come non è esclusa una possibile mobilità del personale". "A questo punto - conclude Guccione - qualcuno tragga le dovute conseguenze. È tempo che ci si assuma le proprie responsabilità per avviare una fase nuova che porti la città fuori da questo disastro finanziario, con conseguenze enormi sul piano sociale ed economico".

      "È ormai chiaro che il centrodestra debba scegliere un candidato nuovo, che vinca e liberi la Calabria dal passato e da una sinistra incapace. La Lega è pronta a fare squadra, pensando al futuro, per il bene dei Calabresi". Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato e commissario regionale della Lega in Calabria Cristian Invernizzi, commentando la notizia della deliberazione di dissesto del Comune di Cosenza da parte della Corte dei Conti. Sulla candidatura alla Presidenza della Regione di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, che ha ottenuto il sostegno di Forza Italia, la Lega ha posto il veto come espressione unitaria della coalizione di centrodestra.

      “La minoranza dei sinistri dovrebbe zittirsi, considerato che fa parte di quella classe politica che ha governato precedentemente e portato a questa situazione”. È ridicolo che chi oggi addebita il dissesto a Mario Occhiuto sia tra coloro i quali ha provocato questo stato di cose . La dichiarazione del giovanotto leghista bergamasco è fuori luogo, non conosce i problemi calabresi e cosentini. In questi giorni chiariremo ai cittadini cosentini i debiti creati dalle gestini passate antecedenti al 2011 . I continui attacchi a Mario Occhiuto ci inducono ad andare avanti per il cambiamento della Calabria. Lo dichiara il Presidente dell'Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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