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      Il Capitano Ultimo apre sabato 5 a Cosenza la rassegna "Letture in chiostro"

       

       

      Il Capitano Ultimo apre sabato 5 a Cosenza la rassegna "Letture in chiostro"

      02 ott 19 La testimonianza del capitano Ultimo sabato 5 ottobre (ore 11) aprirà a Cosenza, nel complesso monumentale di San Domenico, l’iniziativa “Letture in chiostro” promossa dall’assessorato alla Cultura di palazzo dei Bruzi. L’uomo che oltre a pubblicazioni editoriali ha anche ispirato sceneggiature cinematografiche perché artefice dell’arresto di Totò Riina, e che con i suoi investigatori invisibili ha indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, nella circostanza dialogherà con la vice presidente della commissione parlamentare antimafia Jole Santelli attorno al libro di Pino Corrias “Fermate il capitano Ultimo” (Chiarelettere). Ad inaugurare i due giorni di intensi appuntamenti, confronti e talk, sarà il sindaco Mario Occhiuto. Nel capoluogo bruzio il fine settimana sarà interamente dedicato ai libri, con tre finestre aperte sulla riflessione: crescita civica e legalità, quindi la scrittura femminile, quindi il Sud. Tre talk con un comune denominatore: la Cultura. Le storie di alcune delle donne protagoniste dei nostri tempi e le riflessioni sul Meridione, con i progetti di autonomia differenziata e quelli per il rilancio di settori strategici come il turismo.

      Il programma:

      Due giorni fortemente voluti dall’assessore alla Cultura Jole Santelli animeranno il prossimo week end in città fra talk e presentazioni editoriali. La rassegna “Letture in chiostro”, di scena nel complesso monumentale di San Domenico, completa così la sezione ‘Beni parlati’ del “Festival delle Invasioni 2019’, cofinanziato dalla Regione Calabria tra gli eventi storicizzati nell’ambito dei Fondi PAC annualità 2019.

      Sabato 5 e domenica 6 ottobre si alterneranno ospiti, letture, dibattiti.

      Sabato 5 ottobre alle 10,30 si comincia con il saluto istituzionale del sindaco Mario Occhiuto a cui immediatamente seguirà (ore 11), nell’ambito della “Finestra su crescita civica e legalità”, la presentazione del volume “Fermate il capitano Ultimo” (Chiarelettere) di Pino Corrias. Ne discutono Capitano Ultimo e Jole Santelli nelle vesti di Vice Presidente Commissione Parlamentare Antimafia. Sempre di sabato, è in programma un’ampia “Finestra sulle scrittrici”. Modera la giornalista Anna Arcuri a partire dalle 15.30 con Adele Perna e il suo “L’ago della bilancia” (Kimerik). Ne discute con l’autrice Alessandra Santelli, psicoterapeuta. Ore 16.15: Carola Vai con il libro “Rita Levi-Montalcini, una donna libera” (Rubbettino). Ne discute con l’autrice Simona Loizzo, medico. Ore 17, Maria Rosa Cutrufelli con “Il giudice delle donne” (Sperling & Kupfer) Ne discute con l’autrice Vittorio Gallucci, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza. Ore 17.45, Maria Attanasio con il libro “La ragazza di Marsiglia” (Sellerio). Ne discute con l’autrice Maria Teresa Pagliuso, presidente Inner Wheel Cosenza.
      Ore 18.30: Marcella Marmo con “Donne di mafia, che differenza fa?”. Ne discute con l’autrice Matilde Lanzino, assessore alla Scuola del Comune di Cosenza. Ore 19.30: il TALK moderato da Eva Catizone, dal titolo “Gli spazi della cultura”. Vi partecipano Maria Limardo, Sindaco Vibo Valentia; Jole Santelli, Vice Sindaco di Cosenza; Marta Petrusewicz, Assessore alla Cultura del Comune di Rende; Eduardo Lamberti Castronovo, consigliere metropolitano Reggio Calabria.

      Domenica 6 ottobre il programma offre una giornata altrettanto ricca. A partire dalle 10, Anna Arcuri modera “Finestra a Sud”. L’onorevole Roberto Occhiuto introduce sul libro “Zero al Sud” (Rubbettino) scritto da Marco Esposito. Ne discutono con l’autore Mario Bozzo, Fondazione Carical, Massimo Clausi del Quotidiano del Sud.
      Alle 11.00 Raffaele Rio e il suo “Ritorno al turismo” (Rubbettino). Ne discutono con l’autore Lucio Di Gioia, Sindaco di Cerisano, Antonio Di Caprio, Sindaco di Orsomarso.
      Ore 12, Alfredo Del Monte con “Il Mezzogiorno d’Italia e il Sud degli Stati Uniti. Due casi di sviluppo a confronto” (Rubbettino). Ne discute con l’autore la giornata Anna Arcuri.
      Ore 17.00: il talk “Cultura a Sud” moderato da Giampaolo Calabrese dirigente del settore Cultura del Comune di Cosenza con Gilberto Floriani direttore Sistema Bibliotecario Vibonese, Vincenzo Staiano direttore artistico Roccella Jazz Festival, Walter Pellegrini editore e Direttore Villa Rendano, Nino Macrì Sindaco di Tropea, Enzo Paolini presidente Premio Sila, Antonietta Santacroce direttore artistico Festival d’Autunno.
      Alle ore 18 è previsto il talk moderato dalla giornalista del Quotidiano del Sud Maria Francesca Fortunato, dal titolo “Reti culturali e crescita collettiva” con Antonio Iaconianni preside del Liceo Classico Telesio di Cosenza, Giusi Princi dirigente del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, Francesco Plastina del Planetario “GB Amici” di Cosenza, Antonella Cucciniello direttore del Polo Museale della Calabria, Giuseppe Passarino dell’Unical.
      Alle ore 19 le conclusioni con Roberto Napoletano direttore di Quotidiano del Sud-l’Altravoce dell’Italia e Jole Santelli, Vice Presidente Commissione Parlamentare Antimafia e Vice Sindaco di Cosenza.

      Le schede dei volumi presentati:

      FERMATE IL CAPITANO ULTIMO (di Pino Corrias) “Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini. I miei sono stati il miglior gruppo investigativo.” “Se arresti zingari e tossici va bene, di più no perché diventi un pericolo per le lobby e cominciano i guai.” “Dopo le inchieste sulla Lega, su Finmeccanica e sulla Cpl Concordia, l’ordine era di fermarmi. L’hanno fatto.” Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, si racconta in prima persona. È lui che ha arrestato Totò Riina e con i suoi investigatori invisibili ha indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere. La sua è l’avventura di un carabiniere condannato a morte da Provenzano e Bagarella, che ancora oggi vive clandestino. Negli anni ha subito i sospetti e i teoremi confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia: un clamoroso fraintendimento della verità, lo considera, perché finisce per attribuire la responsabilità delle stragi allo Stato anziché “ai macellai della mafia”.

      L’AGO DELLA BILANCIA (di Adele Perna) È il racconto autobiografico di un’adolescente, una ragazza caduta tante volte ma che si è sempre rialzata. Anoressia, bulimia e disturbi alimentari la accompagnano in un viaggio tra i mali dell’anima e i legami col cibo. È l’autobiografia di una donna che ha avuto il coraggio di raccontarsi in un libro per aiutare i giovani a guardarsi dentro, riconoscere i campanelli di allarme e saper chiedere aiuto.

      RITA LEVI MONTALCINI, UNA DONNA LIBERA (di Carola Vai) Prima biografia completa di “una donna eccezionale che, nonostante l’apparente fragilità fisica, aveva dentro di sé la forza di una guerriera senza paure, un modello femminile”. L’unica italiana che ha vinto il Nobel per la medicina. È la storia della sua amicizia “speciale” con l’altro Nobel italiano Renato Dulbecco. Sullo sfondo di una vita frenetica, i principali eventi che hanno influenzato la sua esistenza: due guerre mondiali, i bombardamenti sulla sua città natale, Torino, le leggi razziali, le fughe, i viaggi, gli incontri con papi, re, regine, capi di Stato e di Governo.

      IL GIUDICE DELLE DONNE (di Maria Rosa Cutrufelli) È il 1906, siamo nelle Marche, all'epoca una delle zone più povere della penisola. Montemarciano è un piccolo paese sconosciuto, qui per inseguire il sogno del suffragio universale dieci maestre decidono di chiedere l'iscrizione alle liste elettorali. Sarà un giudice di Ancona, il presidente della Corte di Appello, a dover prendere la decisione. Lodovico Mortara, il giudice delle donne. Un capitolo di storia pressoché sconosciuto, una vicenda che racconta “una pagina autentica della storia del suffraghiamo in Italia”.

      LA RAGAZZA DI MARSIGLIA (di Maria Attanasio) È il ritratto dell’unica donna che partecipò all’impresa dei Mille. Un romanzo storico che racconta la storia di Rosalia Montmasson, per 20 anni moglie di Francesco Crispi. Lo seguì in tutti gli esili, facendosi cospiratrice e patriota al servizio della causa mazziniana. Si erano incontrati a Marsiglia: lui esule in fuga dalla Sicilia borbonica, lei lavandaia stiratrice dell’Alta Savoia. Dopo il periodo mazziniano, l’impresa garibaldina, l’Unità, e la svolta monarchica di Crispi. Le divergenze e i contrasti tra Francesco e Rosalia si accentuarono, e lui, nel 1878 – divenuto ministro – riuscì a farsi annullare il matrimonio. Da quel momento, Rosalia Montmasson fu fatta sparire dalla vita di Crispi, dai libri, e dalla memoria collettiva, una totale rimozione dalla storia risorgimentale.

      DONNE DI MAFIA (a cura di Marcella Marmo) La partecipazione delle donne alla vita mafiosa deriva da una tradizionale subalternità femminile o è una scelta consapevole e responsabile? Che cosa significa essere una donna in un gruppo criminale organizzato? Le differenze di genere sono più forti che in altri ambiti sociali? Che differenza c’è fra donne di camorra, di ’ndrangheta, di mafia? Sono alcune delle domande che hanno ispirato questo saggio sulle donne e la criminalità organizzata, una ricerca storica pubblicata su un numero monografico della rivista i Meridiani.

      ZERO AL SUD (di Marco Esposito) “La storia incredibile (e vera) dell'attuazione perversa del federalismo fiscale” recita il sottotitolo di questo libro, quanto mai attuale mentre si discute il progetto di autonomia chiesta a gran voce da alcune regioni. Il giornalista del “Mattino” Marco Esposito racconta come il federalismo fiscale, nato per premiare efficienza e trasparenza, stia mutando in un meccanismo tortuoso, oscuro e ingiusto. In una partita truccata che ha finito per penalizzare i Comuni dell’Italia meridionale. Perché lo Stato - è la tesi che sostiene - invece di costruire servizi dove mancano ha stabilito che, nei territori di tipo “B”, il fabbisogno è zero. E così ha dimezzato la perequazione aprendo la strada al federalismo differenziato, con maggiori autonomie, risorse e diritti nelle Regioni ricche.

      RITORNO AL TURISMO (di Raffaele Rio) Il turismo calabrese potrebbe beneficiare di oltre 400 milioni di euro nei prossimi anni. “Le risorse comunitarie assegnate per i Fondi strutturali all’Italia - calcola l’autore - dovrebbero passare a 43 miliardi nella programmazione 2021-2027, generando un’economia esterna principalmente per le regioni meno sviluppate. E se il buongiorno si vede dal mattino, la Calabria potrebbe incamerare circa 3,4 miliardi di finanziamenti comunitari per la nuova programmazione di cui oltre 400 milioni di euro direttamente per il settore turistico regionale a cui andranno aggiunte altre risorse trasversali (ambiente, occupazione, etc”. Come utilizzare questi fondi? Nel saggio viene descritto un possibile percorso di sviluppo per il comparto turistico calabrese, aperto necessariamente al contributo di imprenditori, associazioni, istituzioni e cittadini.

      IL MEZZOGIORNO D’ITALIA E IL SUD DEGLI STATI UNITI (di Alfredo Del Monte) Due casi di sviluppo a confronto, Mezzogiorno d’Italia e Sud degli Stati Uniti. Fattori economici, come la dotazione delle risorse, ma anche fattori culturali e istituzionali sono importanti nel promuovere lo sviluppo. L’esperienza dei due Sud mostra che l’importanza di questi fattori si può modificare nel corso del tempo favorendo o meno i processi di convergenza. Politiche che puntano solo sui trasferimenti di risorse a favore delle regioni più povere senza modificare profondamente i fattori culturali e istituzionali rischiano di avere effetti modesti sullo sviluppo delle aree interessate.

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