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      Dire: Le scuole adottino la storia di una vittima di femminicidio

       

       

      Dire: Le scuole adottino la storia di una vittima di femminicidio

      26 lug 19 Le storie delle donne non si adottano. ‘Adotta la storia di una vittima di femminicidio’. Con questo titolo la Regione Calabria si appresta a sottoscrivere un accordo di collaborazione tra l’ Osservatorio sulla violenza di genere (ex L. R. n.38 del 23 novembre 2016) e il MIUR, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, il prossimo 30 luglio. “Compito delle istituzioni è quello di sostenere chi ce la fa ed evitare e prevenire il fenomeno. Adottare la storia di una donna vittima di femminicidio a che serve? Quale messaggio si vuole dare? A cosa educa? Che formazione? Mentre i Centri antiviolenza sono in affanno, aspettando fondi per sostenere e aiutare le donne ad uscire dalla violenza, il Consiglio regionale delle Calabria promuove l’adozione della storia di chi non ce l’ha fatta”, commenta Antonella Veltri, vice presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, e attivista del Centro Antiviolenza "Roberta Lanzino" - Cosenza di Cosenza, “senza nemmeno pensare che la loro morte è spesso imputabile al fallimento delle istituzioni nel proteggere donne che hanno denunciato la violenza”. Il percorso didattico-formativo 'Adotta la storia di una vittima di femminicidio' promosso dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere con il MIUR dovrebbe coinvolgere gli istituti di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2019/2020, “un’altra aberrazione della proposta: dovrebbero adottare una vittima di femminicidio anche bambini/e delle elementari?” si chiede Veltri. “Riteniamo che i soldi pubblici per la formazione e la prevenzione del fenomeno della violenza alle donne debbano essere indirizzati non a veicolare vicende di cronaca spesso già ampiamente trattate dalla stampa, di fatto rivittimizzando le donne che subiscono violenza enfatizzando addirittura l’adozione di chi risulta vittima e soccombe”, conclude la vice presidente di D.i.Re. Sostengono e aderiscono: Coordinamento centri antiviolenza Regione Calabria (CADIC), UDI Calabria, Centro antiviolenza comune di Paterno Calabro

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