Corte dei Conti dichiara il dissesto del Comune di Cosenza

18 lug 19 La Corte dei Conti ha dichiarato il dissesto del Comue di Cosenza. La decisione, praticamente già preannunciata da tempo, dopo che la Corte ha sentito il Sindaco Mario Occhiuto ed il legale dell'Ente. Una decisione a cui il Comune di Cosenza ha un mese di tempo per opporsi. Le motivazioni dell'attivazione della procedura di dissesto sono contenute nel fascicolo di 142 pagine trasmesso oggi al sindaco Mario Occhiuto e agli uffici amministrativi, che hanno trenta giorni per il ricorso alle Sezioni riunite della Corte dei conti. Nel fascicolo si afferma che le discrasie tra quanto contenuto nel Piano di riequilibrio finanziario e quanto invece realmente é stato attuato dall'amministrazione di Palazzo dei Bruzi sono tali da dover attivare le procedure di dissesto finanziario. Si registrano "una limitata capacità di riscossione dell'ente, con conseguente rischio della perdita di entrate per prescrizione" e "la sussistenza di ingenti debiti pregressi, smaltiti solo in parte con le anticipazioni di liquidità in più tranche ricevute da Cassa depositi e prestiti, il cui saldo, evidentemente, comporta ulteriori aggravi per il Comune per interessi legali, spese legali che l'ente dovrà corrispondere al debitore, oltre alla sorte capitale". L’attivazione delle procedure per l’approvazione del dissesto in Consiglio comunale, previste dall’art. 6 comma 2 del D.Lgs. 149 del 2011, così come accaduto nel 2013 con la bocciatura del piano di riequilibrio, sono sospese in attesa del ricorso alle sezioni riunite della Corte dei conti che, è bene ricordarlo, nel 2014 diedero ragione al Comune di Cosenza.

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