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      Maltrattamenti in famiglia: Un arresto e un allontamaneto a Cosenza

       

       

      Maltrattamenti in famiglia: Un arresto e un allontamaneto a Cosenza

      09 lug 19 Due ordinanze di misura cutelare coercitiva sono state applicate dagli uomini della Squadra Mobile di Cosenza nei confronti di un trentanovenne L.F.F. della provincia di Cosenza e di I.F. 52enne cosentino. Entrambi sono accusati di maltrattamenti in famiglia. Il primo è stato allontanato dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento alla parte offesa mente il secondo è finito agli arresti domiciliari. Le misure coercitive sono state emesse dal Gip del Tribunale di Cosenza a seguito della richiesta del Procuratore Mario Spagnuolo

      Nel primo caso, L.F.F., soventemente in stato di ebrezza, con condotte reiterate, ingiuriava, vessava, minacciava e picchiava la moglie, nei cui confronti nutriva una ossessiva gelosia per la quale le addebitava storie sessuali con altri uomini. La donna, madre di cinque figli minori, destava in un perdurante stato di ansia e paura e di un fondato timore per la sua incolumità e per quella dei figli, che in svariate occasioni sono stati anch’essi oggetto di ingiurie e aggressioni, nei cui confronti il loro padre ha sferrato violenti calci.

      Vicenda del tutto diversa è quella oggetto della seconda misura cautelare: in questo caso infatti si tratta del reato di maltrattamenti in famiglia del fratello maggiore verso la sorella. L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare e del divieto di avvicinamento, ha continuato a molestare e aggredire la sorella, la quale veniva raggiunta reiteratamente presso l’abitazione dove la stessa era andata a vivere con il suo compagno, per essere ancora minacciata ed aggredita. Tale situazione ha determinato quindi l’aggravamento della precedente misura cautelare che si è rilevata inefficace per la tutela della donna e pertanto il GIP, su richiesta del PM, ha emesso la misura cautelare coercitiva degli arresti domiciliari a carico dell’I.F. con divieto di comunicare con persone in qualsiasi modo anche con l’utilizzo di sistemi informatici.

      Appare necessario evidenziare che l’elevato numero di indagini per i reati di “violenza di genere”, la loro complessità e delicatezza, la necessità di concluderle in tempi brevi, ha determinato la creazione di un gruppo di lavoro investigativo, altamente specializzato, all’interno della Squadra Mobile della Questura, che lavora in perfetta sinergia con i quattro Magistrati del corrispondente gruppo specializzato della Procura della Repubblica di Cosenza.

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