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      Padre Fedele regala il libro di Corbelli "La favola del piccolo Cicce", una storia immortale

       

       

      Padre Fedele regala il libro di Corbelli "La favola del piccolo Cicce", una storia immortale

      23 giu 19 Un grande successo sta accompagnando l’iniziativa umanitaria di Padre Fedele, che da alcuni giorni al suo banchetto dei poveri, al tradizionale posto di Corso Mazzini, a Cosenza, sta regalando una copia del libro capolavoro di Franco Corbelli "La favola del piccolo Cisse", in cambio di una semplice offerta al Paradiso dei Poveri. “Anche i cosentini restano affascinati e commossi da questa storia immortale, bellissima, commovente e fortemente cattolica e cristiana. Ha la forza del Vangelo. E’ la voce del Signore, che parla, che ci dice del peccato mortale che si fa non salvando quei poveri bambini e gli altri migranti che scappano dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla miseria, afferma Padre Fedele, in una nota stampa. Non è un libro, è una meravigliosa e reale fiaba moderna che ci dice che un altro mondo, più giusto e umano, è possibile. Ma ci spiega anche un altro fatto importante e storico, ci dice infatti perché proprio a Tarsia sta sorgendo la grande opera umanitaria del Cimitero internazionale dei Migranti, per dare dignità alle vittime dei tragici naufragi. Ce lo spiega con quel fantastico racconto dell’incontro di Corbelli (mentre si recava al porto di Corigliano, proprio il giorno dello sbarco del piccolo Cisse) al Lago di Tarsia con la cicogna bianca (animale sacro e simbolo di pietà, secondo la leggenda), arrivata di nuovo, dall’Africa, proprio a Tarsia, dopo 30 anni che vi mancava, esattamente l’anno e poco prima che questo bambino della Costa D’Avorio, di appena 5 anni, sbarcasse da solo, da una nave tedesca piena di migranti, nel vicino porto della città ionica calabrese, alla ricerca del suo papà in Europa, dopo che la sua mamma era stata imprigionata in Libia, sulla costa di Sabratha, mentre insieme, dopo essere miracolosamente giunti in Libia, attraversando il deserto, stavano per salire su un vecchio barcone diretto in Italia. Genitori che poi prodigiosamente ritrova, grazie allo straordinario impegno del Movimento Diritti Civili di Corbelli e di altre meritorie Associazioni e Istituzioni. Tutto quello che viene descritto e documentato non può essere stato solo un fatto di fortuna. E non può assolutamente definirsi un semplice caso quel fantastico incontro, proprio il giorno dello sbarco del bambino ivoriano al vicino porto di Corigliano, di Corbelli con l’animale migratorio. No! Siamo di fronte a qualcosa che va al di là della mera cronaca e ci porta nel soprannaturale. Per chi ha fede La favola del piccolo Cisse non può che essere colto come un messaggio divino, ma anche un monito, per chi chiude i porti e lascia morire questi bambini e i migranti in mare, che il Signore ha voluto mandarci. Tutti dovrebbero leggere e conservare per sempre La favola del piccolo Cisse. Capisco perché si sono commossi, leggendola, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente della Camera, Roberto Fico. Vi aspetto a Corso Mazzini per regalarvi questo fiaba meravigliosa, che rispetto alla favola di Pinocchio e al Libro Cuore, a cui viene paragonata, questa del piccolo Cisse è tutta reale: dal bambino, ai luoghi, alla cicogna, l’animale migratorio, al Cimitero dei Migranti, che si sta costruendo, che tutti possono vedere recandosi a Tarsia, come sono certo un giorno faranno da ogni parte del mondo, andando in questo posto miracoloso”.

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