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      Tragedia in piscina a Cosenza, il piccolo Giancarlo morì per miocardite

       

       

      Tragedia in piscina a Cosenza, il piccolo Giancarlo morì per miocardite

      07 giu 19 È stata depositata questa mattina presso il Tribunale Penale di Cosenza, la super perizia del collegio peritale incaricato dal giudice dott Giovanni Garofalo in merito alla causa della morte del piccolo Giancarlo Esposito, che perì il 2 luglio del 2014 al Kinder garden della Piscina di Campagnano a Cosenza. La perizia ha affermato che il piccolo Giancarlo alla base delle analisi effettuate è morto per una grave miocardite acuta, nel cuore sono stati trovati, infatti, molti reperti di infiltrati infiammatori che hanno portato alla morte il bambino. La tesi della miocardite è stata subito evidenziata dal collegio difensivo del rappresentante legale della struttura, Carmine Manna, accusato assieme alle educatrici Franca Manna, Luana Coscarello, Martina Gallo e Ilaria Bove. Già nella scorsa udienza del 2 ottobre del 2018 l'avv. Sabrina Rondinelli ribaltò la tesi della pubblica accusa che parlava di morte per annegamento. La perizia di oggi conferma quanto da sempre sostenuto dalla difesa e cioè che il piccolo Giancarlo Esposito non morì in piscina per annegamento ma smise di respirare stroncato da un arresto cardiaco a causa della miocardite.

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