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      Annunziata nella bufera, 2 casi di morte neonatale, avvisi di garanzia

       

       

      Annunziata nella bufera, 2 casi di morte neonatale, avvisi di garanzia

      04 giu 19 Un neonato è morto nell'ospedale di Cosenza ed i genitori hanno denunciato il fatto alla polizia. Secondo quanto si è appreso sino ad ora, la donna si è presentata in ospedale con febbre alta e problemi cardiaci ed è stata ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia. I problemi sarebbero sopraggiunti al momento del parto e non è ancora chiaro, al momento, se il neonato sia nato morto o se il decesso sia arrivato subito dopo il parto. Stamani, gli agenti della Questura di Cosenza sono andati in reparto dove hanno sequestrato la cartella clinica. La neonata è nata nella notte tra domenica e lunedì. I medici hanno tentato un parto naturale ma sarebbero sopraggiunte delle sofferenze per cui è stato deciso per il cesareo. Subito dopo la nascita, la neonata è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove la notte scorsa è morta. Alla notizia del decesso, il padre della neonata avrebbe dato in escandescenze. Da qui l'intervento in reparto della polizia. L'uomo ha poi riferito quanto accaduto agli agenti facendo una denuncia per chiarire le cause del decesso. Nei giorni scorsi un altro neonato, un maschietto, è morto nell'ospedale di Cosenza cinque giorni dopo il parto, avvenuto il 22 maggio scorso. Anche in questo caso i genitori hanno presentato una denuncia che ha portato la Procura della Repubblica di Cosenza ad iscrivere nel registro degli indagati 18 sanitari che sono stati a contatto con la mamma e il piccolo nelle fasi della gravidanza e del parto come atto dovuto in vista dell'autopsia che è stata eseguita ieri. Per quel caso, l'ospedale ha sostenuto che "nonostante l'erogazione di tutte le cure, nel rispetto delle Linee guida nazionali e internazionali, non è stato possibile correggere e risolvere il grave quadro clinico che presentava compromissione multiorgano".

      La mamma: Voglio verità

      "Voglio giustizia, perché non è ammissibile che una bimba muoia così. Soprattutto voglio sapere la verità, voglio capire cos'è successo. Ho chiesto ripetutamente di avere il cesareo, li ho implorati, perché avevo intuito che non stava andando bene, e invece non l'hanno fatto". È il disperato grido di dolore di Serena, la mamma 29enne che la notte scorsa ha perso la figlia in seguito a complicazioni al parto avvenuto domenica sera. La piccola è nata viva ed è stata trasportata immediatamente nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Cosenza, poi il decesso. "Quello che so - ha detto Serena, ancora ricoverata in ospedale - è che ripetevano solo 'c'è liquido verde'. L'hanno appoggiata a me per qualche minuto e poi l'hanno portata in reparto, sono riuscita a vederla solo una volta. I medici mi hanno detto che era in condizioni critiche e poi la notizia questa mattina". Serena - secondo quanto raccontato dalla donna - era arrivata in ospedale senza alcun problema, solo la rottura delle acque. Ora sarà la Procura, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo, a chiarire quanto accaduto. La salma della piccola è stata posta sotto sequestro ed è stata disposta l'autopsia. Accanto a Serena il marito, 34enne - che stringe in mano copia della denuncia - ancora increduli. "Sono certa che c'è stato un errore - ha aggiunto Serena - perché ho già partorito, sono una donna forte e mi sono resa conto che qualcosa non andava nel verso giusto. Ho fatto di tutto, ma non mi hanno dato ascolto e adesso mia figlia è morta".

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