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      Tre abitazioni utilizzate per l'esercizio della prostituzione sequestrate dalla PS a Rende

       

       

      Tre abitazioni utilizzate per l'esercizio della prostituzione sequestrate dalla PS a Rende

      12 gen 19 La Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione a due distinte ordinanze di applicazione di sequestro preventivo emesse dal G.I.P. del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, guidata dal procuratore Mario Spagnuolo, aventi ad oggetto 3 appartamenti situati a Rende, a 3 soggetti ritenuti responsabili di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione. In particolare, i provvedimenti di sequestro, che richiamano integralmente l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. nei confronti di 7 persone (tra i quali rientrano i tre destinatari delle presenti ordinanze di sequestro preventivo) ritenuti responsabili, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione, eseguita dalla Squadra Mobile il 4 gennaio scorso, hanno riguardato tre appartamenti di Rende, uno sito in Via Verdi e gli altri due in Via Fermi, tutti risultati essere - in base alle risultanze delle investigazioni - utilizzati per l’esercizio della prostituzione da parte di più soggetti. Il G.I.P. ha motivato i provvedimenti sul presupposto che lo sviluppo degli accertamenti condotti dalla Squadra Mobile ha dimostrato come l’applicazione delle misure cautelari personali nei confronti degli indagati non abbia fatto cessare la condotta illecita posta in essere da questi ultimi e che sussiste invece il concreto pericolo che la libera disponibilità degli appartamenti sopra indicati possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato per cui si procede. Come detto in occasione dell’esecuzione delle sopra citate misure cautelari personali le strutture abitative in esame, sono risultate essere in uso a donne che chiedevano di “lavorare” per un determinato periodo in quella precisa località pagando la somma procapite di 50 euro al giorno a colui che gestiva tali dimore. Ulteriori accertamenti sono in corso.

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