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      Progetto del Comune di Cosenza contro le dipendenze da droga

       

       

      Progetto del Comune di Cosenza contro le dipendenze da droga

      26 ott 18 L'abuso di droga e di alcol in giovanissima età, spesso addirittura pre-adolescenziale, è diffuso molto più di quanto si pensi e registra casi che, proprio in virtù dell'età degli interessati, presentano problemi di psicosi oltre ai disagi di base legati alla dipendenza. Nell'ottica dell'importanza di fare prevenzione e di un'attenzione sempre accesa su queste tematiche, si inseriscono due progetti promossi dall'Amministrazione comunale di Cosenza e illustrati questa mattina a palazzo dei Bruzi. Con il coinvolgimento principale di diversi istituti scolastici di media inferiore e superiore, nonché del Sert (Servizi per le Tossicodipendenze), i due progetti prescelti (il costo complessivo è di 25mila euro) sono quelli dal titolo "Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine" (ideato dalla società cooperativa "Teatro in note") e "Teencontro" (dell'associazione di pedagogisti calabresi "Cepedù"). Il percorso segue un preciso indirizzo dato dal sindaco Mario Occhiuto, assente oggi alla conferenza stampa per impegni sopraggiunti all'ultimo momento. "Le tendenze a cui ci rivolgiamo - ha detto l'assessore alla Scuola Matilde Spadafora - riguardano sempre più una fascia di giovani e giovanissimi. La scuola diventa dunque il referente più importante. L'Amministrazione guidata dal sindaco Occhiuto insiste sul concetto che vuole farci sentire tutti parte di una comunità educante, perché la scuola e la famiglia da sole non possono far fronte a tutto. Viviamo in una società liquida e da soli non si arriva lontano. Come istituzione puntiamo a responsabilizzare i ragazzi, affidando loro l'impegno di partecipare a questi progetti. La nostra linea segue infatti l'impegno educativo con una metodologia che li metta in gioco in prima persona"

      Un giovane su 10 fa uso di droghe.

      A scuola, per strada, nei locali frequentati abitualmente, persino sul web: sono tanti e vari i modi in cui i giovani di oggi - tra cui anche tanti adolescenti - possono procurarsi le droghe. A darne conferma un sondaggio effettuato da Skuola.net su 7500 ragazzi tra i 13 e i 18 anni, in occasione della seconda puntata di "Generazione Giovani", il primo programma di carattere sociale del nucleo produttivo di Milano, condotto da Milo Infante, in onda la domenica alle 10:00 su Rai2, che vede al centro della discussione proprio questo tema. La ricerca si è concentrata sul rapporto che i più piccoli hanno con le droghe leggere (marijuana, hashish, ecc.). E il quadro che ne è scaturito è abbastanza allarmante: circa 1 su 10 ha ammesso di fare uso di sostanze stupefacenti a base di Cannabis (il 7% qualche volta, il 3% abitualmente). A questi numeri va aggiunto un 6% che le ha provate solo una volta e un 5% che, ad oggi, non ne consuma ma lo ha fatto in passato. Il 79%, tuttavia, se n'è sempre tenuto a debita distanza. Il motivo di un utilizzo così diffuso? Presto detto: l'estrema facilità nel procurarsele. Limitando lo sguardo ai cannabinoidi, gli studenti li acquistano praticamente ovunque. Tra i consumatori - sporadici o abituali che siano - il 41% li trova per strada, nelle piazze di spaccio o in luoghi ben precisi. Subito dopo, però, viene la scuola: il 18% dei ragazzi intervistati ha detto di comprare le droghe leggere tra bagni, cortili e corridoi del proprio istituto. Scarse, invece, le 'vendite' effettuate in discoteca (2%) e sul web (2%). Almeno per quel che riguarda questo tipo di droghe. Scuola che, tra l'altro, rientra anche tra le location preferite per il consumo. Quasi la metà di chi fa uso di droghe leggere (47%) confessa di essersi fatto almeno una volta una canna all'interno della propria scuola: per il 16% rientra nella normalità, il 20% azzarda ogni tanto, l'11% ci ha provato una volta sola. Solo il 53% non si è mai spinto fino a questo punto. Inoltre, dal consumatore allo spacciatore, il passo è breve: al 17% la droga è stata venduta da un compagno di classe o d' istituto. Il 18%, invece, si affida a estranei; il 20% a uno spacciatore occasionale. Ma la maggior parte - il 44% - si rivolge agli amici (non di scuola). Gli adolescenti sembrano non essere particolarmente attratti da droghe più pesanti: il 96% (dell'intero campione) dice di non averle mai provate. Sembra, al contrario, più consistente il giro d'affari che i più giovani muovono attorno alla cannabis legale, quella che si compra nei negozi autorizzati: più di 1 su 10 - l'11% - l'ha comprata e testata (l'8% solamente una volta, il 2% spesso, l'1% abitualmente)

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