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      Occhiuto "Nessun capriccio, chiusura Viale Parco conseguenza lavori Regione"

       

       

      Occhiuto "Nessun capriccio, chiusura Viale Parco conseguenza lavori Regione"

      07 ott 18 “Per prima cosa vorrei precisare che la chiusura del Viale finalizzata all’apertura del cantiere Metro non è certo un mio “capriccio” ma la conseguenza di un provvedimento adottato da un altro ente (la Regione) che risponde alla necessità di realizzare un’opera che è di competenza regionale e non comunale". Inizia così la lettera che il primo cittadino di Cosenza, Mario Occhiuto, ha inviato al Quotidiano del Sud rispondendo ad un cittadino che si lamentava della chiusura del Viale Parco". "Non vedo -scrive Occhiuto- il motivo perché la responsabilità di tale atto debba essere addebitata al Comune di Cosenza e non soprattutto alla regione che lo ha concretamente compiuto. Anzi è noto a tutti che se fosse stato per me avrei realizzato l’opera in modo completamente diverso, ma poiché i lavori erano stati già appaltati e affidati all’impresa ancora prima del mio insediamento mi restava solo la possibilità di bloccarli (perché privi di autorizzazione e del necessario accordo quadro preliminare con il Comune) facendo perdere finanziamenti europei per ben 160 milioni di euro destinati alla nostra area urbana, con la certezza che a pagare gli ingenti danni all’impresa sarebbero stati tutti i calabresi. Non l’ho fatto per senso di responsabilità e perché la Regione ha accolto buona parte delle nostre richieste accettando di inserire l’opera in un accordo quadro complessivo sulla mobilità e sulla riqualificazione della città. Non ho mai detto infatti di essere contrario alla Metro, ma a quel progetto che sono riuscito in parte a modificare. Sono assolutamente favorevole -per formazione culturale e professionale- ad ogni sistema di mobilità sostenibile ma ero contrario a quell’opera che creava una barriera divisiva tra il centro città e Via Popilia. Adesso per fortuna è previsto l’esatto contrario, con un grande Parco attrezzato e un tram senza barriere né cavi. L’accordo sottoscritto con la Regione prevede molti altri punti: per esempio la fornitura di pullman elettrici per i collegamenti trasversali su gomma, il finanziamento di nuovi percorsi pedonali e del rifacimento di tutti i marciapiedi della città, il collegamento tra il Viale di Cosenza e quello di Rende, la cessione dell’area ex Ferrovie sul Viale, la riqualificazione del tracciato ferroviario esistente e delle stazioni su via Popilia, l’ovovia per accedere direttamente al Castello, le piste ciclabili, la riqualificazione dell’autostazione e la creazione di stazioni hub alle porte della città, la riqualificazione della zona di Vagliolise, lo sblocco dei finanziamenti per l’ex JoIly e per il quartiere di Santa Lucia, ecc. Se verrà rispettato l’accordo sottoscritto alla fine dei lavori avremo una città veramente sostenibile, e questo ripagherà tutti i cittadini dei momentanei disagi. Infine tengo a sottolineare che io da sindaco non lavoro per la ricerca del consenso immediato, ma ispirato da un criterio di giustizia rivolto ai cittadini. Ci sono fra di loro per esempio quelli che preferiscono muoversi a piedi camminando per la città senza problemi di sicurezza e di inquinamento, e ci sono quelli che preferiscono usare l’auto in città -anche quando non necessario- senza preoccuparsi dei disagi e dell’inquinamento che causano a danno degli altri. Come chi fuma in un luogo chiuso senza rispettare gli altri che sono presenti, o chi non pratica la raccolta differenziata incurante dell’inquinamento ambientale. Un sindaco, per cosa dovrebbe lavorare se non per le buone pratiche? Devo ringraziare i tanti cittadini che finalmente accompagnano i figli a scuola a piedi e gli studenti che utilizzano i mezzi pubblici. Grazie a loro oggi la situazione del traffico è buona, al contrario di come viene descritta da alcuni. Per avere strade libere in centro l’unico modo sarebbe quello di limitare l’utilizzo alle auto (ZTL), come già avviene in moltissime città italiane ed europee. Già vent’anni fa infatti a Cosenza c’era molto più traffico veicolare di oggi: ricordo gli intasamenti continui nella zona d’ingresso autostradale (dove ho abitato per 18 anni) o su via Roma (con code stanziali a partire da piazza Cappello) o nei pressi dell’autostazione dei pullman. Piazza Bilotti con quattro incroci veicolari era un inferno, mentre adesso il traffico è solo su una strada ma lento e scorrevole; su Piazza Loreto, dopo la parziale pedonalizzazione, traffico zero. Ci sono code con traffico moderato nelle ore di punta su Via Popilia e su via XXIV Maggio, perché molti ancora non utilizzano per attraversare in senso longitudinale la città la strada di Gergeri tramite il ponte di Calatrava (ma stanno imparando). Presto ci sarà anche la nuova bretella stradale parallela a Via Popilia lungo il fiume dal lato di Via Reggio Calabria. Esiste per esempio molto più traffico persino a Rende dall’ingresso dall’autostrada fino a Quattromiglia nella zona industriale, che a Cosenza. Sono convinto che a fine lavori con la messa in esercizio del tram si ridurrà di moltissimo l’uso delle auto nella città unica di Cosenza e di Rende. E tutti saranno più felici perché potranno spostarsi più rapidamente e facilmente in una città che sarà certamente meno inquinata. Ricordo che anche riguardo a Piazza Rodotà in via Roma ci furono inizialmente molte proteste ma siamo riusciti a resistere migliorando alla fine la vivibilità nella nostra città".
      Mario Occhiuto

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