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      Ricette taroccate per sballarsi, 6 arresti dei CC di Cosenza

       

       

      Ricette taroccate per sballarsi, 6 arresti dei CC di Cosenza

      01 ott 18 Usavano ricette rubate e poi taroccate con timbri falsi per poi procurarsi gratuitamente i farmaci che sballano per poi "spacciarli" ai giovani che si avventurano nelle droghe sintetiche. Questa volta la sanità non è un attore principale della vicenza ma è addirittura truffata. A scoprire il traffico i carabinieri di Bisignano che nel 2007 avevano raccolto la denuncia di una madre disperata perchè il figlio si drogava con farmaci assorbenti. Da li le strette indagini con la Procura di Cosenza che hanno portato questa mattina a quattro arresti in carcere, una ai domiciliari e un obbligo di dimora. L'operazione denominata "Fentanyl", che è il nome del principio attivo del farmaco, è stata eseguita oggi dai Carabinieri dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza assieme ai Carabinieri dei NAS e ai colleghi della locale stazione, a Bisignano, nel cosentino. Con la denuncia della madre il figlilo ora è tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi. La segnalazione è partita a giugno del 2017 quando disperata dall'atteggiamento del figlio, che non poteva più fare a meno della droga, la donna si è rivolta ai militari dell'Arma. Il figlio, infatti, era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, denominato "Durogesic", in forma di cerotti transdermici contenenti come principio attivo il "Fentanyl", un potente analgesico oppioide sintetico che ha effetti largamente superiori alla morfina.

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      I farmaci e le ricette taroccate

      Le indagini hanno consentito di accertare un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei cerotti da parte degli indagati, che, utilizzando ricettari provento di furti in ospedali ed ambulatori della provincia di Cosenza e tramite diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico ormai in pensione e di medici inesistenti, falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, in farmacie della provincia, a Cosenza, Calopezzati, Castrovillari, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia, Montalto Uffugo e San Marco Argentano, numerose confezioni di "Durogesic". Il medicinale veniva poi rivenduto a prezzi variabili a seconda del taglio: un cerotto intero 50 euro, un mezzo cerotto 25 euro e la striscia singola 10 euro, per un giro di affari di circa 80.000 euro. Almeno 50 gli episodi documentati dai militari, con una truffa di almeno 50.000 euro ai danni del servizio sanitario nazionale.

      Mario Spagnuolo Procuratore di Cosenza

      La preoccupazione del Procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, che ha voluto congratularsi personalmente con i militari per l'operazione che ha messo in luce un aspetto preoccupante, ma diffuso, dello sballo con i medicinali. "Uno squarcio nel mondo 'dark' della droga -ha spiegato Sapgnuolo ai giornalisti- che mette in luce ad altro mondo degli sstupefacenti. Droghe legali che che ci proiettano nel mondo della droga sintetica. Un fatto gravissimo. Purtroppo c'è da registrare una diffusione capillare, non solo nella città capoluogo e nel suo interlnad, ma è in tutti i centri della provincia. Un fatto di allarme ancor più grave se si considera anche il fatto che sono coinvolti dei giovanissimi tant'è che è coinvolta la Procura dei minori con cui stiamo lavorano in sinergià così come con la Procura antimafia. La droga è un problema che attanaglia le giovani generazioni e noi abbiamo il dovere di tutelarli così come stiamo facendo collaborando ai tavoli tecnici della recente azione della Prefettura di Cosenza che ha avviato un piano di prevenzione in ambito scolastico. Altre indagini sono in corso i cui esiti saranno resi noti a breve". "Al momento - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Piero Sutera - abbiamo tracciato circa 300 confezioni. Spesso gli assuntori consumavano il farmaco dopo l'immediato acquisto, anche in macchina".

      Perquisizioni e denunce. Nel corso dell'operazione, cui hanno partecipato anche i militari della Compagnia di intervento operativo del 14° Battaglione Calabria e da unità antidroga del Nucleo cinofili dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, sono state eseguite 15 perquisizioni, 9 delle quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per gli medesimi reati. All'esito delle perquisizioni due persone state denunciate in stato di libertà e sono stati trovati 5 cerotti "Durogesic" (altri 20 erano stati sequestrati durante le indagini), 4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera, 32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc.

      Le nuove droghe:
      “Fentanyl”, la nuova droga che ha invaso il mercato. Il Fentanyl è un analgesico oppioide sintetico, più potente della morfina, utilizzato da ormai 20 anni soprattutto per le cure palliative oncologiche. La principale caratteristica di tale prodotto è certamente quella del rapido assorbimento e quindi della capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti. Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico potrebbe determinare anche gravi effetti collaterali, generando conseguentemente uno stato di forte dipendenza, da intendersi come una sorta di necessità compulsiva di procurarsi la sostanza con ogni mezzo. Purtroppo, si stima che la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa. Anche in provincia di Cosenza, non è una novità assoluta la diffusione di tale oppioide, già riscontrata proprio a Bisignano nel 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva consentito di scoprire un vero e proprio traffico di farmaci a base di Fentanyl, illegittimamente prescritti da medici compiacenti.

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