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      Inchiesta furbetti del cartellino Asp Cosenza, 21 condanne e 6 assoluzioni

       

       

      Inchiesta furbetti del cartellino Asp Cosenza, 21 condanne e 6 assoluzioni

      01 mar 18 Sono 21 le condanne infitte dal gudice monocratico Marco Bilotta ad altrettanti impiegati dell'Asp di Cosenza, tra medici ed amministrativi, coinvolti nell'inchiesta sui cosidetti 'furbetti del cartellino', per truffa allo Stato. L'indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto provinciale, capitanati dal maggiore Michele Borrelli, durata oltre tre anni e coordinata dal PM Antonio Tridico, ha appurato, attraverso l'uso di telecamere, microspie, pedinamenti e documentazione fotografica, come il personale che doveva svolgere il proprio lavoro negli uffici predisposti si trovava in tutt'altra sede. Chi al bar, chi a passeggio, chi a comprare la frutta, chi a farsi i capelli, tutti gli inquisiti tradivano l'Azienda sbrigando faccende personali invece di eseguire il proprio lavoro per cui erano pagati. Così ambulatori e uffici si affolavano di utenti e pazienti che invano attendavano il loro turno. Sotto indagine, sono finiti il personale dei consultori familiari, dell'ufficio vaccinazioni, dell'Urp, delle risorse umane, dell'ufficio rilevazioni presenze e dell'ospedale dell'"Annunziata". Il trucco era sempre lo stesso. L'utilizzo fraudolento del badge marcatempo. Si timbrava e poi via, a fare non quello che l'Azienda per cui lavoravano si aspettava che facessero ma, a sbrigare faccende personali. Così il Tribunale ha emesso 21 condanne e 6 assoluzioni. Per venti di loro il giudice ne ha ordinato il licenziamento, sospeso fino alla condanna definitiva. ll dispositivo verrà comunicato all'Asp di Cosenza e alla Regione Calabria.

      Queste le decisioni: Mario Avellino, condannato a 1 anno e mezzo di reclusione; Anna Maria Conforti, 1 anno; Francesca Zinno, 1 anno e 2 mesi; Angela Campolongo 1 anno e 2 mesi; Romeo Perri, 1 anno; Anna Turano, 1 anno e 2 mesi; Ippolito Spagnuolo, 1 anno; Pasquale Morrone, 1 anno e 6 mesi; Marina Sammarra, 1 anno e 6 mesi; Giulia Manna, 1 anno e 6 mesi; Pia Pignataro, 1 anno; Katja De Rose, 1 anno e 6 mesi; Carla Caputo, 1 anno e 6 mesi; Giovanna Trimarchi, 1 anno e 6 mesi; Gisella Rizzuti, 1 anno e 4 mesi; Vincenzo Reda, Asclepiade Felicioli, Claudio Naccarato ed Eugenio Presta a 9 mesi; Orlando Spizzirri, 1 anno; Pieraldo Russo a 8 mesi; Annarita Salvo, 1 anno e 2 mesi (8 mesi col patteggiamento e 6 mesi di condanna). Interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione del rapporto di lavoro (licenziamento che diventerà concreto solo in caso di condanna definitiva) è stata ordinata per gli imputati: Mario Avellino, Anna Maria Conforti, Francesca Zinno, Angela Campolongo, Romeo Peni, Anna Turano, Ippolito Spagnuolo, Pasquale Morrone, Marina Sammarra, Giulia Manna, Pia Pignataro, Katja De Rose, Carla Caputo, Giovanna Trimarchi, Pieraldo Russo, Gisella Rizzuti, Vincenzo Reda, Asclepiade Felicioli, Claudio Naccarato ed Eugenio Presta. Per tutti gli imputati è stata disposta la sospensione della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale. Assolti 'perchè il fatto non costituisce reato': Pieraldo Russo (assolto per il reato di truffa), Maria Naccarato, Luigi Carelli e Bice Cassazone. Assolti 'perchè il fatto non sussiste': Alberto Bevilacqua ed Elvira Vigna.

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