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      Festival delle Invasioni-Stagioni d’Estate 2018: parte la settimana dei concerti

       

       

      Festival delle Invasioni-Stagioni d’Estate 2018: parte la settimana dei concerti

      15 lug 18 Scocca l’ora dei concerti al Festival di Invasioni-Stagioni d’Estate, edizione 2018, organizzato dall’Amministrazione comunale e cofinanziato dalla Regione Calabria. Cinque serate – dal 16 al 20 luglio – tutte nel centro storico. Comune denominatore delle performance musicali: contaminazione fra generi, innovazione e nuovi linguaggi musicali. I protagonisti si muovono tra la nuovissima scena musicale italiana e i grandi nomi della musica internazionale contemporanea.
      Partenza lunedì 16 luglio (ore 21) da Piazza Duomo con DENTE e Guido Catalano in "Contemporaneamente insieme anche d'estate", spettacolo inedito e originale con la regia di Lodo Guenzi de ‘Lo Stato Sociale’. Poeta e scrittore Guido Catalano, pubblica per Rizzoli e collabora con Il Corriere della Sera Torino e Smemoranda. La sua scrittura è ciò che più si avvicina al mondo della musica. Dente è un nome di punta della musica italiana, un cantautore dal linguaggio raffinato, dotato di grande originalità e di un indiscutibile talento. La sua musica è ciò che più si avvicina al mondo della poesia. Il loro spettacolo si propone come un’esperienza singolare, difficilmente definibile con un semplice aggettivo; non un reading, non un concerto, ma rime semiacustiche, metafore in quattro quarti, in cui il poeta torinese ed il cantautore emiliano incrociano chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, giocando con le parole e con il pubblico.
      La serata prosegue sul palco di Piazza XV marzo con il memorabile live dei Calexico (ore 23). Sound inconfondibile forgiato dal deserto dell'Arizona. Joey Burns e John Convertino, alias CALEXICO, sprigionano lo spirito del crossover tipico delle popolazioni del sud degli Stati Uniti d'America al confine col Messico.
      Il nono album in studio, ‘The Thread That Keeps Us’ è un puntuale spaccato della band originaria dell’Arizona: un ritratto di famiglia che cattura tutta la loro imprevedibilità e varietà. Un suono terrestre ed espansivo contornato da chitarre graffianti e momenti di distorsione.
      Doppietta di band italiane per la giornata di martedì 17 luglio. A condividere il palco di Piazza XV Marzo, dalle ore 21.30, saranno Yombe e Calibro 35. Duo electro-pop il primo, fondato dal musicista e produttore Alfredo Maddaluno e dalla cantante e songwriter Cyen. Guidati dal vincitore di un Grammy, Tommaso Colliva, i Calibro 35 sono una delle poche band indipendenti italiane ad aver costruito un percorso progressivo e duraturo in ambito internazionale. Il loro stile, ormai riconoscibilissimo, si declina su diverse forme di espressione musicale: non solo dischi e moltissimi live, ma anche colonne sonore, produzioni tv, sonorizzazioni, library music, libri e spettacoli teatrali. Crime-funk perfezionato, esploso, espanso con infuenze afrobeat e cosmic jazz.
      Mercoledì 18 luglio l’attesissimo live di Rocco Papaleo, in Piazza XV marzo (ore 21). Il noto attore - regista e musicista lucano, accompagnato da Arturo Valiante al pianoforte, Guerino Rondolone al basso, Davide Savarese alla batteria e Giorgio Tebaldi al trombone, coinvolgerà il pubblico in un viaggio straordinario, in cui la musica incontra le parole, tra canzoni, racconti poetici e realistici, monologhi e gag surreali. Lo spettacolo nasce dalla volontà di creare un teatro "a portata di mano", capace di divertire e al tempo stesso emozionare. Uno show come un diario da sfogliare a caso, fatto di pensieri sparsi, brevi annotazioni e rime lasciate in sospeso che si fanno parole in musica, in un riuscito esperimento di teatro canzone, con un occhio a Gaber e uno alla Basilicata.
      In Piazza Duomo (ore 22.30) il talentuoso folksinger Wrongonyou, pseudonimo di Marco Zitelli, romano, classe 1990. Innamoratosi del folk e di tutta la discografia di artisti come John Frusciante e Justin Vernon, comincia a scrivere brani intorno al 2013 e a pubblicarli sul suo profilo Soundcloud. Grazie al suo primo demo “Hands” inizia a incontrare consensi: apprezzato della scuola romana, ha già alle spalle oltre 200 concerti e la sua musica è arrivata anche in Europa. L’artista si è esibito in alcuni tra i più importanti festival musicali a Bruxelles, Bilbao, Parigi, Clermont Ferrand e al Primavera Sound di Barcellona. Nel 2016 firma un contratto discografico con Carosello Records ed esce il primo EP dal titolo “The Mountain Man”. Nel 2017, il singolo “I don’t Want To Get Down” apre i lavori al nuovo album, in uscita a fine 2017 per Carosello. Il disco è prodotto da Michele Canova, uno dei produttori italiani più famosi al mondo. Sempre intensa l’attività live di Wrongonyou: ha girato tutta Italia con il suo tour, intervallandolo con gli opening act di artisti italiani (come Niccolò Fabi, Levante e Daniele Silvestri) e stranieri (Austra e i The Lumineers). Alessandro Gassman si innamora del suo talento e lo sceglie per far parte del cast de “Il premio”, il suo nuovo film in cui Wrongonyou apparirà come attore e curatore della colonna sonora.
      Chiude la serata il dj set di Capibara, un dj/producer che vive con i piedi a Roma, ma con la testa in un pianeta immaginario in cui si incontrano ritmi equatoriali ed elettronica colta. Ha pubblicato un album, un mixtape, e dato vita a svariati singoli, remix e collaborazioni che in pochissimo tempo lo hanno portato a suonare in numerosi club e festival di settore. “Fantino” è il suo ultimo singolo, che anticipa il suo nuovo album. Un inno sadness-rave, dedicato a tutti i rider; una traccia che alterna la rabbia alla malinconia, con incastri di synth ipersaturi e tappeti molto più lenti, quasi dub.

      Protagonisti assoluti di giovedì 19 luglio: Carl Brave x Franco 126, fenomeno della nuova scena hip-hop italiana, in piazza XV marzo (ore 23). Il loro album d’esordio “Polaroid” ha conquistato il pubblico con velocità istantanea. Decretato disco del 2017 da Rolling Stone e certificato disco d’oro, ha sancito un successo che si è tradotto in veri e propri bagni di folla durante i concerti. Ad accompagnarli dal vivo una “big band”, sempre più solida e abile nel vestire i brani dei “due fiori cresciuti i mezzo ai sanpietrini” di un sound ancora più denso e grondante groove. Nelle loro canzoni la città eterna esce dalla solita retorica in cui è intrappolata nell'immaginario collettivo, per vestire i panni di una metropoli contemporanea, cosmopolita, carica di contraddizioni e per questo ancor più poetica. Pezzi scritti e prodotti in una mansarda trasteverina e poi pubblicati su youtube di getto, spinti dall'urgenza di dire e fare, immagini lampo della vita di tutti i giorni, piccoli dettagli e situazioni tra le cui trame si annida la magia del quotidiano. Come i vicoli del tredicesimo rione, così anche chitarre acustiche su batterie elettroniche si intrecciano in maniera armonica sulla stessa traccia. Auto-tune e sax, trap e hip-hop convivono in maniera unica e personale, come è unica e personale la via musicale che i due ragazzi dall'altra parte del Tevere si stanno aprendo davanti al loro passaggio.
      In apertura e chiusura di serata, il dj set di Fabio Nirta.
      Il 20 luglio il palco di piazza XV marzo (ore 22.30) sarà l’unica data italiana di questa estate per Dub FX, nome tutelare della musica indipendente internazionale.
      Benjamin Stanford, da Melbourne, è partito per l'Europa nel 2006 con un piano semplice: vivere in un furgone, viaggiare per il mondo e esibirsi in strada. In un tempo brevissimo, Dub FX ha venduto oltre centomila dischi, ha partecipato ai più grandi festival rock del mondo, ha collezionato oltre 150 milioni di visualizzazioni di youtube e vanta oggi 600.000 fan su Facebook. Tutto da indipendente.
      Le sue esibizioni in giro per il mondo sono state catturate dai telefonini e pubblicate su tutti i social media, diventando video virali che hanno catapultato Dub Fx in un nuovo tipo di successo che non esisteva ancora.
      In apertura Go Dugong (ore 21.30), moniker di Giulio Fonseca, produttore e musicista piacentino di base a Milano. La sua carriera è un percorso che si snoda su più direzioni, porta la sua musica in giro per festival e venue in Italia e in Europa, in set dove la sua espressività multiforme trova libero sfogo, mescolando “ritmi carioca, boom bap, africanismi e bass music inglese”.
      Chiusura col botto a Piazza Duomo allo scoccare della mezzanotte con il soundsystem di Balera Favela, nome della club night, con base a Milano, messa in piedi da Ckrono, Go Dugong e prp - dj/producer di rilievo del panorama elettronico più votato ai ritmi - che si concentra sull'esplorazione delle musiche da ballo contaminate provenienti da tutto il mondo, oltrepassando ogni tipo di barriera geografica e fossato culturale. Dal kuduro al baile funk, passando per salsa, cumbia, palenque, bhangra, e tanto altro, un viaggio di musiche e suoni di fronte a cui è impossibile rimanere fermi.

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