Morra, Su sanità giustizia ha dato ragione a cittadini

Morra, Su sanità giustizia ha dato ragione a cittadini

05 lug 18 "Sono apparsi, su alcune testate giornalistiche on-line calabresi, degli articoli inerenti le presunte illegalità che sarebbero state perpetrate dalle più alte cariche dirigenziali delle due Aziende sanitarie bruzie (Asp e Azienda ospedaliera di Cosenza) per favorire alcuni medici e per sfavorirne altri. I dettagli di questa vicenda sono ben evidenziati in una interrogazione parlamentare che ho depositato nell'aprile del 2015 ed inoltrato all'allora Ministro Beatrice Lorenzin". Lo afferma, in una nota, il senatore del Movimento 5 stelle Nicola Morra. "Tuttavia, questo non è il momento per le rivalse, peraltro fuori tempo e fuori luogo, in quanto, restando ai fatti, la notizia - aggiunge Morra - riguarda il rinvio a giudizio da parte della Procura di Cosenza, per cinque medici che, fra attuali e pregressi, ricoprivano e ricoprono ancora oggi cariche dirigenziali nell'Asp e nell'Azienda ospedaliera di Cosenza. Questo provvedimento della Procura di Cosenza prende inizio da un esposto presentato da tre semplici cittadini, che, ritenendo di aver subito un danno dalle due Aziende, non hanno piegato la testa in modo rassegnato, come purtroppo spesso avviene nella nostra regione, ma hanno provato a rivolgersi alla magistratura evidenziando quelli che, a loro avviso, erano i profili di illegalità delle due Aziende". "Ebbene, la notizia, per certi versi rivoluzionaria - dice ancora il parlamentare M5S - è che, anche se con tempi non celeri (l'esposto risale al luglio del 2015), la giustizia, almeno per il momento, ha dato loro ragione, in quanto il rinvio a giudizio sta a significare che quei presunti reati sono stati riconosciuti anche dalla Procura. Questo è un esempio da emulare e fornisce una speranza di riscatto per tutti i calabresi. Non accade spesso che dei semplici cittadini presentino un esposto in Procura e dall'input dato derivi un rinvio a giudizio. Il M5S nasce anche per raccogliere le istanze dei cittadini per farle arrivare fin dentro le aule di giustizia, una delle 5 stelle presenti nel nostro simbolo, e nelle Aule parlamentari. Senza i vecchi 'filtri', spesso in realtà dei veri e propri 'tappi', il cittadino diventa protagonista e artefice del proprio destino e non è più costretto a delegare o ad aspettare l'intervento altrui (pratica spesso attuata in Calabria). Insomma, dopo questa notizia anche i calabresi possono dire ad alta voce: 'Yes! We can!'".