Cosenza si prende il suo ponte, un'opera imponente che guarda al futuro

 

 

Cosenza si prende il suo ponte, un'opera imponente che guarda al futuro

26 gen 18 Migliaia di nasi all'insù, bocche aperte a guardare le ballerine che svolazzano tra gli stralli del ponte San Francesco di Paola, progettato da Santiago Calatrava, sono quelli di migliaia di cosentini che si prendono il loro ponte. Un ponte verso il futuro. Un ponte che collega il quartiere di via Popilia con il quartiere di Gergeri. Uno dei quartieri, quest'ultimo, su cui Giacomo Mancini puntò per dare una chance anche al lato est della città. E non a caso lì vicino sta per arrivare al traguardo un'altra grande opera pubblica, il Planetario, che in quel progetto del Leone socialista prevedeva anche l'arrivo dallo svincolo da Cosenza Sud attraverso una circonvallazione, progetto che ancora dorme negli uffici dell'Anas. Quell'idea di opere pubbliche sempre in testa agli amministratori che fanno il loro dovere. Che fanno. Ed il sindaco Mario Occhiuto non se l'è fatta scappare l'occasione di canterizzare e portare al termine quelle idee e quei progetti parcheggiati da anni negli scaffali del Comune. A sottolinearlo il progettista, l'archistar spagnolo Santiago Calatrava che è venuto di persona a vedere la sua idea realizzata. "Questo ponte - ha detto Calatrava - collega due generazioni, il sindaco Mancini, per il quale l'ho progettato, e il sindaco Occhiuto che è riuscito a portarlo a termine. Simbolicamente è un oggetto che dimostra che a Cosenza c'è un grandissimo desiderio di modernità e di rinnovo. Sono fiero di vedere che abbiamo lasciato un oggetto che appartiene nettamente al ventunesimo secolo in questa città millenaria. Diversamente da quelli a cui siamo abituati, questi sono ponti che marcano un segno, marcano il territorio, e creano anche un senso dell'umanità che proviene dal significato intrinseco del collegamento". Ed Occhiuto, che ha il merito di fare bella la sua città, di lasciare un segno che va oltre l'oppurtunità di portare altro lavoro, non solo quello dei cantieri, per i giovani e per il futuro. "Ho avuto l'onore - ha detto il sindaco Occhiuto - di completare questo progetto per la città, che è simbolo di continuità tra passato e futuro. Destiniamo questa opera ai giovani perché possano essere orgogliosi della città, che porta con sé l'idea di innovazione. Sono felice di vedere qui tanti cittadini, che dopo tanta attesa si riappropriano di un pezzo di città che noi oggi abbiamo realizzato, fra l'altro in due aree marginali. Questo credo sia un segno importante di innovazione e qualità, e di crescita del Sud". Il tursimo non è solo una parola ma una opportunità chr la storica città di Cosenza, ricca di storia e monumenti millenari, ha davanti a se. Così la festa diventa un momento di gioia per un'opera imponente che "come il Castello - ha sottolineato il Prefetto Tomao- sarà un simbolo che caratterizzerà la millenaria citttà di Cosenza". Assieme al Prefetto Tomao le masime autorità militari e politiche, l'arcivescovo emerito mons. Nunnanri, il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e tra i tanti sindaci presenti c'era anche i sindaco di Paola Roberto Perrotta. La festa per l'inaugurazione del ponte é stata contestata dal comitato "Prendocasa", che ha criticato il dirottamento dei fondi, per finanziare l'opera, dell'ex Gestione Case Lavoratori, dirottamento antecedente all'amministrazione Occhiuto. "Denaro - secondo il comitato - che grazie alla complicità della Regione Calabria è stato usato per finanziare oltre un terzo delle spese per la costruzione del ponte". A margine delle oltre due ore di spettacolo, culminato con gl iimmancabli fuochi pirotecnici, l'inviato delle Iene che ha preso di mira l'architetto Calatrava per il ponte di Venezia. Tutte le opere di viabilità intorno alla struttura sono state terminate e da lunedì sarà possibile attraversare il ponte.