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      Picchia e umila compagna 15enne, orco 22enne arrestato dalla Volante di Cosenza

       

       

      Picchia e umila compagna 15enne, orco 22enne arrestato dalla Volante di Cosenza

      01 feb 18 La storia di un vero e proprio orco è quella che gli uomini della Polizia di stato hanno chiuso con gi arresti, avvenuti ieri, di F.V.S., 22enne, rumeno residente a Cosenza. Una storia ancora più inaccetabile perchè vissuta da una bmbina di 15 anni, sua compagna e madre di una piccola aavuta dalla loro relazione. Così la Squadra Mobile della Questura ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nella medesima giornata dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, del giovane, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, percosse, ingiuria, soppressione di stato civile e sottrazione di persona incapace, posti in essere tutti ai danni della compagna-bambina (quindicenne). Gravissimi i fatti accertati dalla magistratura e dagli investigatori della Polizia di Stato che hanno determinato il G.I.P. di Cosenza ad emettere il provvedimento restrittivo in argomento. Una lunga storia di angherie, violenze gratuite, insulti e umiliazioni, culminata financo nella soppressione dello stato civile della figlia neonata, aveva costretto la compagna quindicenne a uno stato di assoluta sofferenza fisica e psichica e di completa soggezione. La Squadra Mobile ha infatti ricostruito i particolari della vicenda, accertando che l'uomo aveva più volte colpito a schiaffi, anche al volto, la vittima, picchiandola alla testa e riempiendola di lividi, in altre occasioni colpendola con ginocchiate e colpi alla nuca, facendole uscire sangue dal naso e dalla bocca; l'aveva ripetutamente ingiuriata e le aveva sputato addosso; aveva soppresso lo stato della figlia neonata minore non registrandola all'anagrafe per poi sottrarla alla madre e alla nonna esercenti la potestà sulla stessa; la vittima aveva infine cercato rifugio in una casa famiglia per sottrarsi all'indole violenta del compagno il quale poi la costringeva a tornare con sé sotto il ricatto della gestione della bambina neonata. Gli investigatori della Polizia di Stato compendiavano con precisione tutti gli elementi raccolti alla Procura della Repubblica cosentina che, dopo averli attentamente valutati, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. l'emissione del provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Dopo le formalità di rito il 22enne è stato infine tradotto presso la Casa Circondariale di Cosenza a disposizione della competente Autorità Gidiziaria.

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