Gentiloni a Cosenza per il suo libro, spara ad alzo zero su Governo

04 dic 18 "Nel libro dico due cose essenzialmente. La prima che questa onda nazionalpopulista va presa sul serio perché è molto pericolosa, perché mette in discussione alcuni principi fondamentali delle nostre democrazie liberali e non solo in Italia. La seconda è che per contrastare quest'onda populista non bisogna inseguirla ma essere coerenti con il proprio modo di fare, con integrità". A dirlo l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Cosenza, a margine della presentazione del suo libro "La sfida impopulista".

"Il Paese resiste senz'altro, ma la preoccupazione c'è perché purtroppo la confusione di questi mesi, gli annunci, le promesse, l'impostazione di questa legge di bilancio, tutto insieme ha concorso ad una situazione molto difficile. Mi auguro che il Governo se ne renda conto". A dirlo l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti a Cosenza a margine della presentazione del suo libro "La sfida impopulista", edito da Rizzoli. "So - ha aggiunto - che c'è un negoziato in corso con l'Unione europea, con la quale si può trovare un'intesa. Sarebbe assurdo non trovarla e comunque credo bisogna correggere questa manovra, come hanno chiesto tutte le associazioni d'impresa, i commercianti, gli artigiani e il mondo del lavoro".

"Io non ho dato nessuna particolare disponibilità, se mi si chiede di dare una mano alla comunità del Partito democratico, vedremo, ma succederà eventualmente dopo il congresso. L'importante è che ognuno si renda conto che si può dare una mano al Pd senza esserne per forza il numero uno. In merito ai tre candidati alla segreteria dico che non sono schierato contro nessuno, penso solo che Zingaretti abbia a suo vantaggio un tasso di novità maggiore". Così l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha risposto ai giornalisti alla domanda se confermava la disponibilità alla presidenza del Partito democratico.

"Sono affezionato, non dico all'idea dei ministri dell'Interno del secolo scorso che tacevano tutto l'anno e parlavano solo a Ferragosto, ma anche a quelli degli ultimi vent'anni, che pur parlando più spesso, passavano le giornate a cercare di risolvere i problemi e di garantire la sicurezza agli italiani". A dirlo Paolo Gentiloni a Cosenza. "Non mi piace - ha aggiunto - l'idea di un ministro dell'Interno che, invece di risolvere i problemi, li cavalca. Perché questo non rassicura gli italiani. Si tratta di una delle funzioni più delicate del Governo e non può essere condotta a colpi di dirette su facebook, insulti agli avversari o utilizzo di casi di cronaca per fare polemiche. Tutte cose che chi svolge quella funzione dovrebbe evitare".

"C'è in generale un tradimento del Mezzogiorno, ma non un tradimento perché sia facile affrontare i problemi del Sud e colmare il divario. E' una questione sulla quale si cimentano le forze politiche e i governi in Italia da settant'anni. Tuttavia in questo caso c'era stata veramente, otto mesi fa, un'overdose di promesse e illusioni. Quindi la mia impressione è che in particolare nel Mezzogiorno ci sarà una contro onda che prenderà di mira certamente il Movimento 5 stelle, che queste promesse aveva fatto ad alta voce più di tutti, e che rischia però in generale di danneggiare le istituzioni". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni oggi a Cosenza. "Per questo - ha aggiunto - c'è bisogno da parte nostra delle opposizioni parlamentari, che ci sia in campo un'alternativa, altrimenti rischiamo che la delusione si trasformi solo in rabbia e sfiducia verso le istituzioni e non solo verso i responsabili di promosse francamente irrealistiche e irrealizzabili".