Scarpelli: ottimi risultati neonatologia Cosenza

Scarpelli: ottimi risultati neonatologia Cosenza

29 nov 17 Il direttore del dipartimento Materno-Infantile e dell'Uoc Neonatologia e Tin dell'Azienda ospedaliera di Cosenza Gianfranco Scarpelli, in una nota, esprime "particolare soddisfazione per i risultati raggiunti nell'ambito del dipartimento in termini di prestazioni sanitarie offerte e risoluzione di gravi problematiche neonatali". "I risultati - prosegue - sono stati ottenuti grazie ad un importante Lavoro sinergico di equipe svolto in stretta collaborazione tra le Unità operative di Neonatologia, di Chirurgia pediatrica, di Ostetricia e ginecologia. Infatti in questi giorni sono stati dimessi dopo circa 100 giorni di degenza diversi neonati nati con prematurità estrema avendo un peso inferiore a 700 grammi ed età gestazionale inferiore a 28 settimane. In particolare un grande risultato è stato ottenuto con la dimissione di un piccolissimo neonato nato di 600 grammi nell'ospedale di Reggio Calabria e dopo 4 giorni trasferito nel nostro ospedale in quanto affetto da grave peritonite per perforazione intestinale ed in condizioni cliniche gravissime e preagoniche. Nell'ospedale di Cosenza è stato ricoverato nella terapia intensiva neonatale e sottoposto dalla dottoressa Aceti, direttore Uoc chirurgia pediatrica, ad un complesso e difficilissimo intervento chirurgico tenuto conto delle condizioni cliniche e del peso eccessivamente basso di 600 grammi e oggi finalmente dopo 120 giorni di degenza altamente complessa e specialistica nella neonatologia di Cosenza il piccolo viene dimesso per tornare nella sua abitazione in provincia di Reggio Calabria". "Inoltre - prosegue Scarpelli - negli ultimi mesi sono stati sottoposti ad intervento chirurgico per gravi malformazioni intestinali ed ano-rettali cinque neonati provenienti da tutta la regione Calabria che dimostrano sempre di più come l'area materno-infantile dell'Azienda ospedaliera di Cosenza con l'elevata professionalità degli operatori della chirurgia pediatrica e della neonatologia riesce a dare risposte di qualità e con risultati estremamente positivi per patologie che certamente sarebbero state oggetto di migrazione sanitaria come purtroppo ancora avviene per neonati nati in alcune aree della regione in cui si preferisce facilitare il trasferimento in altre regioni piuttosto che utilizzare i Centri di riferimento presenti in Calabria". "Finalmente - conclude Scarpelli - si sta creando una rete assistenziale neonatale regionale che vede i vari punti nascita integrati tra di loro e con la possibilità di utilizzare il dipartimento Materno-infantile e la terapia intensiva neonatale di Cosenza come centro di riferimento regionale per particolari e specifiche problematiche cliniche senza ulteriori spese aggiuntive".