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      Nel Duomo di Cosenza i Carabinieri celebrano la Virgo Fidelis

       

       

      Nel Duomo di Cosenza i Carabinieri celebrano la Virgo Fidelis

      21 nov 17 Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, patrimonio dell’UNESCO, in Piazza Duomo a Cosenza, si è celebrata la Santa Messa in onore della Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri, Maria “Virgo Fidelis”, officiata da S.E. Mons. Francescantonio Nolé, Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano. Una giornata davvero speciale per l’Arma dei Carabinieri il 21 novembre. In questo giorno si celebra infatti, a partire dall’8 dicembre 1949, la “Virgo Fidelis”, onorata nella stessa data in cui, secondo tradizione, avvenne la presentazione di Maria al Tempio. Nella medesima giornata si ricorda anche una delle vicende belliche più significative della oltre bicentenaria storia dell’Arma, la Battaglia di Culqualber, per la quale la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri venne insignita con la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il 21 novembre 1941, nella stenua difesa del caposaldo di Culqualber, nell’Africa orientale, un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò dopo un assedio protrattosi per tre mesi. Tantissimi furono i caduti, i dispersi e i feriti con la fiamma sul berretto. E’ infine sempre il 21 novembre l’Arma si stringe simbolicamente intorno ai suoi orfani, assicurando loro tutto il sostegno, economico e non solo, che una vera famiglia può offrire. E’ stata istituita nel 1996 la Giornata dell’Orfano e da allora non ha mai smesso di cementare quel senso di appartenenza e di reciproca solidarietà che proviene dall’orgoglio di far parte della grande famiglia dei Carabinieri. Una chiesa gremita di fedeli, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l’affetto per i Carabinieri e la devozione alla Vergine Maria, Patrona dell’Arma. Alla funzione hanno preso parte i Carabinieri in servizio presso i Reparti della provincia, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Tenente Colonnello Piero Sutera, nonché di numerose Autorità militari, civili e religiose, tra cui il Sig. Prefetto di Cosenza, S.E. Dott. Gianfranco Tomao, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dott. Mario Spagnuolo, ed il Sindaco di Cosenza, Arch. Mario Occhiuto.

      Non è mancata la partecipazione dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, degli organismi di rappresentanza militare, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, delle vedove e dei familiari delle “Vittime del dovere”, nonché di un folto gruppo di alunni del Liceo Artistico “Lucrezia della Valle”, Liceo Classico “B.Telesio”, Scuola Alberghiera “MANCINI”, e dell’Istituto comprensivo Statale “Spirito Santo” di Cosenza. Al termine della Santa Messa, il Tenente Colonnello Piero SUTERA, nel ringraziare tutti i presenti per l’affetto e la vicinanza dimostrati, ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare a S.E. Mons. NOLE’ per aver presieduto la celebrazione, conferendo ulteriore solennità all’evento. Ha quindi proseguito illustrando il fatto d’arme conclusosi con la Battaglia di Culqualber, in onore di quei Caduti che sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Un profondo pensiero è stato indirizzato agli Orfani dell’Arma, primi destinatari del dolore per le gravi perdite agli affetti più cari. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha voluto ribadire che “il sacrificio dei Caduti non sarà mai dimenticato, così come non dimenticheremo le vedove e gli orfani dei nostri Caduti, a cui non faremo mai mancare la nostra affettuosa vicinanza”. In conclusione, rivolgendosi in particolare ai tanti giovani che gremivano i banchi della Cattedrale, ha sottolineato “oggi, noi Carabinieri vogliamo simbolicamente rinnovare l’impegno ad ispirarci e trarre forza dal virtuoso esempio dei nostri Caduti; l’impegno ad onorare sempre, fino in fondo, gli alamari indossati; l’impegno ad operare quotidianamente, al fianco della Magistratura e delle altre Forze di Polizia, come silenziosi costruttori di legalità per il bene dei cittadini cosentini”.

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