Legnochimica, 4 avvisi di garanzia, anche al sindaco di Rende, Manna

06 lug 17 La Procura di Cosenza ha emesso quattro avvisi di garanzia per omessa bonifica, danno e inquinamento ambientale il Sindaco di Rende Marcello Manna, un assessore, un tecnico e il liquidatore dell'ex Legnomichima, azienda che non ha mai effettuato alcuna bonifica. Al centro dell’attenzione dei magistrati cosentini le vicende dell’ex opificio industriale lasciato a se stesso ed all’inquinamento prodotto da tanti anni. Dal palazzo di giustizia della Città dei Bruzi parlano di un atto dovuto. Ma non solo. Il Comune di Rende, ad oggi, è custode giudiziario del sito mai bonificato. Dopo gli ultimi due pericolosi incendi la Procura ha accelerato l’iter dell’indagine già in essere ed ha effettuato sopralluoghi alle quattro vasche piene di materiale organico e residui chimici di lavorazione oramai completamente sversati nel sulo sottostante. Si teme, oramai, che i residui abbiano inquinato le falde sottostanti. Una sola delle tre vasche è isolata e trattiene i liquidi però, con alto pericolo di incendi. Il grave è che il CIPE ha stanziato alla Regione Calabria 6 milioni di euro per la bonifica e non ancora stati utilizzati. Il Sindaco Manna si difende dicendo che aspetta di avere una notifica che non gli ancora arrivata e che vista la situazione pregressa ha fatto tutto il possibile chiedendo all’Università della Calabria uno studio per la bonifica: "Non bisogna dimenticare, afferma Manna, che il Comune di Rende è in predissesto e non ha molta libertà d'azione. Noi abbiamo adottato tutto quelle misure che potevamo adottare e chiesto all Presidnete della Regione d agli assessori di intervenire con la surroga". Inoltre è stata accolta la proposta della Protezione Civile per la prevenzione degli incendi e il monitoraggio del sito con telecamere termiche.