Michele, il cane Bea e il cuore grande della Polizia Stradale di Cosenza Nord

Michele, il cane Bea e il cuore grande della Polizia Stradale di Cosenza Nord

27 dic 17 Una storia di Natale che sembra quasi una fiaba quella che si è svolta nella sottostazione della Polizia Stradale di Cosenza Nord. Tutto ebbe inizio la settimana precedente quella di Natale appena trascorso, allorquando Giuseppe alla guida della sua autovettura, in compagnia dei figli minori Michele e altre due sorelle, incontrano per caso una pattuglia della Polizia Stradale in servizio. Giuseppe, si ferma, si avvicina agli Agenti, e nel chiedere delle informazioni agli stessi racconta una storia: Racconta che insieme al figlio, affetto da una gravissima patologia neoplastica, nelle settimane precedenti avevano cercato di comprare un cucciolo di cane on line, ma come accade spesso per gli acquisti in rete anche avendo corrisposto il dovuto al venditore non avevano ricevuto nulla. Il cucciolo avrebbe dovuto essere il regalo di Natale per Michele, ma visto com'era andata, adesso avrebbero dovuto aspettare un po' di tempo per cercare di acquistarne un altro. Nella circostanza Giuseppe, chiedeva al personale della Polizia di Stato come e dove poter formalizzare la denuncia per la truffa subita. Gli agenti della Polizia Stradale, colpiti dal racconto, subito decidevano di fare qualcosa e al rientro in ufficio informavano il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Cosenza Giovanni Spina che immediatamente raccoglieva con entusiasmo l'idea. Assieme, anche con gli altri colleghi della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord, decidevano che per Natale avrebbero fatto una sorpresa a Michele, gli avrebbero regalato loro il cucciolo. Così sabato 23, antivigilia di Natale, il Giuseppe, la moglie e Michele sono stati invitati a raggiungere i locali della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord. Qui a sorpresa a Michele veniva regalato un cucciolo di nome Bea. Indescrivibile la gioia di Michele. Solo le foto possono trasmettere le emozioni vissute da tutti, in particolare da Michele e anche da Bea che dall'espressione sembra aver capito quello che stava accadendo. Questa storia Giuseppe ha voluto fortemente che venisse divulgata per comunicare a tutti le grandi doti di umanità e solidarietà espresse dal personale della Polizia di Stato.