L'incendio con le tre vittime a Corso Telesio sarebbe doloso

23 ago 17 Sarebbe di origine dolosa l’incendio avvenuto nel centro storico di Cosenza i cui hanno perso la vita Antonio Noce, conosciuto come Tonino, il nipote Roberto Golia (che portava il cognome della madre) e Serafina Speranza. A giungere a questa considerazione sono i magistrati della Procura di Cosenza che stanno lavorando sul tragico evento che ha turbato l’estate cosentina. Il procuratore Spagnuolo, che sta seguendo personalmente il caso è pronto a muovere l’accusa contro ignoti per triplice omicidio. Dal giorno dell’incendio le forze dell’ordine stanno raccogliendo le incredibili testimonianza di un pomeriggio di orrore. A cominciare dalle urla della povera Serafina che avvolta dalla fiamme si è affacciata dal balconcino gridando aiuto per poi essere risucchiata nel vuoto per lo sfondamento del pavimento di legno arso dal fuoco. Una indicazione importante che spiega l’origine delle fiamme venute dal basso e non dall’interno dell’appartamento. Diversamente sarebbero potuti fuggire dal portoncino che stava nel piano di sotto. I vigili del fuoco hanno lasciato un dettagliato rapporto ai magistrati e sembra che abbiano individuato l’innesco proprio li, davanti al portoncino. Probabile che con i rifiuti accumulati all'interno delle scale e dell'abitazione le fiamme abbiano avuto vita facile. In tanti erano in astio con loro per via di questo fatto. Diverse le bonifiche che puntualmente venivano effettuate all'esterno. Ma putualmente si accumulava la spazzatura. Forse qualcuno ha voluto mettegli paura ai tre che continuavano ad accumulare rifiuti o peggio ancora qualcuno ha voluto “sbrigarsi” dando fuoco alla spazzatura per mettere fine alla puzza insopportabile in quell’angolo del corso. Una delle tesi che la magistratura sta vagliando. Una vera follia. Da incoscienti se fosse, così come pare, vera. Sta di fatto che le fiamme sono arrivate da sotto ed i poveri tre sono rimasti intrappolati in casa senza via di fuga.