Beccati a rubare nell'ex Alberghiero di Camigliatello, 2 cosentini in manette

Beccati a rubare nell'ex Alberghiero di Camigliatello, 2 cosentini in manette

24 ott 19 I militari della Stazione Carabinieri di Camigliatello Silano, con il supporto di una pattuglia del Posto Fisso CC di Lorica, hanno arestato in flagranza del reato di furto aggravato due cosentini, sorpresi all’interno dell’ex Istituto Alberghiero di Camigliatello Silano, sita in località Federici nel Comune di Spezzano della Sila, di proprietà del comune. L'arresto a seguito di un servizio programmato e finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio. I militari, in seguito alla telefonata di un cittadino, raggiungvan l’ex Scuola Alberghiera di Camigliatello Silano, un immobile oggi inutilizzato e chiuso al pubblico, dove erano state segnalate delle persone intente ad armeggiare rumorosamente. Lì, le pattuglie intervenute tempestivamente, notati i due soggetti intenti a salire all’interno di una vettura che si trovava in posizione defilata nel parcheggio della struttura, li bloccavano, impedendogli ogni via di fuga. Nel corso della perquisizione, all’interno dell’auto venivano rinvenuti sei termosifoni che erano appena stati asportati dall’edificio. Nel corso del sopralluogo all’interno della struttur emergevano sia impronte di calzature compatibili con quelle indossate dai soggetti arrestati sia tracce di residui di acqua che sgorgava dagli innesti dei termosifoni, segno evidente che gli stessi erano stati asportati poco prima. Durante la perquisizione effettuata, inoltre, venivano rinvenuti nella loro disponibilità anche degli strumenti idonei alla rimozione dei calorferi. Così, tenendo anche conto degli specifici precedenti di polizia per reati contro il patrimonio dei due, gli stessi venivano arrestati in flagranza di reato. Il furto dei caloriferi, per un valore di circa 2.000,00 Euro, è stato denunciato dai responsabili del Comune di Spezzano della Sila, ai quali veniva restituita l’intera refurtiva. Al termine delle formalità di rito, i due sono stati condotti presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari su disposizione del magistrato di turno immediatamente informato dell’accaduto. Il giorno successivo, all’esito dell’udienza di convalida, il G.i.p. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nel convalidare gli atti compiuti, disponeva la misura cautelare dell’obbligo di firma per entrambi.