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      Già allontanato minaccia di uccidere ex e figlio, 32enne arrestato dai CC di Corigliano

       

       

      Già allontanato minaccia di uccidere ex e figlio, 32enne arrestato dai CC di Corigliano

      16 ott 19 Ha violato il divieto di avvicinamento all'ex moglie prelevando con la forza il figlio minore, affidato alla nonna, per poi recarsi sul luogo di lavoro della donna dove ha minacciato di uccidere lei e il bambino e, poi, di suicidarsi. Un uomo di 32 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per maltrattamenti in famiglia e violazione obblighi. Da agosto scorso l'uomo non poteva avvicinarsi alla donna, che lo aveva denunciato per maltrattamenti, e al piccolo nato dalla loro unione. Incurante del divieto, però, ha raggiunto l'ex sul posto di lavoro e l'ha minacciata. La donna spaventata è corsa in auto per recarsi dai carabinieri mentre lui, nel tentativo di bloccarla, è salito sul cofano della vettura. Giunta in caserma non senza difficoltà la vittima ha denunciato l'ex coniuge che nel frattempo l'aveva raggiunta nuovamente. Nonostante la presenza dei militari, l'uomo ha continuato a minacciare di morte l'ex moglie.

      L’uomo veniva, quindi, arrestato in flagranza per i reati di maltrattamenti e violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa e d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari coordinata dal Procuratore Eugenio Facciolla, veniva tradotto presso la Casa Circondariale del comprensorio. Nella giornata di ieri è anche intervenuta l’ordinanza di convalida dell’arresto da parte del G.I.P. di Castrovillari, che concordando con le risultanze investigative e la documentazione acquisita dai Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo, riteneva ricorressero le esigenze cautelari nei confronti dell’arrestato, poiché lo stesso ha manifestato una pervicace volontà di raggiungere la persona offesa al fine di nuocerle, nonché un’indole violenta, contravvenendo alla misura cautelare già disposta nei suoi riguardi e coinvolgendo anche il figlio minore. Il Giudice ha, quindi, confermato la misura cautelare detentiva in carcere nei confronti del 31enne, ritenendola l’unica idonea ad assicurare adeguata tutela alla persona offesa.

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