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      Estorsione com metodo mafioso, un arresto dei CC a San Giorgio Albanese

       

       

      Estorsione com metodo mafioso, un arresto dei CC a San Giorgio Albanese

      13 mag 19 Questa mattina, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale A Catanzaro - su richiesta della locale Direzione Dislrettuale Antimafia - a carico di Mario Vigliaturo, 47 anni, ritenuto responsabile di due episodi delittuosi di estorsione e tentata estorsione, aggravai dal 'metodo mafioso', in danno di un'impresa appaltatrice di lavori pubblici eseguiti nel comune di San Giorgio Albanese. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un atto intimidatorio subito dall'imprenditore taglieggiato nel mese di maggio 2010, mediante il posizionarnento di una bottiglietta contenente liquido Infiammabile sulla pedallera di un camion aziendale parcheggiato in un'area vicina al cantiere. Le investigazioni seguenti, condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza sotto la direzione dei Magistrati della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nelle persone del sostituto Procuratore Alessandro Riello, del Procuratore Aggiunto Vincenzo Luberto e del Procuratore Capo Nicola Gratteri, hanno fatto emergere che Vigliaturo, a distanza di un mese dall'atto intimidatorio, aveva avvicinato i responsabili dell'azienda, avanzando richiesta di una somma di denaro quale "regalino per gli amci di Corigliano". Nella stessa occasione, Vigliaturo, approfittando dello stato di soggezione ingenerato nella vitlima - a cui aveva evocato la sua appartenenza ad un più esteso sodalizio criminale - costringeva quest'ultima a consegnargli del materiale edile presente nel cantiere. dietro la minaccia che, se non gli avesse sùbito consegnato le cose richieste, avrebbe subìto delle ritorsioni. Le risultanze dell'approfondita attività investigativa condotta dai Carabinieri hanno confermato la contiguità del Vigliaturo ad acclarati contesti di criminalità organizzata, tenuto conto delle sue frequentazioni e del suo coinvolgimento in pregresse indagini su cosche della ndranghefa operanti in quell'area.

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