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      Colpo alla cosca Commisso, 14 arresti, interessi da Siderno al Canada

       

       

      Colpo alla cosca Commisso, 14 arresti, interessi da Siderno al Canada

      18 lug 19 Vasta operazione internazionale della Polizia, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, per l'esecuzione di 14 provvedimenti di fermo emessi nei confronti di altrettanti soggetti affiliati alla 'ndrina Muià, federata alla potente cosca Commisso di Siderno, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale ed armata, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo del credito, usura e favoreggiamento personale, con l'aggravante del metodo mafioso. Gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia e della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine, hanno eseguito anche numerose perquisizioni in Calabria, Emilia Romagna e Liguria. Nell'operazione sono impiegati 150 uomini e donne della Polizia di Stato. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 16 nella sala conferenze della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del procuratore capo di Reggio Calabria, del direttore centrale anticrimine e del questore di Reggio Calabria.

      Struttura di comando all'estero

      La 'ndrangheta di Siderno, da moltissimi anni insediata in Canada, ha bisogno di ricorrere a strutture di comando sovranazionale per governare al meglio assetti complessi in ambiti territoriali molto distanti dalla casa madre. É questo, secondo gli investigatori della polizia, il dato principale, e innovativo, che emerge dall'inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria "Canadian 'ndrangheta connection", che stamani ha portato al fermo di 14 persone tra boss e gregari della cosca Muià federata ai potenti Commisso. L'inchiesta, condotta dallo Sco e dalla Squadra mobile reggina sotto le direttive della Dda guidata da Giovanni Bombardieri e con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dei pm Giovanni Calamita e Simona Ferraiuolo, è partita dall'omicidio, commesso a Siderno il 18 gennaio 2018, di Carmelo Muià detto "Mino", ritenuto il luogotenente del boss Giuseppe Commisso alias il Mastro e al vertice dell'omonima 'ndrina di contrada Ferraro di Siderno. Nell'inchiesta ha assunto particolare rilievo l'attività di cooperazione internazionale della Polizia e della York Regional Police di Aurora (Ontario - Canada), grazie alla quale è stato possibile documentare aspetti ritenuti importanti dell'operatività delle 'ndrine di Siderno nella "Greater Toronto Area". Dopo l'omicidio Muià, secondo la ricostruzione della polizia, il fratello Vincenzo, ha maturato il convincimento che l'agguato fosse da ricondurre ad una azione di rivalsa attuata dal rivale Vincenzo Salerno, appartenente all'omonima famiglia che, in passato, si era scissa dai Commisso. Nel corso di un summit a Siderno nella primavera del 2018 Vincenzo Muià aveva anche chiamato a raccolta i fedelissimi per affidare loro un piano volto ad arginare eventuali mire violente contro la propria famiglia. Inoltre aveva anche avviato, secondo l'accusa, un deciso riarmo del gruppo. In tale contesto, nell'aprile scorso, per conoscere i reali motivi dell'omicidio del fratello, Vincenzo Muià si è recato a Toronto per incontrare i fratelli Cosimo e Angelo Figliomeni, detti "i briganti", entrambi latitanti in Canada in relazione all'operazione della Dda reggina "Acero-Krupi-Connection". Dai due, Muià avrebbe ricevuto risposte sul movente ma non indicazioni insufficienti per attribuire la piena responsabilità del delitto. L'indagine ha quindi confermato l'operatività di strutture a carattere intermedio con funzioni di coordinamento e supervisione, quali la "commissione" o "camera di controllo" di Toronto operante nell'ambito del Crimine di Siderno come articolazione intermedia distaccata dal mandamento ionico reggino ma indissolubilmente legata, in una sorta di "blockchain criminale", alla provincia di Reggio. Dalle intercettazioni gli investigatori ritengono di avere ricostruito la composizione del "crimine di Siderno", ritenuta la massima espressione della 'ndrangheta in Canada, a cui sarebbe riservata una competenza che in alcuni casi può estendersi a fatti riconducibili a realtà locali della Locride. Risultati definiti dagli investigatori "di grandissimo rilievo in quanto allargano l'orizzonte delle attuali conoscenze sulla struttura della 'ndrangheta anche in ambito sovranazionale" che hanno permesso a polizia e magistrati di accertare, per la prima volta, che l'articolazione territoriale operante in Canada, riferibile al locale di Siderno, è governata da un organismo ("il Crimine di Siderno") abilitato a riunirsi ed assumere decisioni anche in territorio estero, anche per sfuggire alla pressione delle forze dell'ordine operata in Italia. In altri termini, per gli investigatori, l'organo di governo della locale di Siderno non opera più solo in territorio calabrese, trasmettendo ordini all'estero, ma lo fa direttamente in territorio canadese per rendere sempre più efficiente la sua struttura ed efficace l'azione di comando. Sul versante canadese, lo scorso 12 luglio, nella Greater Toronto Area (Vaughan e Woodbridge) - dove sono stati inviati in missione investigatori dello Sco e della Squadra mobile reggina - la York Regional Police ha arrestato 10 soggetti, indagati per associazione per delinquere, riciclaggio, usura, gioco d'azzardo.

      In Canada presenza ultradecennale

      "L'operazione "Canadian 'ndrangheta connection" evidenzia, ancora una volta, l'internazionalizzazione della 'ndrangheta calabrese e la sua presenza organizzata in tutti i continenti". Così il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri commenta l'operazione che ha portato al fermo di 14 persone. "Nel caso specifico - ha aggiunto - le indagini della Polizia di Stato confermano la presenza ultradecennale delle cosche di Siderno in Canada". "Voglio infine precisare - ha concluso Bombardieri - la correzione di un dato erroneo relativo agli organici della squadra mobile di Palermo, riportato oggi nelle cronache dell'operazione 'Altanus' contro le cosche Facchineri e Raso di Cittanova e San Giorgio Morgeto, e cioè che il personale impegnato a Palermo è di circa trecento unità e non già di ottocento".

      Riunioni all'estero per le strategie

      Un'articolazione della cosca Muià operante in Canada, riferibile alla locale di Siderno, è governata da un organismo (il Crimine di Siderno) composto da più soggetti che, per preservare l'operatività rispetto ai problemi legati alla pressione investigativa operata contro la 'ndrangheta in Italia, è abilitato a riunirsi ed assumere decisioni anche in territorio estero. E' quanto è stato documentato, per la prima volta, dall'operazione della Polizia "Canadian Ndrangheta connection" che stamani ha portato all'esecuzione di 14 fermi. La struttura, infatti, secondo gli investigatori, è direttamente riferibile alla struttura operante a Siderno (la Società di Siderno) e, tramite questa, alle strutture di vertice che governano gli ampi assetti organizzativi, in Italia ed all'estero, dell'intera 'ndrangheta unitaria. L'inchiesta della Dda di Reggio Calabria, sviluppata nel biennio 2018-2019, con un'indagine condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo dalla Polizia, ha consentito di delineare gli assetti e l'operatività della 'ndrina Muià, collegata alla più affermata cosca Commisso, tradizionalmente operante a Siderno e in Canada. Proprio indagando sulle proiezioni operative delle 'ndrine oltreoceano, l'inchiesta di Reggio Calabria ha consentito di allargare gli orizzonti delle attuali conoscenze sull'articolata struttura della 'ndrangheta in ambito sovranazionale, dal momento che è stato possibile documentare, per la prima volta, che l'articolazione operante in Canada poteva riunirsi all'estero.

      Bombardieri: importanti notizie su Siderno Group

      "La squadra mobile di Reggio Calabria e la Direzionale anticrimine hanno dimostrato una eccellente capacità di penetrazione dei meccanismi a livello internazionale della 'ndrangheta di Siderno, la famigerata 'Siderno group', i suoi legami inossidabili con i corrispondenti criminali in Canada e nella 'Greater Toronto Area', raccogliendo importanti informazioni sulla struttura organizzativa dei sidernesi, in Calabria e oltre Oceano". Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, illustrando i risultati dell'operazione "Canadian 'ndrangheta connection". "La presenza oggi in Italia del vice-capo della polizia della Contea di York Brian Brigas - ha aggiunto - sottoscrive la forza della collaborazione tra inquirenti canadesi e italiani nel comune obiettivo di colpire la ndrangheta e i suoi traffici illegali". "L'indagine - ha detto il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo - descrive anche la nuova struttura organizzativa del 'Siderno group', il grado di autonomia dei 'locali' di 'ndrangheta di Toronto, in un continuo contatto con il territorio originario, assicurato da una nuova struttura criminale, la 'camera di compensazione', che è diventata il luogo per discutere e dirimere controversie e progetti criminali. Le intercettazioni ci hanno permesso di ricostruire la composizione del 'crimine di Siderno', di cui fanno parte quattro membri, operante in Canada, a cui è riservata una competenza che può anche estendersi a fatti locali della Locride. La 'ndrangheta è una cosa sola, ma le sue ramificazioni fuori dal territorio di origine richiedono, come in questo caso, nuovi organismi intermedi in grado di intervenire con un certo grado di autonomia per sanare l'insorgere di scontri tra i membri della stessa cosca". Parlando dell'origine dell'indagine - l'omicidio di Carmelo 'Mino' Muià - il capo della Squadra mobile di Reggio Francesco Rattà ha spiegato che il fratello, Vincenzo, "decide di capire le ragioni dell'assassinio e inizia a contattare i capi della cosca Commisso per chiedere conto. Vincenzo Muià, viene 'convocato' in Canada per incontrare i fratelli Cosimo e Angelo Figliomeni, entrambi latitanti. In Canada, Muià avrebbe ricevuto risposte evasive, un atteggiamento che lo ha indotto a fare precipitosamente rientro a Siderno per organizzare un proprio gruppo di fuoco per fronteggiare ulteriori ritorsioni". "L'inchiesta - ha detto il direttore dello Sco Francesco Messina - tiene conto anche degli esiti di una efficace attività di cooperazione internazionale tra i nostri operatori e il personale della York regional police di Aurora, di intesa con la magistratura canadese, con l'obiettivo di monitorare costantemente le proiezioni e le dinamiche criminali della 'ndrangheta tradizionalmente attive nello Stato del nord America". Il questore Maurizio Vallone ha posto in rilievo "la necessaria collaborazione tra le forze di polizia e della magistratura italiane e canadesi, per fronteggiare un fenomeno criminale transnazionale com'è ormai diventata la ndrangheta".

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